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Calendiani al voto

Azione al congresso: intervista doppia a Mara Mucci e Serse Soverini candidati alla segreteria provinciale

Gli ex parlamentari in corsa per Bologna. Mucci "Piantiamo i semi per una pianta rigogliosa" Soverini "Creiamo il partito generazionale"

Inizia il congresso di Azione per la provincia di Bologna, i due candidati sono Mara Mucci, ex grillina tra le fondatrici di Azione, parlamentare dal 2013 al 2018, oggi consulente nell’ambito informatico, e Serse Soverini, anche lui ex deputato nella scorsa legislatura per area civica, poi passato al Pd dove è rimasto dal 2019 al maggio 2023 quando si è iscritto al partito di Carlo Calenda. I due si sfideranno domenica mattina al Circolo Cost Arena per contendersi la posizione di segretario provinciale del capoluogo emiliano romagnolo.

INTERVISTA A MARA MUCCI

Cosa l'ha portata a candidarsi e cosa ha da offrire agli elettori?

Mi ha spinta la voglia di completare un percorso. Ho partecipato alla fase fondativa del partito, fatto importanti campagne elettorali, sempre con ottimi risultati. Credo sinceramente che il Paese abbia bisogno di un’alternativa forte e credibile, pragmatica e seria: per questo mi impegno per Azione, e gli iscritti mi riconoscono gli sforzi. Oggi mi sento pronta per gestire a livello organizzativo e politico la provincia, con un approccio trasparente ed aperto al confronto. Il mio obiettivo è fare in modo che il partito sia organizzato bene, per camminare sulle sue gambe anche senza di me un domani. Vorrei lasciare un seme che diventi in futuro una pianta rigogliosa.

Che competenza porta al congresso rispetto al suo sfidante

Non faccio a gare di competenze, conosco bene le mie. Penso che, oltre alle iniziative politiche, che nel partito non mancano e che sono nelle corde di tutti i nostri iscritti, quello che serva è la capacità di fare sintesi, di fare rete fra le persone, di comprendere le priorità e che serva tanta capacità gestionale. Tutte caratteristiche che penso di possedere, e che derivano dalla mia esperienza professionale.

Come approccerebbe le amministrative? Che comuni? Alleanze?

Per quanto riguarda le elezioni, dipenderà tutto dal quadro generale che ci ritroveremo ma intendiamo presentarci in più comuni possibili. Analizzeremo con la massima attenzione e senza pregiudizi il lavoro svolto dalle amministrazioni uscenti per valutare l'opportunità o meno di una loro continuità; cercheremo inoltre di privilegiare la costruzione di reali alternative ai due schieramenti di centrodestra e centrosinistra sulla base di programmi concreti e attraverso l'alleanza con le realtà civiche portatrici di valori coerenti con quelli di Azione. Vogliamo evitare strategie incoerenti, a macchia di leopardo, che minerebbero la credibilità del partito e creerebbero disorientamento tra i nostri sostenitori.

Su Bologna dove si colloca nei confronti dell'amministrazione Lepore?

Bologna città, centro nevralgico della Città Metropolitana e potenziale motore di ripresa, è afflitto da una perdurante situazione di degrado sociale che crea oggettivi problemi di sicurezza e decoro: non solo la qualità della vita dei cittadini ne risulta danneggiata, ma vengono compromessi elementari e fondamentali diritti di chi abita e opera in città. Particolarmente grave è il problema della casa: è ormai impossibile trovare alloggi in affitto a costi sostenibili. I nodi di una gestione miope e frammentaria della mobilità sono arrivati al pettine: il combinato disposto dei lavori per il tram, di quelli relativi al passante di mezzo e l'entrata in vigore della Zona 30, rischia davvero di paralizzare il traffico cittadino creando disagi dalle conseguenze non prevedibili; invece, la grande opportunità di Bologna dipende dalla sua posizione geografica e dalla conseguente centralità strategica nel sistema nazionale ed europeo dei trasporti e delle infrastrutture.

Sempre nei confronti di Lepore, farete opposizione o maggioranza?

