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Salute

Ondata di calore: ecco i consigli dell’Ausl

Picchi di 37 gradi previsti fino a mercoledì 23 agosto, poi temperature in calo

Prosegue l’ondata di calore che sta investendo queste ore il comune di Bologna e quelli limitrofi di Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, San Lazzaro di Savena e per quelli della pianura, Anzola dell'Emilia, Argelato, Baricella, Bentivoglio, Budrio, Calderara di Reno, Castello d'Argile, Castenaso, Crevalcore, Galliera, Granarolo dell'Emilia, Malalbergo, Minerbio, Molinella, Pieve di Cento, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale, Sant'Agata Bolognese.

Secondo le previsioni dell’Arpae, il picco dovrebbe arrivare mercoledì 23 agosto, con una temperatura massima di 37 gradi. In contrasto agli effetti del gran caldo, l’Ausl di Bologna ha attivato un piano di intervento, attivo dallo scorso 15 maggio e per i successivi mesi, che coinvolge gli ospedali, le case di cura e le strutture di assistenza per gli anziani, i medici e i pediatri di famiglia, gli infermieri dell’assistenza domiciliare dell’area metropolitana.

Per gli anziani particolarmente fragili, inoltre, l’Azienda Usl di Bologna promuove, insieme alla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana, il progetto di sostegno e-Care, che prevede periodiche telefonate ai cittadini ed eventuali interventi di assistenza a domicilio. Il numero verde, gratuito, è 800 562 110 ed è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17, il sabato dalle 8.30 alle 13. Il servizio risponde alle chiamate dei cittadini per informazioni su come prevenire e mitigare gli effetti delle ondate di calore ma anche per richieste di servizi di assistenza, trasporto e consegne di farmaci, spesa e referti al domicilio.

I consigli dell’Ausl

Su come limitare le conseguenze del caldo, l’Ausl ha dettato alcune linee guida: limitare la permanenza all’aperto nelle ore più calde della giornata (tra le 11 e le 18), bere molto e spesso, anche quando non si ha sete, evitando alcol e caffeina, bibite gassate o contenenti zuccheri e, in generale, bevande ghiacciate o fredde. Fare bagni o docce con acqua tiepida, per abbassare la temperatura corporea, e utilizzare i climatizzatori regolando la temperatura dell’ambiente con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto a quella esterna. Se si utilizzano ventilatori, infine, evitare di rivolgerli direttamente sul corpo. 

Particolare attenzione va prestata nei confronti dei bambini molto piccoli, delle donne in gravidanza, degli anziani con patologie croniche (ad esempio i diabetici che devono assumere insulina o le persone con scompenso cardiaco), di chi ha difficoltà ad orientarsi nel tempo e nello spazio, delle persone non autosufficienti, in condizioni socio-economiche disagiate, di chi vive da solo e in appartamenti soggetti a surriscaldamento come i piani alti privi di condizionamento dell’aria, di quanti lavorano all’aperto o in ambienti nei quali c’è produzione di calore.

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