"Arama" in concerto per la rassegna "Klezmer & Dintorni”
Il 3 settembre per la rassegna "Klezmer & Dintorni” si esibiscono al Battiferro gli Arama. Alle ore 21.00. Il Battiferro sarà aperto dalle ore 20.00 con possibilità di cenare sul posto (area bar e zona griglie fai-da-te) ingresso libero, con consumazione minima richiesta € 5,00
Il trio Arama nasce nell’autunno del 2013 dal desiderio di raccontare attraverso la musica mondo complesso e variegato che si affaccia sul bacino del Mediterraneo. E' possibile ritrovare un filo che colleghi realtà culturali spesso così
distanti tra di loro sul piano linguistico, religioso, musicale?
Sì, pensiamo noi, è possibile. Il filo è sottile, sotterraneo alvolta, ma esiste. E' nella storia di questi territori che per lungo tempo sono stati riuniti sotto il cappello dell'impero ottomano. Proprio la presenza dei turchi ottomani ha fatto sì che usi e costumi (anche musicali) circolassero su un'area ampia che si estendeva dalle coste del nord Africa alle estreme propaggini della penisola arabica (Yemen), dalla pianura mesopotamica, attraverso la Siria, la Palestina e naturalmente l'Anatolia ai Balcani fino a lambire l'Ungheria, i principati rumeni, le pianure ucraine e il Caucaso. La circolazione delle musiche che possiamo definire turco-ottomane a dire il vero andò anche oltre i confini dell'impero interessando molte regioni confinanti, compresa la nostra penisola...
Il trio è composto da:
Laura Francaviglia. Chitarrista classica diplomata al Conservatorio di Bologna, musicoterapista e ricercatrice delle tradizioni musicali siciliane e del Medio Oriente, suona anche altri strumenti a corde e a percussione dell'area mediterranea (bouzouki, oud, riqq, darbouka, daff).
Chiara Trapanese. Cantante e appassionata di musica popolare, affianca lo studio delle vocalità popolari del Mediterraneo e dei Balcani a quello delle percussioni delle diverse tradizioni popolari.
Elio Pugliese. Insegnante di fisarmonica, etnomusicologo. Dal 1998 si occupa di musica di tradizione popolare, italiana e balcanica soprattutto, integrando l'attività di ricerca sul campo con lo studio e la pratica degli strumenti tradizionali, in particolare della fisarmonica.