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Passati ai raggi per affittare una casa

Il canone spesso inaffrontabile per gli stipendi correnti, ma le case non ci sono e quando le offrono saltano agli occhi annunci singolari e le richieste di "garanzie" più disparate, non sempre legittime

No animali domestici, no fumatori, no perditempo, e fin qui ci può stare, ma questo era una volta. No coppie, no determinati, no liberi professionisti e studenti, no figli, no residenza, e questo è oggi, magari è un po' troppo. Sì invece a contratti a tempo indeterminato, fideiussione bancaria, ad almeno tre mesi di deposito, a "referenziati" talvolta anche "altamente". 

Più che una giungla è un ginepraio pericoloso la ricerca di una casa a Bologna. Se ne aveva sentore, sarebbe meglio chiamarla puzza, già prima della pandemia, ma con il ritorno alla "normalità" il tanfo è diventato insopportabile. La "riscoperta vocazione turistica" della città ha consegnato il centro storico ai colossi, olandese e americano, dell'affitto mordi e fuggi, altro che città storiche più belle del mondo e Made in Italy. 

Potremmo dire "non solo studenti", a farne le spese ormai sono famiglie intere e con un redditto accettabile, troppo "agiate" per usufruire degli alloggi pubblici, ma che non possono pagare le cifre altissime in voga in città, ergo "non si trova casa manco a pagarla", e non contano più neanche zone o quartieri. Il costo mensile però sembra quasi un fattore secondario, certo è pressoché inaffrontabile per gli stipendi correnti di questo paese, di segnalazioni la nostra redazioni ne ha ricevute a bizzeffe, ma le case non ci sono proprio e quando le offrono saltano agli occhi le "garanzie", alcune delle quali davvero bizzarre. 

C'è anche una certa forma di sospetto, se non sei uno studente o un giovincello, la telefonata all'agenzia è tutta una serie di domande fotocopia che solitamente iniziano con un melenso "ma leiiiii...." E giù un'inquisizione a raffica che Torquemada faceva scappar da ridere. Se non sei di primo pelo e hai un contratto a tempo indeterminato perché vuoi una casa in affitto, come mai non l'hai comperata fino ad ora? Magari metti su una casa di spaccio o ci fai un bunker per nascondere i mafiosi. Se poi dall'accento capiscono che vieni da sotto il Rubicone, sei fritto. 

Ragionare sull'acquisto della casa a Bologna, e non solo, attualmente equivale più che altro a vaneggiare. Se fino a qualche anni fa si pensava "con quello che costano gli affitti, mi pago la rata del mutuo e la casa diventa mia", salvo poi trovare la somma da dare in anticipo, ora se hai più di 18 anni, non hai un contratto a tempo indeterminato e almeno un paio di ville sul lago di Como a garanzia, se chiedi il finanziamento al 100% chiamano i Carabinieri e ti fanno il TSO. No, non vale più. 

"Assistiamo - ci ha detto Valentino Minarelli, segretario del SUNIA, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini e Assegnatari - a molte rinegoziazioni di mutui, si è passati da media 20 anni a 24 anni perché è difficoltoso far fronte alle rate". 

Lo conferma anche l’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa che ha realizzato una simulazione di acquisto di un immobile sulla base degli ultimi dati sul reddito medio per nucleo familiare diffusi dall’Istat. Il reddito netto annuo familiare è risultato in media pari a 33.798 euro, quindi "ipotizzando di voler acquistare un’abitazione ricorrendo ad un mutuo di 25 anni, al tasso medio di 4,65% (Bankitalia giugno 2023), con un rapporto rata-reddito pari al 30% (indica la capacità di rimborso del finanziamento ipotecario) ed un Loan to Value dell’80% (indica il rapporto tra la somma ottenuta con il mutuo ed il valore dell’immobile posto a garanzia del finanziamento), si può acquistare un’abitazione del valore di 187.000 euro con una rata mensile di 845 euro" inpratica "l’acquirente dovrà avere a disposizione un capitale iniziale pari al 20% del prezzo dell’immobile e cioè 37.400 euro, oltre al denaro per coprire tutte le spese accessorie alla compravendita e all’accensione del mutuo. Con lo stesso reddito netto annuale attuale, con i tassi del 2021, a parità di rata, si sarebbe potuto acquistare una casa dal valore di 254 mila euro con una disponibilità iniziale di 50.800 euro".

"Carte bollate" persino per visitare gli appartamenti 

Recentemente ho letto un annuncio, e non solo io: "RICHIESTI (maiuscolo) una coppia di amici o colleghi di lavoro entrambi con contratto di lavoro a tempo indeterminato. NO (maiuscolo) determinati, famiglie, coppie fidanzati, liberi professionisti e studenti". Secondo questa agenzia, che sarà sicuramente portatrice delle istanze del locatore, si può essere amici e non fidanzati. Ora è lecito farsi un paio di domande: possiamo essere morosi a prova di bomba e non te lo veniamo a dire, o, se decidiamo di convivere, ci piacciamo e ci mettiamo insieme che fai, ci dai lo sfratto? Se prima faccio il dipendente e poi divento libero professionista da 10mila euro al mese e mi rimetto a studiare che fai mi dai lo sfratto? Escluse tutte le categorie sopra escluse, chi rimane? 

