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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Città 30, appello di Sorbi: "No alle sanzioni dal 1° gennaio, non è il momento giusto"

Il presidente dell'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale si appella al Comune: "Utilizzare questo tempo per sensibilizzare, comunicare e condividere questa rivoluzione copernicana della mobilità"

La Città 30 entra ufficialmente in vigore dal 1° gennaio, ovvero, scatteranno le sanzioni se non si rispetterà il limite. E' una voce fuori dal coro quella del presidente dell'Osservatorio per l'educazione alla sicurezza stradale della Regione Emilia Romagna: "Dopo aver assistito ad assemblee dei cittadini, ascoltato le riflessioni delle associazioni di categoria, di psicologi, delle Forze dell’Ordine, le telefonate di cittadini, in coscienza devo lanciare un appello all’Amministrazione comunale di Bologna: sospendere l’applicazione delle sanzioni previste dal progetto città 30 ed utilizzare questo tempo per sensibilizzare, comunicare e condividere l’attuazione di questa rivoluzione copernicana della mobilità".

"Non tutti hanno il cruise control"

Mentre continuano i lavori per modificare la segnaletica sulle strade interessate dal provvedimento, Sorbi in una fa notare che "una quota significativa è datata e non è dotata di cruise control. La diretta conseguenza è che il guidatore sarà obbligato a un continuo ping pong dello sguardo dalla strada al cruscotto per verificare di non superare il limite, comportamento che aumenterà il livello di distrazione a scapito della sicurezza"

"Per garantire la sicurezza sulle strade gli utenti devono attivare determinate competenze necessarie alla guida di un autoveicolo e alla tutela di sè stessi e degli altri: occorre essere reattivi, resistenti allo stress, concentrati - spiega il presidente dell’Osservatorio - avere una buona visione d’assieme e in grado di ragionare. Reputo che nel momento attuale le capacità richieste da tali competenze non siano possedute".

Per Sorbi la dimostrazione arriva dal "monitoraggio quotidiano a cui ognuno assiste sulla strada, dove sembrano imperare non atteggiamenti civili e rispettosi delle norme, ma un’anarchia, dove ciascuno pensa di essere al centro del mondo. Le cause sono molteplici: i problemi socio-economici ampliati dalla pandemia, l’aver sfilacciato i rapporti sociali a seguito delle restrizioni dovute alla presenza del virus a cui si somma lo stress generato dalle criticità della presenza di cantieri stradali e della viabilità compromessa prima dall’alluvione, dal dissesto idro-geologico e ora anche dalla chiusura di Via San Vitale per permettere la messa in sicurezza della torre Garisenda".

Le ricadute sul trasporto pubblico

Con l’obbligo dei 30km/h "dovrebbero essere rivisti gli orari alle varie fermate, con pesante ricadute sulla gestione quotidiana per il rispetto delle entrate ed uscite dai posti di lavoro, delle scuole" inoltre si aggiungerebbe "la preoccupazione ulteriore, perché a gennaio entrerà in vigore il nuovo codice della strada che prevede l’inasprimento significativo ed impattante delle sanzioni nel caso si superino di 10 km i limiti di velocità consentita: sanzione amministrativa di oltre 1.000 euro e mini sospensione della patente".

"Iniziare con azioni di sensibilizzazione"

"Il livello di guardia di ansia e stress per l’introduzione del combinato disposto di queste norme statali e comunali è oltre il limite anche in cittadini rispettosi e virtuosi che utilizzano la macchina per seri motivi di vita dovuti a necessità di spostamenti di lavoro o per trasportare persone con mobilità ridotta - continua Sorbi - tutto questo fa presagire una tempesta perfetta per la mobilità dei cittadini. Preoccupa che il livello di rabbia ed aggressività, già elevato ed in crescita nel periodo post pandemia, possa raggiungere il parossismo, con creazione di situazioni deleterie per l’incolumità delle persone. Auspico - conclude - che si possa iniziare l’anno nuovo con azioni di sensibilizzazione senza l’introduzione di ulteriori elementi di stress (leggi sanzioni)". 

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