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Incidenti stradali

Incidenti e ciclisti: 4 morti in 8 mesi. La ricetta pro sicurezza: sensori, case avanzate e camion fuori dal centro

Parla il presidente dell'Osservatorio sulla sicurezza stradale: "Ci sono accorgimenti, perché aspettare l'Europa?"

Francesca Quaglia, medicinese di 28 anni  travolta da un camion nel centro di Milano il 29 agosto, mentre era in sella alla sua bici. L'11 luglio, una donna di 72 anni è stata investita e ferita gravemente nel centro di San Giovanni in Persiceto da un furgone, con conducente positivo all'alcol test, mentre un 16enne è morto in via dell'Osservanza, dopo essere caduto, non è ancora stato appurato il coinvolgimento di veicoli. Solo per citare gli ultimi episodi gravi che hanno ucciso o ferito chi ha scelto di usare la bicicletta per spostarsi. 

Ieri a Milano si è svolta  una manifestazione dei ciclisti che chiedono più sicurezza, e tante ne sono state organizzate anche a Bologna negli anni: "Si parla tanto di hub ed Europa, ma solo poche città hanno iniziato a proibire l'ingresso dei mezzi pesanti nei centri delle città" ha detto il presidente dell'Osservatorio regionale per la sicurezza stradale, Mauro Sorbi, a Bologna Today. 

Come fare? Ad esempio "a Valsamoggia, dove ci sono aziende enormi, come Amazon e Brt, e altre ne arriveranno, ci sono hub immensi di camion che scaricano le merci su mezzi leggeri che entrano in città" spiega Sorbi.

"ll camion che ha investito Francesca era un bestione, gli autisti di questi mezzi non riescono a vedere, c'è un cosiddetto angolo cieco che causa spesso gli incidenti come quello di Milano. Lei si è agganciata, successe un episodio simile anche a Bologna qualche anno fa. Una soluzione è un sensore". 

Di che si tratta? "Di sensori radar collocati sul paraurti che 'esplorano' in continuazione l'area a rischio e accendono una spia luminosa come fase di avviso, sullo specchietto esterno, quando individuano un veicolo. Se il guidatore mettesse la freccia per svoltare o superare, le spie lampeggerebbero con maggiore intensità (fase d'allarme)". 

Sensore - foto Osservatorio

Hanno un costo alto? "Costano circa 150 euro, una cifra abbordabile. Ora è pronta una nuova direttiva europea che imporrà dal 2024 ai mezzi di nuova omologazione il montaggio di sistemi di assistenza alla guida che 'monitorino' gli angoli ciechi - anticipa il presidente dell'Osservatorio - riducendo così il rischio di investire ciclisti o pedoni nel corso della svolta. Tale obbligo verrà poi esteso anche a tutti i mezzi circolanti in Europa". 
"Sarebbe opportuno che gli enti locali obbligassero i mezzi pesanti, ma anche furgoni a dotarsi di questi sensori, ovviamente senza aspettare le disposizioni europee". 

Un altro piccolo accorgimento è "l'adesivo angolo cieco": "Una legge europea del 2007. Dal 2021, in Francia è obbligatorio per veicoli superiori a 3,5 tonnellate per segnalare gli angoli morti". In pratica richiamano l’attenzione di pedoni e ciclisti sul fatto che alcuni campi non rientrano nel campo visivo del conducente: "Dobbiamo aspettare l'Europa? L'autista spesso non vede, quindi ci si aggancia. Per decreto, tutti i mezzi pesanti adibiti al trasporto di persone o merci superiori alle 3,5 tonnellate che transitano nei centri urbani sono obbligati ad apporre l'adesivo, ma se ne vedono pochi", constata Sorbi. 

Adesivo angolo cieco-3

Non solo. Nel 2021 il ministro Danilo Toninelli inaugurò le case avanzate: "La linea di arresto per le biciclette in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto per tutti gli altri veicoli” (art. l3, co. 1, n. 7 bis Codice della Strada).
Si tratta, dunque, di uno spazio esclusivamente pensato per i velocipedi (ad es. biciclette e monopattini) al fine di potersi arrestare in sicurezza, in posizione avanzata rispetto agli altri veicoli", osserva Sorbi. 

L’art. 182 del codice della strada, aggiungendo il neo comma 9 ter, precisa che la casa avanzata può essere realizzata nelle intersezioni semaforiche, lungo le strade con velocità consentita inferiore a 50 km/h ed è posta ad una distanza di tre metri dalla linea di arresto prevista per gli altri veicoli: "La ratio è quella di prevedere una posizione che permetta l’arresto e la ripartenza in sicurezza, rimanendo pienamente visibili agli altri veicoli", conclude Sorbi. 

Le case avanzate

Ciclisti e incidenti a Bologna: i dati

Quali sono le vie incriminate nella nostra città?: "In pratica tutte le direttrici che portano dalle periferie a Bologna" sottolinea il presidente dell'Osservatorio. Nella Città  metropolitana, secondo i dati forniti dall'Osservatorio, all'11 agosto 2023, sono stati 41 i decessi per incidente, dei quali 4 ciclisti e 8 pedoni, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. 

Città metropolitana - incidenti mortali all'agosto 2023

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