Art City Bologna edizione a primavera: il programma 2022 e la Art White Night
Dal 7 al 15 maggio 2022 al via la decima edizione di Art City Bologna, il progetto di alleanza culturale nato dalla collaborazione tra Comune di Bologna e BolognaFiere per affiancare con mostre, eventi e iniziative speciali l'annuale svolgimento di Arte Fiera e proporre un'originale esplorazione di musei e luoghi d'arte in città. Dopo la decisione di posticipare alla stagione primaverile la tradizionale edizione di fine gennaio della più longeva fiera d’arte italiana a causa dello scenario pandemico, Art City Bologna conferma lo spirito collaborativo consolidato con la manifestazione fieristica, riposizionandosi per il secondo anno consecutivo nel mese di maggio, dopo l’apprezzata edizione sperimentale organizzata nel 2021. E adesso siamo. Sabato 14 maggio è la data della Art White Night con gallerie e mostre aperte fino a mezzanotte.
Coordinato dall’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei sotto la direzione artistica di Lorenzo Balbi, il programma offrirà un ricco calendario di inaugurazioni e aperture straordinarie a partire da sabato 7 per proseguire fino al weekend successivo, in concomitanza con Arte Fiera prevista dal 13 al 15 maggio 2022.
I luoghi di Art City: da Piazza Maggiore al Padiglione de l’Esprit Nouveau
Tra le cifre più distintive di ART CITY Bologna vi è da sempre l'intento di riportare all'attenzione di un vasto pubblico luoghi spesso non deputati all'arte - tra i più interessanti, raramente accessibili o sconosciuti della città - riscoperti dagli interventi degli artisti invitati a relazionarsi con le loro specifiche identità.
Anche in questa edizione i contesti di azione spazieranno tra le più diverse tipologie: da luoghi simbolici per eccellenza della storia civica come Piazza Maggiore, Palazzo d’Accursio e la Pinacoteca Nazionale di Bologna, a palazzi di grande pregio che diventano contenitori culturali - come Palazzo De’ Toschi con la Sala Convegni Banca di Bologna, Alchemilla a Palazzo Vizzani, l’Oratorio di San Filippo Neri di proprietà della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Palazzo Bentivoglio e il Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo - a un prezioso tesoro architettonico come il Padiglione de l’Esprit Nouveau realizzato su progetto di Le Corbusier fino allo scrigno verde del Sistema Museale di Ateneo, situato nel cuore della zona universitaria, come l’Orto Botanico ed Erbario.
L’edizione 2022 sarà inoltre connotata da una dimensione territoriale più ampia e policentrica che estenderà la costellazione diffusa di eventi verso l’area metropolitana.
Il programma:
SPECIAL PROJECT
Tino Sehgal
venerdì 13 / domenica 15 maggio h 10-19 | sabato 14 maggio h 10-22
Piazza Maggiore
Opera d’arte vivente a cura di Lorenzo Balbi
Promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo
Con il sostegno di Gruppo Unipol
In collaborazione con Bologna Welcome
Tino Sehgal incontra il pubblico
Domenica 15 maggio h 17
Unipol Auditorium Enea Mazzoli | via Stalingrado 37
L'artista dialoga con Lorenzo Balbi
Incontro promosso da CUBO Museo d'impresa del Gruppo Unipol
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
Per lo Special Project dell’edizione 2022 ART CITY Bologna ha invitato Tino Sehgal, uno degli artisti più radicali emersi negli ultimi anni. Le sue opere sono vere e proprie sculture viventi, coreografie di persone in movimento che generano situazioni insolite, a volte surreali, con cui il pubblico è invitato a confrontarsi.
L’intervento che Sehgal ha ideato appositamente per Piazza Maggiore - da secoli luogo di incontro e scambio, circondata da palazzi medievali e dall’imponente Basilica di San Petronio - vede la partecipazione di 45 ballerini e interpreti, i cui corpi e gesti sono utilizzati come materiale artistico e umano per comporre una grande performance, un’occasione unica per vivere l’arte in termini di esperienza sociale di scambio reciproco. Il cuore di Bologna fa così da cornice ai corpi dei performer che si muovono nello stesso spazio del pubblico, diventando oltre che fruitore anche protagonista di questa vera e propria coreografia umana, ricca di riferimenti alla storia e al passato.
