rotate-mobile
Elezioni Bologna 2021

"Cara Bologna ti scrivo...": la lettera della candidata Dora Palumbo alla città

A pochi giorni dal voto abbiamo chiesto alle candidate e ai candidati di rivolgersi direttamente alla loro città, Bologna. Ecco cosa ha scritto Dora Palumbo

La candidata di Sinistra Unita Dora Palumbo scrive alla città prima delle elezioni comunali 2021. Cosa promette alla sua città? Come si prenderà cura di lei qualora fosse eletta? Ecco la sua lettera a Bologna. 

"Cara Bologna, 

mi dispiace per come ti hanno lasciato questi due mandati di Merola.

Ti hanno svuotata di tanti degli spazi di socialità, politica e cultura che ti abitavano. Hanno aggredito e impoverito il tuo territorio, promuovendo grandi opere inutili e colate di cemento che sono ferite aperte sulle tue terre, e un ulteriore colpo ai tuoi polmoni già sofferenti. Questi anni ti hanno anche resa più fredda e distante, meno vicina alle persone che ti popolano e attraversano e che ti hanno sempre amata. I tanti modi in cui riuscivi a prenderti cura di tuttə, offrendo servizi pubblici a chiunque ne avesse bisogno. Oggi spesso ti volti dall’altra parte, per fare spazio ad imprese private o a esternalizzazioni che ti rendono sempre più simile a un’industria e più distante da quell’idea di casa che per molti anni hai rappresentato. Questi anni di politiche neoliberali ti hanno resa altezzosa, tu che accoglievi tuttə e che hai accolto tantə di noi, oggi sei conosciuta come la città del daspo urbano. I tuoi portici, una volta riparo sicuro, oggi sono delle vetrine vuote da ammirare da lontano. 

Mia amata Bologna, ti ho conosciuta che eri una città operaia. Anzi, “una ricca signora che fu contadina, che sa che l'odor di miseria da mandare giù è cosa seria e vuole sentirsi sicura con quello che ha addosso, perché sa la paura”. Ma forse ti sei dimenticata della paura e della precarietà. Ti sei dimenticata dell’importanza delle rappresentanze sindacali e della dignità del lavoro. Deve essere così, perché sei stata più volte accusata di sfruttamento e mancata garanzia dei diritti sindacali dai dipendenti comunali stessi. 

Ma io non credo che tu ti sia dimenticata. Credo che tu ti sia persa in questa immagine di te stessa, in questo gioco degli specchi in cui ti dicono che non puoi essere diversa, che è meglio distogliere lo sguardo dalla povertà e dalla marginalità, e se proprio non si può ignorarla almeno nasconderla sotto il tappeto, spingerla fuori verso periferie sempre più distanti. In questi anni ho lottato per difenderti. Per ricordare alla Giunta che il tuo animo era diverso, e che non ti saresti piegata a queste politiche. 

Se ho deciso di candidarmi con Sinistra Unita è perché voglio offrirti un’alternativa, e voglio continuare a lottare per tutte quelle parti di te che in questi anni sono state spinte sotto il tappeto. Perché non sei sola in questo gioco di specchi in cui ti hanno intrappolata. Purtroppo, chi si candida a raccogliere il testimone di Merola lo fa usando una strategia che l’amministrazione PD ha perfezionato negli anni: svuotando di significato parole che per te erano importanti, trasformandole in brand ripuliti e spendibili sul mercato elettorale. In questi anni abbiamo assistito alla trasformazione della partecipazione reale e dal basso che ti caratterizzava in workshop male assortiti, ai ripetuti tentativi di greenwashing (ecologismo di facciata) riferiti a grandi speculazioni e progetti urbanistici come quello del Passante.

Oggi assistiamo al tentativo di liberarsi di ogni forma di opposizione politica di sinistra. Al tentativo di ignorare ogni opposizione reale, di delegittimare le alternative come irrilevanti, e ad esse sostituire una opposizione fittizia. Un’opposizione che non può essere realmente tale perché non offre un’alternativa, ma si candida insieme alla maggioranza. Vorrebbero nascondere anche noi sotto al tappeto.

Non è facile fare opposizione, perché significa ricoprire il ruolo con meno potere in un rapporto fortemente sbilanciato. Tuttavia, l’opposizione ricopre un ruolo fondamentale nella politica istituzionale, così come il conflitto e le lotte dal basso ricoprono un ruolo fondamentale nella politica e nella società. L’opposizione serve a controllare l’operato della maggioranza, ma anche a molto di più: rende evidenti le contraddizioni, dà voce ad istanze che altrimenti resterebbero inespresse. Ecco, io penso che tu ti meriti questa alternativa. Ho cercato di offrirtela in questi anni, e penso che qualche volta tu mi abbia sentita e ascoltata. Che anche tu ne sentissi il bisogno. Insieme a tantə altrə attivistə, militanti e cittadinə abbiamo dato vita al percorso di Sinistra Unita proprio per questo. 

Per rispondere al desiderio, il nostro e il tuo, di trovare una risposta di sinistra, un’alternativa alle politiche neoliberiste e alla speculazione portate avanti da questa Giunta, di cui il Passante è una delle massime espressioni. Politiche di cui il futuro candidato sindaco Matteo Lepore è stato in questi anni uno dei principali promotori ed esponenti.

Ecco, per questo mi candido. Per rispondere a un desiderio. Perché la gente a volte se lo dimentica, ma una delle tue caratteristiche migliori è proprio questa, il fatto che sei sempre stata piena di desideri".  

Dora Palumbo

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Cara Bologna ti scrivo...": la lettera della candidata Dora Palumbo alla città

BolognaToday è in caricamento