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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

"No Passante" ancora in piazza il 22 ottobre: "Comune e Regione ci chiedono 10mila euro"

In attesa della sentenza del Tar, chiedono un contributo per le spese legali "perché nessuna/o sia sola/o di fronte alla protervia di chi impone grandi opere che devastano il nostro territorio e mettono a rischio la nostra salute"

I cittadini che si oppongono al cosiddetto "Passante" torneranno in piazza il 22 ottobre per ribadire il loro "no" all'allargamento della tangenziale. Nel frattempo gli attivisti fanno sapere che "chi governa il Comune di Bologna e la Regione Emilia-Romagna, prende di mira chi osa dubitare della sostenibilità del progetto di allargamento del Passante di Mezzo. Il 22 ottobre saremo una comunità in marcia contro un progetto devastante, e in questi giorni vogliamo essere una comunità solidale. Per questo, proponiamo a tutte/i di contribuire alle spese legali, perché nessuna/o sia sola/o di fronte alla protervia di chi impone grandi opere che devastano il nostro territorio e mettono a rischio la nostra salute". 

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Ovvero, dopo il ricorso di alcuni attivisti e dell'associazione AMO Bologna Onlus nel 2018 del decreto di Valutazione di Impatto Ambientale "per far emergere i danni all’ambiente e alla salute dei cittadini derivanti dal progetto. Il 21 aprile 2022 il TAR ha respinto l’istanza cautelare presentata dai ricorrenti, condannandoli alle spese per un totale di 10 mila euro, 2 mila per ogni controparte (Comune di Bologna, Città Metropolitana, Regione Emilia-Romagna, Ministeri competenti e Autostrade per l’Italia), oltre agli oneri accessori e IVA richiesti, che aumentano la cifra di circa il 30%. Il TAR esprimerà il giudizio di merito sul ricorso il prossimo 7 febbraio, e le spese potrebbero aumentare". 

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Quindi, si legge sulla pagina Facebook "il Comune più progressista d’Italia e la Regione sono fin qui le uniche controparti ad aver richiesto la liquidazione delle spese e, nonostante il Consiglio di Stato abbia dichiarato che i ricorrenti non debbano rimborsare le spese alle controparti, il Comune di Bologna guidato da Matteo Lepore ha addirittura intimato ai ricorrenti di pagare, pena la riscossione forzata. Una scelta che ha il solo obiettivo di colpire chi ha osato mettere in discussione il progetto e di spaventare chiunque abbia dubbi sulla sostenibilità di questa e altre scelte infrastrutturali" sostengono gli attivisti dell'Assemblea No Passante, Campi Aperti e Fridays for Future. 

Passante, a che punto è

Il progetto prevede il potenziamento del nodo autostradale e tangenziale. A gennaio del 2022 è stato approvato il progetto definitivo e, come spiega il Comune di Bologna, entro fine anno si procederà all'affidamento dei lavori. 

  • Primi mesi del 2023: Consegna ed esecuzione dei lavori (Il Progetto passa nella sua fase realizzativa, cioè vengono firmati i contratti di appalto, si aprono i cantieri e vengono avviati i lavori. In questa fase sono anche necessarie ulteriori autorizzazioni come ad esempio autorizzazioni per i campi, i cantieri, etc.. Le opere sono soggette alla vigilanza del Ministero e al monitoraggio da parte di Osservatori e Comitati di garanzia, ove costituiti) 
  • 5 anni Cantierizzazione, esecuzione delle opere, collaudi, prese in carico

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