Quella di Sehgal è un’arte senza oggetti: alla base del suo lavoro vi è infatti una profonda riflessione sul valore e sullo spazio dell’arte visto e vissuto come esperienza diretta e fisica dell’opera; come esercizio che non prevede documentazione o riproduzione di alcun tipo. Il suo obiettivo è quello di sovvertire i sistemi economici e processuali legati all’industria dell’arte, creando dei veri contro-modelli di situazioni che nascono e svaniscono senza lasciare tracce fisiche da vendere sul mercato, ma solo esperienze per il pubblico da vivere.
Domenica 15 maggio alle h 17 l’artista dialoga con Lorenzo Balbi (direttore artistico ART CITY Bologna 2022) in un incontro aperto al pubblico presso l’Unipol Auditorium Enea Mazzoli, promosso da CUBO Museo d’impresa del Gruppo Unipol.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.
Tino Sehgal (1976) vive e lavora a Berlino. In pochi anni si è affermato come una delle voci più autorevoli dell’arte contemporanea tanto da partecipare a due edizioni dell’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, nonché essere stato, nel 2005, il più giovane artista mai chiamato a rappresentare la Germania alla kermesse veneziana.
Le sue opere sono state esposte in alcune tra le più importanti sedi museali del mondo tra cui Tate Modern e Tate Britain di Londra, Walker Art Center di Minneapolis, Institute for Contemporary Art di Londra - per il quale ha esposto con tre mostre personali nel 2005, 2006 e 2007 -, Museum fur Moderne Kunst di Francoforte, Museum of Contemporary Art di San Francisco, Stedelijk Museum di Amsterdam, Kunsthaus di Bregenz, National Gallery di Toronto e New Museum of Contemporary Art di New York.
Le opere di Tino Sehgal hanno fatto parte inoltre delle rassegne più prestigiose dell’arte di oggi tra cui Biennale di Lione, Biennale di Berlino, Biennale di Mosca e Manifesta 4 a Francoforte.
Cuore della città, Piazza Maggiore (lunga 115 metri e larga 60 metri) è il risultato di secolari trasformazioni che la arricchirono via via di importanti edifici in età medievale: la Basilica di San Petronio, il Palazzo dei Notai, il Palazzo d’Accursio, il Palazzo del Podestà e il Palazzo dei Banchi.
Risale al 1200, quando il Comune iniziò ad acquisire case e terreni per costruire una piazza che da un lato avrebbe dovuto rappresentare l'importanza dell'istituzione comunale e dall'altro riunire le varie attività cittadine quali lo scambio, il commercio e i servizi di vario genere. Piazza Maggiore è una delle primissime, se non la prima piazza ad essere costruita in Italia dopo la caduta dell’impero romano, quando le “piazze” erano ancora identificate come le basiliche e i fori.
Soltanto dal Cinquecento, questo luogo ha iniziato ad essere conosciuto come Piazza Maggiore, anche se dalla cacciata degli austriaci (8 agosto 1848) al 1943 alla piazza venne attribuito il nome del Re d'Italia (Vittorio Emanuele II), dal 1943 al 1945 cambiò nome in Piazza della Repubblica fino ad arrivare a prendere il nome attuale, Piazza Maggiore, a partire dal giugno 1945.
Orario di fruizione: venerdì 13 / domenica 15 maggio h 10-19 | sabato 14 maggio h 10-22
Sito web: artcity.bologna.it
MAIN PROJECT
Andreas Angelidakis
POST-RUIN Bentivoglio
28 aprile - 12 giugno 2022
Palazzo Bentivoglio | via del Borgo di San Pietro 1
Mostra personale a cura di Antonio Grulli
Promossa da Palazzo Bentivoglio
Palazzo Bentivoglio è lieto di presentare il progetto dell’artista Andreas Angelidakis (Atene, 1968). Al centro di tutto è la grande installazione POST-RUIN Bentivoglio (2020), che attraversa le tre sale dei sotterranei cinquecenteschi dell’edificio.
