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Cronaca

Manifestazione di protesta e mani bloccate con il cemento, traffico bloccato in tangenziale | FOTO e VIDEO

Responsabile dello stop al passaggio dei veicoli, è la nuova manifestazione di "Ultima Generazione". Contemporaneamente altri attivisti in Regione

Nuovo blocco del traffico da parte degli attivisti di "Ultima Generazione" in protesta per chiedere un "Fondo Riparazione" di 20 miliardi di euro per ripagare i danni causati dagli eventi climatici estremi. Questa mattina, intorno alle 9:30, una decina di ambientalisti ha invaso la tangenziale di Bologna - tra lo svincolo 8 e il 7bis - stendendosi in mezzo alla carreggiata. Due di loro si sono incollati le mani all'asfalto con del cemento a presa rapida per impedire alle forze dell'ordine o ai viaggiatori di spostarli di peso.

Poco dopo, le pattuglie della Polizia Stradale sono intervenute insieme al personale di Autostrade per l'Italia. Il cemento è stato rimosso dai volontari del vigili del fuoco che hanno dovuto usare martelli e altri strumenti per liberare le mani dei due attivisti, trasportati poi all'ospedale Maggiore. Intorno alle 10:30 la carreggiata è stata liberata.

Diversi i blitz degli attivisti nell'ultimo periodo. Il 30 ottobre i manifestanti bloccarono i viali all'altezza di porta Mascarella. All'azione erano seguite alcune denunce. Ancora, a metà ottobre, i giovani del gruppo ambientalista avevano bloccato il traffico di viale Lenin all’ora di punta di venerdì mattina, mentre a settembre la Digos aveva denunciato sei attivisti bloccando un blitz alla fontana del Nettuno. 

Due blitz di Ultima Generazione in città

Ultima Generazione ferma il traffico

Gli attivisti: "Non servono le leggi della Lega, non ci fermeremo" | VIDEO

Tre arresti, domani il processo

La questura ha fatto sapere che tre militanti di "Ultima Generazione" saranno processati per direttissima domani 3 novembre dopo essere stati arrestati con l'accusa di violenza privata aggrava e interruzione di pubblico servizio aggravato. Sono ritenuti i promotori dell'azione e avevano già preso parte ad altre proteste. In totale ci sono state otto denunciati anche per omesso preoavviso di manifestazione, attentato alla sicurezza dei trasporti e danneggiamento in corso, e ogni attivista che ha partecipato all'azione di questa mattina è stato denunciato per blocco stradale.

Le regioni spiegate dagli attivisti

Due azioni "di disobbedienza civile nonviolenta a Bologna: un blocco stradale che ha avuto inizio alle 8:40 del mattino, lungo la tangenziale nord di Bologna, in direzione Milano, tra l'uscita 7 bis e 8 - scrivono in una nota - Le forze dell'ordine sono arrivate sul luogo poco dopo le 9:00. Intorno alle 9:40 hanno caricato i manifestanti, che hanno fatto resistenza passiva, sulle volanti e li hanno portati in Questura. Le due ragazze che si sono incollate sono state portate con l'ambulanza all'Ospedale Maggiore di Bologna.

Contemporaneamente, intorno alle 8:33, 3 cittadini sono entrati a Bologna nel Palazzo della Regione Emilia-Romagna, hanno richiamato l'attenzione con degli allarmi e hanno versato coriandoli sul pavimento, esibendo striscioni con la scritta "Fondo riparazione". Poi si sono posizionati davanti all'infopoint dichiarando la propria contrarietà per l'inazione della politica nei confronti della crisi climatica e chiedendo ai rappresentanti regionali di riceverli e ascoltarli. La consigliera regionale Piccini, in particolare, si è fermata e ha interloquito a lungo con loro. Le forze dell'ordine sono arrivate sul luogo alle 8:55.

"Ancora danni e paura, specie a Milano, nel Parmense e al lago di Como - spiegano - per i fenomeni estremi degli ultimi giorni. Mentre nel Nord Italia infuria il “maltempo” - così piace chiamarlo a chi è al soldo di industrie fossili - in Emilia-Romagna i soldi del Governo tardano ad arrivare. Il Governo preferisce sperperare miliardi di euro in infrastrutture inutili, che rallentano la transizione ecologica, danneggiano il paesaggio in forma irreversibile, arricchiscono solo i costruttori e creano nuovi appetiti per la criminalità organizzata. Dal Ponte sullo Stretto alla vasca di colmata nel porto di Brindisi, è lungo l'elenco del report di Legambiente. In Emilia-Romagna il governo ha promesso 1,6 miliardi (rispetto a danni stimati pari a 9 miliardi), ma ad oggi zero risorse sono arrivate alle imprese e ai territori. Ancor peggio nelle Marche, dove dopo 13 mesi, dei 400 milioni stanziati sono arrivati a destinazione solamente il 10%. La lezione di maggio scorso non è stata capita e il Presidente Bonaccini prosegue nell'azione cementificatrice: basti vedere quanti nuovi progetti vogliono realizzare, dal passante di Bologna (cioè il raddoppio fino a diciotto corsie di tangenziale e A14 nei tredici chilometri in cui procedono affiancate in piena città), alla nuova Romea Commerciale, la cosiddetta Orte-Mestre”.