Non è un’opposizione pregiudiziale, ci misuriamo sulle cose da fare, critichiamo se c’è da criticare. Le faccio l’esempio della città 30. Condividiamo l’obiettivo di rendere più sicura la circolazione ma siamo contrari ai 30 nelle strade a più alto scorrimento, per esempio, in via Murri perché la sicurezza non dovrebbe venire al prezzo della mobilità. Abbiamo proposto di convertire le sanzioni in attività socialmente utili che credo sia un’ottima alternativa. Per finire riteniamo che il confronto con i cittadini e le categorie non sia stato sufficiente e che la trasparenza dovrebbe venire prima di tutto quando si vanno a fare interventi di tale misura sulle strade.

INTERVISTA A SERSE SOVERINI

Come mai si è candidato e perché proprio in Azione Bologna?

Azione ha molto da offrire, è l’unica forza politica in grado di dare un’alternativa riformista in questo paese e ci credo fermamente. Quello che ho da offrire è la mia esperienza da parlamentare e da consulente di azienda. Cosa mi ha veramente spinto a farmi avanti è stato il sostegno dei giovani, in particolare del gruppo under 30.

Che ruolo hanno i giovani nel suo disegno politico?

Azione deve diventare il partito del patto generazionale promuovendo un’alleanza tra le generazioni, è giusto che la politica dia un futuro ai giovani promuovendo crescita, formandoli e fornendogli i mezzi per essere indipendenti e allo stesso tempo proteggendo il welfare. Per lavoro so bene che servono percorsi lavorativi solidi che prendano il posto del precariato. Serve la buona formazione essenziale per coglier le opportunità di lavoro che ci sono.  Nel partito ci sono molti giovani e voglio che siano in prima linea nella direzione del partito e non a fare le giovani marmotte.

Visto il suo interesse nei confronti dei giovani, cosa ne pensa del voto fuorisede? Crede che anche gli studenti meritino di essere rappresentati?

La città è di chi la vive quindi penso che sia più che legittimo che gli universitari e i lavoratori che hanno solo il domicilio di scegliere i consiglieri e il sindaco di un’amministrazione. Al livello finanziario poi le cose si complicano, certo, ma gli studenti comunque pagano le tasse all’Alma Mater. Un fuorisede non è un turista, è un cittadino a tutti gli effetti e va ascoltato, di questo ne sono sicuro, infatti, nel caso diventassi segretario sarei aperto a collaborare con le realtà universitarie.

Lei si è iscritto da poco, non crede sia troppo prematuro candidarsi per una posizione tale?

È vero mi sono iscritto ad Azione da aprile, ma penso che la leadership debba essere scelta sulla qualità delle idee e non sull’anzianità.

Che approccio prenderà per le amministrative dietro l’angolo?

La nostra politica parte da una seria e forte piattaforma programmatica, da forti principi riformisti e le alleanze si faranno sui programmi evitando i soliti balletti di nomi, senza dire le cose da fare e tantomeno sulla base di presunti schieramenti.

Su Bologna dove si colloca nei confronti dell'amministrazione Lepore?

Per Bologna non vedo un piano metropolitano per quanto riguarda la mobilità. La città a 30km è una proposta di principio sulla sicurezza stradale sarebbe  il punto di arrivo di una ordinata sequenza di interventi e di una visione complessiva della gestione del traffico  che manca. La tangenziale è quasi la stessa che facevo da bambino con mio padre negli anni 60, spesso bloccata e  le vie della città rappresentano la sola alternativa il calendario dei lavori in corso è pesante, la pedonalizzazione del centro storico  va ripensata in funzione dei problemi della Garisenda. Comunque ne parleremo anche con il partito cittadino.

I calendiani che abitano la provincia bolognese dovranno scegliere tra i due ex parlamentari nei prossimi giorni. Diversi leader di riferimento del bolognese si sono già schierati come il senatore Marco Lombardo che sostiene Soverini. Andrea Forlani, segretario cittadino di Azione Bologna, è un convinto sostenitore di Mucci. Tra gli under 30 invece, la segretaria del gruppo bolognese Nora Righini è nelle schiere dell’ex dem. 

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