Ristoratori in piazza Maggiore: "Riaprire solo i dehors è discriminatorio. Tutti devono poter lavorare" | VIDEO
La protesta con tanto di tavola apparecchiata: "I pubblici esercizi hanno deciso di dar vita a un picchetto permanente di protesta, almeno fino a fine aprile, per difendere i diritti di tutta la categoria"
Tari scontata del 100%, riduzione dell’Irap, sconto totale sull’Imu, blocco degli sfratti, semplificazione per l’accesso al credito bancario, risarcimenti veri e adeguati alle perdite e riaperture non solo con servizio nei dehor, ma anche all’interno dei locali. Sono alcune delle richieste degli imprenditori della Fipe di Confcommercio Ascom Bologna che da lunedì 19 aprile sono in presidio permanente, almeno finché non vengono chiariti i contenuti del nuovo decreto legge.
"Accogliamo con favore le riaperture dal 26 aprile – dice Vincenzo Vottero, presidente Fipe-Ristoranti e trattorie di Confcommercio Ascom Bologna – ma troviamo assurdo e discriminatorio prevedere che solo chi ha i posti all’esterno possa lavorare con la clientela ai tavoli. A Bologna ci sono centinaia di locali che non hanno modo di utilizzare i dehor, si fa una distinzione inaccettabile. È una regola senza alcun senso. Bisogna permettere a tutti di riaprire seguendo regole e protocolli che esistono già".
"Ci vogliono aiuti concreti e non mancette, come lo sono stati i ristori – prosegue il presidente della Fipe-Ristoranti e trattorie –, chiediamo lo sconto del 100% della Tari e dell’Imu, così come un accesso al credito facilitato e risarcimenti veri e adeguati alle perdite subite. Solo così si aiuta la categoria intera".