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Venerdì, 26 Aprile 2024
WeekEnd

I 10 eventi da non perdere questo weekend

La ripresa del trekking sull'Appennino, le mostre accessibili, la Rocchetta Mattei che è tornata visitabile e le Collezioni d'Arte a Palazzo D'Accursio: queste sono alcune delle cose che rientrano nel programma di cose da fare questo weekend

4. Rocchetta Mattei: aperta con un nuovo percorso 

La Rocchetta Mattei ha riaperto e lo ha fatto con un percorso museale completamente nuovo. Vista infatti la necessità di garantire che le visite rispettino le Linee guida per i musei, previste per l’emergenza sanitaria, i gestori, d’accordo con la Fondazione Carisbo proprietaria dell’immobile, hanno pensato di fare di necessità virtù e individuare un percorso inedito che permetterà sia di scoprire il castello da un punto di vista insolito, che di apprezzarne angoli inediti anche per chi già conosce la Rocchetta.

Il nuovo percorso, pensato per gruppi di sei persone, con il costante distanziamento di due metri l’una dall’altra, sarà quasi completamente all’aperto. Si concentrerà principalmente sui cortili e culminerà in una passeggiata nel parco, che offre meravigliosi scorci e rappresenta la novità del 2020 poiché si tratta di un’area sinora mai oggetto di visite. Le tappe previste sono sei: lo Scalone principale e il Cortile centrale, una tappa fotografica nella Cappella che sarà visibile da un visitatore alla volta, il Giardino pensile, il Cortile dei Leoni, la Sala dei Novanta con uscita presso il parco secolare del castello.

I visitatori avranno comunque accesso alla Sala dei Novanta, la più spaziosa del castello, dove un video proiettato mostrerà loro le sale del terzo piano, provvisoriamente inaccessibili.

Per visitare la Rocchetta Mattei, che sarà aperta nei fine settimana, occorrerà obbligatoriamente prenotare la visita e pagare il biglietto di dieci euro online tramite il sito www.rocchetta-mattei.it I visitatori, cui sarà misurata la temperatura all’ingresso con un termometro a infrarossi come previsto dalle norme, dovranno presentarsi 5 minuti prima della visita dotati di mascherina e possibilmente muniti di scarpe comode per la visita del parco.

5. La fortuna visiva di Raffaello nella grafica del XVI secolo e Alfonso Lombardi: il colore e il rilievo

La fortuna visiva di Raffaello nella grafica del XVI secolo | Alfonso Lombardi: il colore e il rilievo: riaprono in Pinacoteca le due mostre allestite nell’ambito del progetto “Un dialogo tra le arti a Bologna nel segno di Raffaello”
Riaperte le sale espositive della Pinacoteca Nazionale di Bologna dove sono allestite le due mostre dedicate al protagonista indiscusso del Rinascimento – “La fortuna visiva di Raffaello nella grafica del XVI secolo. Da Marcantonio Raimondi a Giulio Bonasone” e “Alfonso Lombardi: il colore e il rilievo” - rientranti nel progetto “Un dialogo tra le arti a Bologna nel segno di Raffaello” promosse dal Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni della morte di Raffaello.

La prima mostra “La fortuna visiva di Raffaello nella grafica del XVI secolo. Da Marcantonio Raimondi a Giulio Bonasone” a cura di Elena Rossoni è un modo per entrare nel vivo del rapporto di Raffaello Sanzio con la produzione incisoria, attraverso gli artisti che con lui lavorarono o che furono tra i primi protagonisti della diffusione delle sue idee dopo la sua morte.

La seconda mostra dal titolo “Alfonso Lombardi: il colore e il rilievo”, a cura di Alessandra Giannotti e Marcello Calogero, è dedicata allo scultore Alfonso Lombardi, artista che, formatosi nel solco della tradizione scultorea padana, fu in grado di aggiornare in senso raffaellesco il proprio stile ancor prima di recarsi a Roma nel 1533. Furono determinanti lo studio dei disegni e delle incisioni tratte da opere del maestro e i contatti con pittori che all’urbinate avevano guardato.

Nei suoi soli 37 anni di vita Raffaello è riuscito a lasciare un'impronta indelebile sull'intera arte occidentale, creando modelli fondativi, recepiti ed elaborati per secoli. A promuovere una capillare diffusione del suo stile fu lo stesso Raffaello, quando decise di affidare i propri disegni ad incisori, contribuendo così ad amplificare la propria fama.

Del resto l’Emilia, con i suoi vivaci centri di Bologna, Ferrara, Modena e Piacenza, già prima del 1520, era stata segnata da uno speciale quanto precoce interesse per Raffaello: lo dimostra in particolare Bologna, dove era ben visibile nella chiesa di San Giovanni in Monte l'Estasi di Santa Cecilia del Sanzio oggi conservata presso la Pinacoteca Nazionale.