L’opera, da cui prende il titolo il progetto, rimanda al passato dell’edificio - legato al precedente palazzo della famiglia bolognese distrutto da una sommossa popolare - e fa parte di una serie in cui il concetto di rovina viene sovvertito rendendo l’opera utilizzabile a piacimento dal pubblico. Si compone infatti di elementi modulari attraverso i quali è possibile modificare gli spazi, assemblandoli per ricreare un’ipotetica rovina antica o dividendoli e sparpagliandoli così da ottenere sedute e punti di appoggio. I blocchi, gli archi e i frammenti della rovina sono realizzati con materiali soffici e leggeri. La superficie dei pezzi è stampata con la fotografia di un pattern marmoreo.
Si tratta di un’opera che mette in discussione la monumentalità e la distanza di rispetto che siamo soliti riconoscere alle antichità. In passato, altre installazioni della stessa serie sono state esposte in importanti musei e in manifestazioni come documenta 14 del 2017, nella quale uno di questi lavori era diventato spazio dedicato ai talk aperti al pubblico.
All’interno di questo progetto l’installazione diventa una scultura utilizzabile per vivere lo spazio e osservare le altre opere. Nei tre ambienti espositivi sono infatti presentati dei video sia ambientali, sia proiettati su schermi, in cui la visione dell’architettura e dello spazio abitato nel loro progresso storico ben esemplifica il lavoro di Angelidakis.
Assieme a questi viene esposta una serie di piccole sculture realizzate tramite stampanti 3D e in grado di rendere reali le visioni architettoniche progettate al computer dall’artista. Mentre nella prima sala il pubblico è accolto da due grandi wallpaper realizzati per l’occasione, altro elemento classico della sua produzione artistica.
Andreas Angelidakis si muove nello spazio di confine in cui arte e architettura si sovrappongono. È stato definito un architetto che non costruisce, ma potrebbe essere più corretto vederlo come un critico e un intellettuale che utilizza l’arte per riflettere sullo spazio che ci circonda e sul modo in cui le nuove tecnologie influenzano l’architettura e il modo di vivere di ciascuno di noi. Il suo approccio non scade mai nel moralismo degli usi e dei costumi presenti. L’ironia e la giocosità di molte sue opere sono spesso intrinsecamente legate a un senso romantico di nostalgia e solitudine in grado di far emergere la complessità e il mistero della vita contemporanea. Il computer, internet e le nuove piattaforme social diventano per lui uno dei principali strumenti del fare architettonico, permettendogli di spostare una pratica generalmente collettiva - il costruire - nell’isolamento dello studio artistico e intellettuale.
Andreas Angelidakis (1968, vive ad Atene) ha studiato presso la prestigiosa scuola di architettura SCI-Arc di Los Angeles, e la Columbia MSAAD.
Porta avanti una pratica artistica multidisciplinare intrecciata alla curatela e alla scrittura critica, in cui lo spazio e il modo di abitare hanno un ruolo cruciale.
Negli anni ha partecipato a importanti manifestazioni internazionali come Bergen Assembly (2019) e documenta 14 (2017), per la quale ha realizzato una grande installazione ambientale pensata per ospitare i panel pubblici di discussione curati da Paul B. Preciado.
Tra i suoi progetti principali si ricordano: The State of the Art of Architecture (1st Chicago Architecture Biennial), 12th Baltic Triennial (CAC, Vilnius), Supersuperstudio (PAC, Milano), The System of Objects (Deste Foundation, Atene), Fin de Siècle (Swiss Insitute, New York), Period Rooms (Het Nieuwe Instituut, Rotterdam), e OOO ObjectOrientedOntology (Kunsthalle Basel, Basilea).
angelidakis.com
Orario di apertura: sabato 7 / domenica 8 / giovedì 12 / venerdì 13 / domenica 15 maggio h 11-18 | sabato 14 maggio h 12-22
Ingresso: gratuito senza prenotazione, accesso contingentato (max 30 persone per volta)
Sito web: www.palazzobentivoglio.org
Benni Bosetto
Stultifera
12 | 13 | 14 maggio 2022
Pinacoteca Nazionale di Bologna | Salone degli Incamminati | via delle Belle Arti 56
Performance a cura di Caterina Molteni
Un progetto sostenuto da Trust per l’Arte Contemporanea
Con il supporto di Istituzione Bologna Musei | MAMbo, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Azienda Speciale Palaexpo - il Mattatoio | Progetto Prender-si Cura
In collaborazione con Ateliersi
Domenica 15 maggio h 10.30
ARTALK CITY. Benni Bosetto dialoga con Caterina Molteni e Cecilia Canziani
Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula Magna | via delle Belle Arti 54
Stultifera è una grande opera performativa concepita da Benni Bosetto in occasione di ART CITY Bologna 2022 che trova spazio nel Salone degli Incamminati della Pinacoteca Nazionale di Bologna. Il lavoro riprende il soggetto di La nave dei folli di Sebastian Brant, opera satirica apparsa nel 1494, ribaltandone la critica morale e riflettendo invece sul potenziale del ‘folle’, sulla sua assenza di paura e quindi sulle dinamiche generative insite in tale istintività.
