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Cronaca Camugnano

Chi era Adriano Scandellari, la quarta vittima della strage nella centrale di Suviana

Cinquantasettenne, era dipendente di Enel Green Power che gestisce l'impianto sul lago di Suviana. Lascia una moglie e due figlie. Salgono a cinque le vittime del disastro

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È Adriano Scandellari, 57 anni originario di Ponte San Nicolò in provincia di Padova, la quarta vittima della strage della centrale idroelettrica Enel di Bargi, sul lago di Suviana, in cui, a causa di un’esplosione, sono morti cinque operai e altrettanti sono rimasti feriti, mentre si cercano ancora due dispersi.

Chi era Adriano Scandellari

Ingegnere e dipendente di Enel Green Power, società che gestisce l’impianto coinvolto, è stato trovato nella mattinata di oggi 11 aprile dai soccorsi al piano interrato -9, intrappolato tra le macerie di uno dei solai crollati inseguito allo scoppio, nella zona dell’edificio allagata. Come ricorda PadovaOggi, Scandellari era stato insignito del titolo di Stella al Merito del Lavoro e Maestro del Lavoro dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell'aprile 2023. Lascia la moglie, accorsa a Bargi e due figlie. Scandellari era molto conosciuto a San Nicolò e nell’ambiente della parrocchia del paese.

La quinta vittima è Paolo Casiraghi

Nel pomeriggio è stata identificato anche l'altro corpo rinvenuto senza vita, sempre al piano -9, poche ore dopo il ritrovamento di Scandellari. Si tratta di Paolo Casiraghi, 59 anni di Milano. Il cadavere di Alessandro D'Andrea, 37 anni, di Pontedera ma residente nel milanese, è stato ritrovato nello stesso giorno in serata. Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli, è l'unico operaio ancora disperso. Le operazioni di soccorso, come spiegato più volte dai comandanti dei Vigili del fuoco e della Protezione Civile, sono molto complicate perché devono essere eseguite a decine di metri sott’acqua, tra macerie, zone allagate e scarsissima visibilità.

Le altre vittime

Tra martedì e mercoledì sono stati ritrovati i primi tre corpi senza vita. Petronel Pavel Tanase, che aveva 46 anni ed era residente a Settimo Torinese. Di origine rumena, era papà di due gemelli; Mario Pisani, il più anziano, aveva 74 anni, era residente a San Marzano di San Giuseppe (Taranto) anche se da qualche anno viveva al nord. Era un ex dipendente Enel, ora titolare della Engineering automation srl, la ditta per cui lavoravano anche le altre due vittime. Infine Vincenzo Franchina, aveva 36 anni e arrivava da Sinagra, nel Messinese. Si era sposato un anno fa ed era da poco diventato papà. Viveva a Genova. 

I feriti

Tra i feriti ci sono Nicholas Bernardini, 25 anni di Gaggio Montano, ricoverato e dimesso dall’ospedale Bufalini di Cesena. In più gravi condizioni è ricoverato, sempre al Bufalini, un 42enne, con ustioni sul 15% del corpo e problemi respiratori a causa delle inalazioni. È stato trasportato ne reparto di Rianimazione all’ospedale di Parma Stefano Bellabona, 55enne di Noventa Padovana, in prognosi riservata. Prognosi riservata anche per un altro lavoratore ferito, di 35 anni, ricoverato in Rianimazione al Sant'Orsola di Bologna. È intubato e ventilato meccanicamente ma stabile. Il quinto operaio ferito,  il 59enne Sandro Busetto, originario di Venezia, è stato portato a Pisa, dove è ricoverato nel reparto di Rianimazione. Fa parte dell'unità specialistica di Enel al lavoro nella centrale.

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