Microcriminalità e degrado in zona U, cittadino scrive al sindaco: 'Risposta deludente e la situazione peggiora'
Questa è la lettera che inviai al sindaco il 28 maggio scorso. Segue la risposta, non del sindaco ma di un comandante della polizia. E' pleonastico sottolineare quanta sia stata la mia delusione nel ricevere una risposta tanto povera ed incompleta. Attualmente la situazione è andata addirittura peggiorando.
Bologna. 28/05/2015
"Al sindaco Virginio Merola.
Gent. Le sindaco, avendo ancora fiducia piene nelle istituzioni e in quello che lei rappresenta, desidero portarla a conoscenza della seguente situazione: Da studente quale sono ma anche da turista innamorato di questa città, della quale non si smette mai d'esser fieri le parlo di qualcosa che mi toglie il sonno; tuttavia, piuttosto che farle un lungo excursus sulla mia esperienza Bolognese, le racconterò di ciò che ho potuto osservare in una sola ordinaria giornata da studente. Fra le altre cose degne di nota e di rispetto oggi ho potuto godere come sempre della visione di bellezze senza tempo, come la basilica di San Domenico o il complesso delle sette chiese di piazza Santo Stefano, ho potuto anche compiacermi degli ottimi lavori di ammodernamento che proseguono a ritmo serrato in via Rizzoli e Ugo bassi. A questo punto però si arriva al centro nevralgico del problema, perlopiù stante, una separazione netta del centro storico di bologna in due zone d'interesse; un a carattere storico artistico, e quindi d'interesse strettamente turistico, l'altra, che pur conserva grande dignità architettonica e artistica, ad uso e consumo di normali studenti e reiterati criminali. A ordine esemplificativo e, simbolicamente, vorrei collocare le due torri al centro di questa separazione, ché come due colonne d'Ercole separano lo spazio realmente vivibile della nostra città da uno ben più degradato e pericoloso. Proseguendo il mio consueto itinerario, oltrepassate le torri ed entrato in via Zamboni, dove già l'aria inizia ad avere altro "aspetto" rispetto al resto della città, e quindi il caratteristico odore di urina misto a quello di marijuana, proseguo verso piazza verdi, dove il magnifico teatro comunale è palcoscenico dei primi fatti protagonisti di erranza e criminalità, essendo un mercato a cielo aperto di spaccio di stupefacenti d' ogni tipo e grado di pericolosità; in piazza Verdi è possibile trovare con facilità, grazie all'operato h24 di nord africani e italiani, meglio noti in gergo come punkabbestia, marijuana, hashish, cocaina, eroina, oppio, LSD e tanto altro. Ma la cosa che più di ogni altra oggi mi porta a scriverle questa commossa lettera è il fatto che proprio affianco al mio dipartimento, il dipartimento d'italianistica in Via Zamboni 32 angolo Via Del Guasto, ho assistito per l'ennesima volta, peraltro al termine di un'onorata giornata di studio, alla scena di un uomo intento a preparare non so cosa con dell'ammoniaca e altre sostanze e, a pochi passi da questo un altro impegnato nel taglio di porzioni di droghe varie. Adesso io mi chiedo: cosa può fare il mio sindaco alla luce di questi fatti? Essi non si limitano solo a questo ma anche a violenze gratuite e incontrollate da parte di questi soggetti irosi, i quali sono soliti rispondere a rifiuti di qualsiasi genere, anche della cessione di una singola sigaretta, con bottigliate in testa a chiunque, in scatti che io definirei incomprensibili, irrazionali e da circoscrivere. Con questo vorrei dirle che è avvilente dover seguire i corsi e andare a studiare in un luogo sporco e degradato, dove chiunque può allestire un laboratorio per le droghe a cielo aperto, esercitando dispotismo e pretendendo rispetto con l'uso della forza da qualcuno come me, o meglio come noi, onorati e educati cittadini.
Certo che in relazione all'oggetto, lei e l'amministrazione prendiate i dovuti provvedimenti, e in attesa di una risposta, la ringrazio anticipatamente".
LA RISPOSTA.
"Gentilissimo, in riferimento a quanto da Lei esposto, con lettera dello scorso 28 maggio, circa fenomeni di illegalità e degrado che si verificano nella zona universitaria di Bologna, questo Comando, per quanto di propria competenza, fornisce le seguenti informazioni. Innanzi tutto si comunica che personale di questo Corpo è presente sul territorio ininterrottamente, svolgendo attività di pattugliamento 24 ore su 24 nelle diverse aree della città al fine di prevenire e reprimere qualunque comportamento illecito.
In riferimento, nello specifico, all'area da Lei indicata, si riferisce che, sulla scorta di intese fra le diverse forze di polizia, concordate in sede di “Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica” e di specifica Ordinanza emanata dalla locale Questura, sono state adottate specifiche modalità di presidio della c.d. “Zona Universitaria”, in orario serale e notturno. Fra queste iniziative vi è stata la formazione di nuclei mobili appiedati, composti da Agenti di questo Corpo ed Operatori delle altre Forze di Polizia, che provvedono ogni sera al pattugliamento dinamico dell’area, seguendo itinerari predeterminati; è previsto altresì l’impiego di pattuglie in abiti civili.
Questa tipologia di interventi è finalizzata a controllare in modo più accurato la zona, interessata, consentendo di intervenire con maggiore tempestività nei confronti di coloro che dovessero arrecare disturbo o si rendessero responsabili di qualsivoglia violazione a norme di legge o di regolamenti; tutto ciò salvo che superiori esigenze di ordine pubblico impongano o rendano comunque opportuno operare diversamente.
Inoltre, è di recente emanazione l'Ordinanza sindacale P.G. n. 168895/2015, la quale ha esteso a tutta la zona universitaria il regime degli orari di apertura e chiusura per le attività commerciali già vigente per via Petroni “al fine di scongiurare fin dall'origine qualunque forma di fenomeno idoneo a compromettere le comuni regole di vita civile tale da incidere negativamente sulla qualità urbana in termini di quiete pubblica e di decoro”. Assicurando la prosecuzione dell'attività di vigilanza, si porgono distinti saluti."