Ma tale agenzia, o tale proprietario, ha fatto di più. Riportiamo testuale: "Le visite saranno organizzate previo invio dei documenti e solo se tutto congruo alla richiesta Locatore". Quali sono i documenti necessari? Ci hanno risposto: "Documento di identità fronte retro in corso di validità, (di tutti gli inquilini), ultime 2 buste paga (di tutti gli inquilini), contratto di lavoro, modello privacy compilato e firmato per tutti in allegato (per tutte le persone di cui mandate i documenti)" e quindi? "Verificheremo il tutto e in caso di esito positivo verrete contattati per la visita". Pure!

Tutto questo PRIMA di vedere la casa e solo se tutto è congruo alla richiesta del locatore? Chissà se è congruo anche per la privacy? Per toglierci il dubbio a Minarelli del SUNIA, glielo abbiamo chiesto: "Le norme di legge prevedono un impegno da parte del locatario, ovvero il versamento della cauzione fino a un massimo di 3 mensilità e, eventualmente, una cifra a garanzia di eventuali danni, tutto il resto non è corretto. Se pensiamo che è vietala la produzione della busta paga all'interno dell'azienda, tant'è che viene consegnata in busta chiusa, figuriamoci se va inviata a terzi. In una busta paga ci sono dati coperti dalla legge sulla privacy".

Non si fa dunque, non perché non sia corretto, non perchè rivela una forma di sfiducia, ma perchè lo dice la legge. Punto. 

Affittasi a studenti

C'è poi chi li vuole affittuari rigorosamente "single", come recitano alcuni annunci che ci sono capitati sotto mano: "Si cercano esclusivamente uno studente, o un lavoratore single (massimo 1 persona - se non lo avessimo capito), con ottime referenze dimostrabili, o garanti equivalenti, no a studenti Erasmus" o chi li preferisce nel fiore degli anni "perfetto per giovani coppie o professionisti in arrivo a Bologna - però, c'è sempre un però - necessaria e imprescindibile fideiussione pari a 6 mesi di canone".

E ancora, in zona Massarenti (vicino all'ospedale) offrono un appartamento arredato "adatto a due studenti, primo piano, con entrata indipendente piccolo cortile condominiale" da 65 metri quadrati con contratto di quattro più quattro con cedolare secca a 1.100 euro mensili "non ci sono spese condominiali", e vorrei anche vedere, ma c'è un ma (maiuscolo) "SOLO AFFITTO TEMPORANEO MAX 12 MESI - LEGGERE BENE I REQUISITI: CITTADINANZA E LAVORO IN ITALIA O STUDENTE GARANTITO DA GENITORE CON LAVORO IN ITALIA". Che ci vuoi fare, se i tuoi fanno i dirigenti di Amazon, a Seattle, o di Apple, a Cupertino, no, non te li puoi permettere i 65 metri in via Massarenti. 

Esattamente un anno fa, abbiamo raccontato la storia di Cristian che ha pensato, nientepocodimenoche, di frequentare la specializzazione in ginecologia a Bologna. Il giovane laureato e di belle (?) speranze, poveretto lui, è un ragazzone di un metro e 86 e un altro po' se ne fa una malattia. Eh sì, perchè oltre al costo da svenarsi e le garanzie svariate, veniva richiesta l'altezza massima di 1.60, ben 26 cm in meno perchè, a causa della "altezza bassa" (testuale) dell'appartamento, se si uno spilungone non va bene. Noi l'abbiamo contattata l'agenzia e la riposta è stata: "Non è che non glie l’affittiamo, è che poi sta scomodo". No, forse non hai capito "c'è un'altezza minima dei soffitti per avere l'abitabilità, è sicuro che sia registrato nella categoria catastale giusta?" Clic. Siamo stati troppo buoni, non abbiamo fatto il nome. 

In caso di richieste a tutti gli effetti illegittime, è possibile comunque inviare una segnalazione al Garante per la protezione di dati personali, l'autorità amministrativa, perchè possano aprire una istruttoria (protocollo@gpdp.it). 

"Mi paghi e ti aiuto a trovare casa"

Ed ecco che anche a Bologna sono spuntate certe "piattaforme" (ormai è una parola che sta bene con tutto, come il beige) che però, attenzione, non sono agenzie: tu vai in ufficio, gli allunghi più o meno 300 euro e loro dovrebbero farti proposte in linea con le tue esigenze, una specie di algoritmo (questo termine invece è come il tubino nero, tutte l'abbiamo nell'armadio), quindi budget, stanze e posizione. Mhhh, non so. A parte sganciare subito, che non piace mai, nelle proposte non ci sono mai le foto degli appartamenti, ma solo le zone, insomma chi ha utilizzato il servizio non si è trovato bene, ma siamo pronti a ricrederci. 

Una volta eravamo abituati a strappare per strada i bigliettini degli annunci o a leggere i cartelli sgargianti sui palazzi, ora anche sui social ci sono vere e proprie ricerche di aiuto, con diversi punti esclamativi, da Facebook, a Nextdoor, cercano così di scansare le agenzie come la peste anche perché pagano tutti. 

Fideiussione "imprescindibile"

Infine l'argomento fideiussione. Sempre più spesso viene chiesta la fideiussione bancaria, specificando che è "imprescindibile", all'atto della stipula del contratto di affitto, una ulteriore forma di garanzia che spesso sostituisce il deposito cauzionale. Solitamente è pari a 6 canoni mensili, ovvero prendi 6 mesi di affitto e li "blocchi" in banca per n anni, ma non è che sia gratis, manco a dirlo. Per vincolare i denari bisogna pagare una commissione annua e una fissa.  

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