Orari e giorni di apertura:
mercoledì dalle ore 10.00 alle 19.00
domenica dalle ore 10.00 alle 19.00

L'accesso sarà contingentato.

I visitatori, una volta effettuato l’accesso, saranno accolti da personale consapevole delle nuove regole di accesso che verranno illustrate prima dell’entrata e negli spazi dell’istituto con cartellonistica dedicata.

Tutti i visitatori per essere ammessi dovranno presentarsi dotati di mascherina e troveranno all’interno del sito distributori di gel disinfettante per mani.

Gli utenti fruiranno di entrate/uscite differenziate e di percorsi unidirezionali di visita.

Nelle sale espositive sarà fatta rispettare la distanza minima di oltre un metro e l'afflusso sarà regolamentato.

Visite guidate e iniziative di didattica non saranno possibili stante la normativa in vigore.

Biglietti
intero 8,00 euro
Biglietto agevolato per ragazzi da 18 ai 25 anni: 2,00 euro
Biglietto per possessori della Card Musei Metropolitani, Welcome Card e Card Cultura Euro 2,00
Gratuito per tutti i cittadini di età inferiore a 18 anni
Invariate le altre agevolazioni e le gratuità previste per legge​

6. Week of Discovering European Cemeteries: alla scoperta dei Cimiteri Europei

La Settimana alla scoperta dei Cimiteri Europei (Week of Discovering European Cemeteries) è la principale iniziativa promossa annualmente da ASCE – Association of Significant Cemeteries in Europe, la rete europea di realtà pubbliche e private costituitasi a Bologna nel 2001 che ha come finalità la valorizzazione storica e artistica dei cimiteri come beni culturali attraverso forme di cooperazione nelle attività di promozione, protezione, restauro e manutenzione.
Con la carica di Vice-Presidente affidata da oltre otto anni a Melissa La Maida dell'Istituzione Bologna Musei, il Comune di Bologna aderisce ad ASCE fin dalla sua fondazione con il Cimitero Monumentale della Certosa, uno dei più antichi d'Europa e luogo unico per l'architettura del XIX e del XX secolo e per il vastissimo patrimonio di pitture e sculture che ne hanno fatto una meta privilegiata dei visitatori di Bologna per tutto l’Ottocento.

Per l'edizione di quest'anno che si svolge dal 25 al 31 maggio, il Museo civico del Risorgimento di Bologna propone un programma fuori dall'ordinario, per tempi non ordinari, consultabile sul sito www.museibologna.it/risorgimento/.

Con l'iniziativa #UnMinutoInCertosa il visitatore è invitato a compiere una passeggiata nella Certosa di Bologna e a pubblicare su Facebook una foto o un video di un minuto con una riflessione sul cimitero monumentale quale luogo di arte, storia e memoria. Parte dei contenuti taggati dal 25 al 31 maggio al Museo civico del Risorgimento ed all'Associazione Amici della Certosa saranno rilanciati sui rispettivi canali.
Attraverso Una passeggiata nell'eternità sabato 30 e domenica 31 maggio è disponibile un lungo percorso da svolgere in autonomia, partendo da alcune memorie che si trovano nel perimetro esterno, per poi giungere nel cuore della Certosa, alla scoperta di capolavori come di opere, eventi e personaggi poco noti. Dal sito e dalla pagina Facebook del museo è possibile scaricare la pianta col percorso. In ogni tappa è presente un pannello con alcuni brevi testi e la possibilità di approfondire attraverso dei codici QR che rimandano al portale Storia e Memoria di Bologna o alla app ArTour, applicazione che consente anche la lettura automatica dei testi.
 

7. La Collezione Tagliavini è aperta: appuntamento nel complesso di San Colombano

È nuovamente possibile anche immergersi nella bellezza della Collezione Tagliavini di strumenti musicali antichi, conservata all’interno del complesso di San Colombano: oltre 90 strumenti - clavicordi, arpicordi, organi, clavicembali, spinette, pianoforti, perfettamente funzionanti - donati dal Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini, organista e musicologo bolognese. San Colombano, che quest’anno festeggia 10 anni dall’apertura, ospiterà a breve anche una preziosa mostra. Infine, Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna, cuore stesso di Genus Bononiae con il suo percorso museale innovativo dedicato alla storia, alla cultura e alle trasformazioni di Bologna, dalla Felsina etrusca fino ai nostri giorni, grazie anche alla nuova Sala dei Terremoti, che arricchisce il percorso espositivo di un punto informativo sui caratteri sismici della città e dell’intera area bolognese, realizzando così un progetto unico in Italia. Resta temporaneamente chiusa soltanto la sala con l’applicazione di realtà virtuale “Il futuro dimenticato”.

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