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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Ciao Kebab a Bologna: street food palestinese di nuova generazione

Omar Shihadeh, palestinese trapiantato sotto le Due Torri, ha trasformato lo storico locale di famiglia in via Centotrecento in un format veloce e di qualità. “Così vi faccio conoscere il vero kebab”

Un manifesto chiaro e preciso: rendere onore alla cucina del Medio Oriente e in particolare scardinare il pregiudizio delle persone nei confronti del kebab, preparazione simbolo di questa cucina ricca e avvolgente. Ciao Kebab non è nuovo nel panorama dei ristoranti a Bologna, infatti sorge dalla riprogettazione di un locale storico in via Centotrecento 24, tra i primi indirizzi di cucina mediorentale in Italia: la Caffetteria Al Salam. Dietro questa nuova avventura, Omar Shihadeh, figlio della precedente gestione nato a Gerusalemme e cresciuto a Bologna, che insieme ad altri amici e ora soci trasformano la vecchia insegna familiare in uno street food di nuova generazione. Pochi prodotti e di qualità, comunicazione rock e molto social, personale preparato e giovane: questo sono alcuni degli ingredienti del format che ben presto replicherà anche fuori Bologna.

Ciao Kebab a Bologna, lo street food di qualità

Ciao Kebab: da trattoria a street food contemporaneo

Dalla Palestina a Bologna. La storia della famiglia Shihadeh parte da Jamil (il padre di Omar) che arriva in Italia nella prima metà degli Anni ‘70 e diventa dottore farmacista, senza però dimenticare la passione per la cucina. Nel 1991 apre con la moglie Fatima e il figlio Luay la Caffetteria Al Salam che diventa punto di riferimento in città, nonostante la prima diffidenza delle persone. Immaginate un mondo di tortellini e lasagne dove irrompe come un guastafeste una trattoria palestinese con una cucina poco decifrabile ai tempi, che però piano piano diventa una certezza per i bolognesi. Qui scoprono il vero street food mediorientale: i falafel e poi i piccoli piatti di cucina casalinga, una vera e propria trattoria dove venivi servito al tavolo dal bravissimo oste Jamil.

Ciao Kebab a Bologna, uno dei piatti completi

Ho studiato come perito meccanico e ho lavorato in questo settore per 10 anni. I miei erano stanchi e poco prima della pandemia ho deciso di rilevare il negozio. In quarantena ho sviluppato meglio il nuovo format, ho trovato i miei soci e abbiamo aperto nel 2021, cambiando solo l’impostazione non la qualità”. Dice a CiboToday Omar che proietta nel futuro questo storico locale trasformandolo in uno street food dove mangiare nel giro di 15 minuti. “La cosa più bella quando i clienti mi dicono: ma questo non è kebab. E io rispondo che invece è proprio così che dovrebbe essere”. Ciao Kebab però non vuol essere un posto mordi e fuggi, nonostante la celerità del servizio: “Scoraggiamo il delivery perché vogliamo che il cliente venga qui e ci conosca di persona, non vogliamo che si perda l’esperienza e il contatto diretto. Tratto principale del vecchio locale”.

Ciao Kebab: cosa si mangia e i piani per il futuro

Al centro della proposta di Ciao Kebab la cucina palestinese e ovviamente il panino. In due versioni: il classico con kebab di manzo Angus (8,50€) e il kebab 2.0 a cui si aggiunge hummus (8€). Poi ci sono le proposte vegetariane, come i falafel (4€ anche in versione panino 7€), le foglie di vite (3€), il babaganush (6€), e i dolci della tradizione mediorientale come i baklava (pasta fillo e pistacchio, 2,50€), il maamul (biscotto alle rose con ripieno di datteri, 2,50€) o la merenda mediorientale con piata, tahina e mosto cotto (3€). “Usiamo fornitori di fiducia (che non vi sveliamo) che lavorano seguendo le nostre ricette: come il pane, i dolci che vengono da una pasticceria locale e da un forno palestinese a Berlino, e la carne che proviene da un’azienda specializzata in kebab lasciato marinare 12 ore con olio, tahina e un mix di spezie mediterranee scelte da noi. Le patate provengono da una storica azienda di Bologna, che insaporiamo qui con za’atar una spezia del Medio Oriente”. E nel futuro? “È in programma una nuova apertura a Bologna, quest’anno, e speriamo di trovare altre due location in Emilia-Romagna nel 2024”.

Ciao Kebab
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