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Dopo 4 anni Gianni Caprara torna in Italia: chance a Busto per il tecnico di Medicina

La sua ultima esperienza italiana risale al 2020, la tribolata stagione a Firenze culminata con l’esonero

Da Medicina alle vette mondiali del volley femminile: si raccontava in questo modo Giovanni “Gianni” Caprara qualche anno fa, mettendo in evidenza le proprie origini emiliane e soprattutto i trionfi pallavolistici che lo hanno fatto conoscere in ogni parte del globo. Caprara, originario appunto di Medicina, ha vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere ma potrebbe avere ancora molto da dire in Italia. A distanza di quattro anni dall’ultima esperienza nel nostro paese, la tribolata stagione 2019-2020 a Firenze culminata con l’esonero a pochi giorni dalla pandemia di covid, si parla con insistenza di lui in ottica Busto Arsizio.

Dopo il valzer che ha caratterizzato quest’anno la panchina dell’UYBA, allenata prima da Julio Velasco, poi da Juan Manuel Cichello e infine da Enrico Barbolini, la società lombarda vorrebbe puntare su un nome affidabile e dalla carriera invidiabile. Cosa c’è di vero? Il volley mercato ha lanciato più di una indiscrezione, intanto è forte la sensazione di rivederlo dalle nostre parti a oltre quattro anni di distanza dall’ultima volta.

L’esperienza non manca di certo a Caprara. Nato nel 1962, la prima vera panchina è stata quella di Bergamo come assistente di Marco Bonitta. La prima volta come head coach è stata quella di Reggio Calabria, piazza in cui ha conquistato un incredibile scudetto (poi revocato) e una Coppa Italia. Nel 2001 ha invece contribuito alla promozione in A1 dello Spezzano, senza dimenticare lo scudetto e la Champions League a Bergamo. Nel 2005 è stato il tecnico della Nazionale Russa, vincendo il Mondiale nel 2006, un trionfo a cui hanno fatto seguito le esperienze a Perugia, Piacenza, Novara e Villa Cortese.

Nel 2015 ha guidato Eczacibasi, il debutto in Turchia che è coinciso con l’ennesima Champions della sua carriera. Casalmaggiore, Firenze, Tirgoviste (Romania), Besiktas e Voluntari (altra formazione romena) hanno impreziosito il suo curriculum, per non parlare delle panchine che le Nazionali di Grecia, Azerbaijan e Olanda gli hanno affidato. C’è da scommettere che a oltre 60 anni abbia ancora la stessa voglia di pochi decenni fa.

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