Venturi (Lega): "C'è chi dice che esagero quando parlo di manganello"

“Seconda occupazione degli attivisti di Ultima Generazione in 3 giorni e poi c’è chi ancora sostiene che esagero quando dico che occorra usare il manganello… giusto parlare con questi bravi ragazzi! - scrive il portavoce della Lega, Giulio Venturi, facendo anche riferimento alla polemica tra esponenti del Carroccio bolognesi  dopo le sue dichiarazioni - E così mentre la tangenziale rimane bloccata per ore, intervengono forze dell’ordine e pompieri per liberare alcuni ragazzi che si sono letteralmente cementati all’asfalto (tutto a spese dei contribuenti), i bolognesi rimangono ancora una volta paralizzati a guardare questo spettacolo indecente - scrive Venturi - C’è chi perde importanti visite mediche, chi non arriva al lavoro e chi non può accompagnare i figli a scuola, tutto in nome di una tolleranza tanto sbandierata e del voler sempre dialogare con questi infimi risultati".

Il portavoce del Carroccio lancia quindi una sfida ai colleghi di partito: "A chi mi ha attaccato nei giorni scorsi, in primis il mio partito a livello locale, chiedo è davvero questa la città che volete? È così che pensate si possano risolvere le tante criticità che affliggono Bologna, in primis la malamovida? Credo occorra un atto di responsabilità e pur essendo io il più moderato dei moderati ho semplicemente detto quello che tutti pensano ma nessuno ha il coraggio di dire - sottolinea - La sinistra ha fallito, gli ambientalisti è giusto che protestino nelle sedi opportune così come i giovani che si divertano senza rendere impossibile la vita dei residenti. Il Sindaco deve creare alternative alla vita, all’abitare, allo studio dei giovani realizzando una cittadella universitaria nella prima periferia magari utilizzando gli spazi di Fico che si è rivelato essere un progetto fallimentare sin dagli albori e che vedrà a breve la realizzazione del capolinea della linea rossa del Tram. Occorrono soluzioni da parte dell’Amministrazione comunale e non critiche pretestuose come sollevato dai colleghi di Partito altrimenti da questa situazione non si uscirà mai”.

Manganellate? M5S: "Parole aberranti"

Parole, quelle di Venturi, che tornano a far discutere. “Continuare ad invocare l’uso dei manganelli come unica risposta verso chi protesta ci riporta ad una cultura fascista che non appartiene né a Bologna né all’Emilia-Romagna. Per questo le parole del consigliere comunale della Lega, Giulio Venturi, ribadite anche oggi dopo quelle dei giorni scorsi sono semplicemente aberranti”. Così in una nota Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, in merito alle odierne dichiarazioni del consigliere comunale della Lega riguardo alla protesta messa in atto dagli attivisti di “Ultima Generazione”. “Anche se bisogna sottolineare che si tratta di una protesta estrema e a mio avviso discutibile nelle modalità con cui è stata condotta, non si può pensare di rispondere a questi ragazzi utilizzando la violenza così come continua a suggerire il consigliere Venturi – aggiunge Silvia Piccinini – Tra l’altro, che a voler manganellare chi manifesta pacificamente sia un rappresentante delle istituzioni è davvero molto grave. Se Venturi ha nostalgia del Ventennio lo dica chiaramente” conclude la capogruppo regionale M5S.  

Pene più severe

Arresto in flagranza per chi blocca il traffico. E' la misura contenuta nella proposta di legge della Lega per contrastare soprattutto le iniziative di Ultima generazione. "STOP ai pericolosi blocchi stradali degli eco-imbecilli - ha scritto il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, sui social - avanti con la proposta di legge della Lega per l’introduzione del reato penale, l’arresto in flagranza, e il daspo urbano a chi ferma il traffico danneggiando ambiente, cittadini, lavoratori e studenti". 

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