rotate-mobile
Politica

Stretta sui minori in affido, arriva la proposta di legge della Lega

Depositata in Regione, mira ad 'azzerare' gli allontanamenti dei bambini dalle famiglie, riducendo anche i fondi a disposizione

La Lega in Emilia-Romagna vuole stringere le maglie degli affidamenti dei minori. E lo fa con una proposta di legge depositata in Regione, che mira ad 'azzerare' gli allontanamenti dei bambini dalle famiglie, riducendo anche i fondi a disposizione. A spiegarlo, in conferenza stampa, sono il capogruppo del Carroccio Matteo Rancan e il consigliere regionale Michele Facci, estensore del provvedimento. In media, sottolineano i leghisti, negli ultimi quattro anni in Emilia-Romagna "sono circa 3.000 i bambini sottratti alle famiglie, con una spesa sociale e sanitaria intorno ai 73 milioni di euro". Dati, ci tiene a rimarcare la Lega, forniti dalla Regione stessa, che invece "non sa quanti sono stati i rientri in famiglia e quanto è stato speso per sostenere le famiglie" e mantenere così i bambini all'interno del nucleo d'origine.

Allontanamento sia un'eccezione

"L'allontanamento dovrebbe essere l'eccezione- spiega Facci il cuore della proposta di legge- invece in Emilia-Romagna questo parametro è ribaltato". Il provvedimento della Lega mette dunque alcuni paletti che appaiono restrittivi rispetto alla legge nazionale, ma "sempre nel rispetto delle norme in vigore", assicurano dal Carroccio. Prima di arrivare ad allontanare un bambino e affidarlo a un'altra famiglia, a meno che non ci sia una disposizione del giudice, la proposta di legge dei leghisti prevede che il minore sia affidato prima di tutto all'interno della propria rete familiare, fino al quarto grado di parentela. Solo dopo, nel caso questo non sia possibile, si può optare per un affidamento extra-familiare. L'approdo in comunità dovrebbe essere invece l'ultima spiaggia, indicano i leghisti. Nella legge si prevede poi la definizione di un budget annuale: nove milioni di euro per il 2023, 12 milioni per il 2024

Controlli e trasparenza

"Non siamo contro i servizi sociali- ci tiene a mettere in chiaro Facci- ma devono essere controllati, disciplinati e trasparenti. L'allontanamento dalla famiglia dovrebbe essere sempre temporaneo. C'è poca trasparenza su questo tema". La Lega chiede anche un maggior peso da parte della Regione, sia dando una delega specifica all'Osservatorio regionale sui minori sia con interventi più diretti. "La Regione non fa controlli sulle case famiglia e sulle comunità- afferma Facci- e anche il Garante dei minori potrebbe fare di più".

La proposta di legge era già stata depositata dalla Lega nella scorsa legislatura, ma era decaduta con la fine del mandato della prima Giunta Bonaccini. Ora il Carroccio ci riprova, forte di dati aggiornati e di alcune 'sponde' a livello nazionale, come il report della commissione parlamentare sugli affidi, la riforma Cartabia e la legge regionale del Piemonte approvata nell'ottobre scorso. Ora il provvedimento verrà esaminato in commissione. I leghisti  auspicano un confronto positivo, anche con le associazioni e i territori.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Stretta sui minori in affido, arriva la proposta di legge della Lega

BolognaToday è in caricamento