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A Bologna per la prima volta una manifestazione sulle bevande analcoliche

Si chiama No/Lo Bolo (ovvero No Alcol o Low Alcol) ed è la prima fiera dedicata alle nuove bevande senza alcol (o con un bassissimo contenuto). L’idea è di tre ragazzi secondo cui bere analcolico è divertente

Chi l’ha detto che bere analcolici non è di tendenza? Negli ultimi anni si sta assistendo a un’ondata di prodotti cosiddetti No/Lo ovvero senza o con un bassissimo contenuto di alcol (acronimo di No Alcol, Low Alcol). Kombucha, kefir d’acqua, proxi wine, toniche, birre e spirits senza gradazione alcolica: tutte nuove bevande che la prima fiera No/Lo Bolo vuole raccogliere in un unico momento di confronto e degustazione. A Bologna, il 15 gennaio 2024 dalle 15 fino a tarda sera, negli spazi di Zoo Your Comunity Bakery in strada Maggiore 50/a, No/Lo Bolo mette insieme operatori del settore e produttori da tutta Italia e dall’estero. L’idea è di tre ragazzi, conosciuti grazie alla passione per le bevande alternative: Sofia Girelli, fondatrice de La Sobreria una pagina Instagram che comunica il mondo No/Lo, Nicolò Pagnanelli e Riccardo Astolfi.

La locandina del festival No:Lo Bolo

No/Lo Bolo: come è nata la prima fiera sul mondo degli analcolici a Bologna

Ci siamo conosciuti proprio perché abbiamo in comune la passione per questo tipo di prodotti, nata da esigenze diverse” spiega a CiboToday Sofia Girelli che decide di abbracciare il mondo degli analcolici quando da alcuni esami del sangue le consigliano di evitare alcol. “Si è aperto un mondo, per niente scontato e ancora con una grande strada da fare soprattutto in Italia. Molti ristoratori o bar non sono ancora pronti a gestire questo tipo di richieste”, da qui l’idea di aprire la pagina Instagram La Sobreria. “Si tratta di un progetto indipendente che cerca di dare spazio a tutte quelle persone curiose di conoscere il mondo delle bevande alcool free. Cercando di scardinare i luoghi comuni sui prodotti analcolici e creando una narrazione intorno a progetti di bevande nuove e artigianali” continua Sofia Girelli che nella vita lavora a Milano come designer d’interni.

La fermentazione del kombucha PH Stefania Zanetti e MicheleBellomo

Poi l’incontro con Nicolò Pagnanelli e Riccardo Astolfi, e l’idea di creare No/Lo Bolo. Il primo è un gastronomo e fondatore di Spontaneus lab, un food researcher indipendente specializzato in alimenti fermentati e food innovation nell’ambito delle fermentazioni di alimenti e bevande; mentre Riccardo è uno startupper e food innovator, collabora con diverse aziende nella ricerca e sviluppo etico e sostenibile in campo alimentare, nonché il proprietario di Zoo Community Bakery, dove si svolgerà lunedì 15 gennaio 2024 la manifestazione.

Come funziona e quali sono i produttori No/Lo presenti alla manifestazione

No/Lo Bolo promuove un nuovo modo di vivere la socialità e lo stare assieme, non vincolato al consumo di alcool. Quello che si vuole far passare è un cambiamento di prospettiva, che trasformi il prodotto analcolico in un’alternativa valida per tutti. “Il mondo degli analcolici è divertente, figo, giovane, e con una qualità sempre più alta. Anche in Italia, dove stanno spuntando tantissime novità che prendono ispirazione dall’estero” continua Nicolò Pagnanelli parlando dei 27 produttori presenti in questa piccola fiera. Prodotti artigianali, creati a partire da tecniche come la fermentazione, macerati, estratti, infusi, distillati, in grado di dare vita a nuovi mocktails e abbinamenti.

Qualche nome di espositori? Legend Kombucha, oppure Feral Drink, FerMenta il primo kombucha creata da un orto di quartiere a Milano, Tibi Kefir d’acqua. Nuovi modi di bere partendo da metodi alternativi: tra tutti il kombucha, bevanda ottenuta dalla fermentazione del tè, oppure il kefir d’acqua dalla fermentazione di zucchero e con un bassissimo contenuto d’alcol. Ci sono anche i proxi wines da No/Lo Bolo: alternative analcoliche simile al vino nate nei paesi del Nord Europa. “Il percepito della clientela è ormai cambiato anche grazie al fine dining che sta sempre più considerando le alternative all’alcol all’interno di percorsi gastronomici. Pensate al juice pairing per esempio in un menu degustazione anche stellato” conclude Pagnanelli. L’evento è a ingresso gratuito e basta compilare il form per iscriversi.

Zoo - Your Community Bakery
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