La scena si svolge sul ponte di una nave destinata a un viaggio senza fine. Grandi vele incorniciano lo spazio che, tra detriti marini, corde e funi, ospita l’intera narrazione.
I passeggeri interagiscono all’interno di un pastiche artistico in cui frammenti di opere teatrali, cinematografiche, componimenti musicali classici e folkloristici, riferimenti alla danza medievale di corte, a quella amatoriale, alle danze propiziatorie e infine agli happening e alla body art, assumono una nuova forma.
L’artista inscena continui contrasti formali, tra stomachevole e sublime, raffinato e volgare, affascinante e disgustoso, tramite cui il corpo è osservato e impiegato seguendo diverse categorie e ideali estetici che sono lasciati collassare nel flusso ininterrotto della narrazione. Codici formali del passato sono così intesi come una cultura materiale da riplasmare, usando lo spazio ontologico della performance come un territorio aperto dove ripensare categorie preesistenti e immettere un caos sensoriale pre-storico che rende tangibile l’esperienza tragica ma cosmica della follia. Contraddizione, istintività, conoscenza empirica sono le leggi di questa nave dei folli che al posto di fallire e affondare come nell’opera originale di Brandt, diventa il luogo in cui pensare una nuova origine, un inizio differente per l’essere umano. Ma quindi da dove ripartire? Come ripensare l’inizio oltre la catastrofe? Lo scenario che sembra delinearsi è quello di una nuova convivenza, che dalla cacofonia di danze, riti e battaglie, lascia emergere riflessioni sull'interdipendenza dell'essere umano con altre specie.
Nell’ambito del ciclo ARTALK CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del Main Program promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in occasione di ART CITY Bologna 2022, domenica 15 maggio alle h 10.30 Benni Bosetto dialoga con Caterina Molteni (curatrice) e Cecilia Canziani (curatrice e docente) in un incontro aperto al pubblico che si svolge nell’Aula Magna.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili.
Benni Bosetto (Merate, 1987), vive e lavora a Milano. Si è diplomata all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e ha studiato al Sandberg Instituut di Amsterdam.
La sua pratica artistica indaga la condizione umana sondando il ruolo dei rituali nella società odierna. Abbandonando le nozioni tradizionali del tempo e dello spazio e utilizzando un linguaggio visivo pre-logico, Bosetto fa appello a un'inconscia memoria collettiva, rileggendo il concetto di vaporizzazione del corpo e di perdita d’identità, il suo trascendere la dimensione spazio temporale, facendosi immagine di un perenne divenire e movimento. Nelle sue opere la corporeità si dissolve divenendo parte di altre specie, altri generi e altri tempi che si tengono e riallacciano in un racconto eterno. La realtà si rompe in un assemblaggio composto di molteplicità, a ribadire che l’essere umano è innanzitutto compost, essere-con-gli-altri.
Tra le mostre personali recenti: Tête en l'air (Campoli Presti, Parigi, 2022); 00 0 00 (ADA, Roma, 2021); Il portico (Almanac, Torino, 2020); Ambiente X (con Ksenia Perek, Kunstraum, Londra, 2019); Le Streghette (Fonderia Battaglia, Milano, 2018); Art Verona Collateral Project (ADA, Roma, 2017); Florida (Tile Project Space, Milano, 2016).
Tra le mostre collettive recenti: Camera Picta (Galleria Civica di Trento, 2021); Io dico Io, I say (Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma, 2021); Quadriennale d'arte 2020 FUORI (Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2020); Waves Between Us (Onde tra di noi) (Palazzo Re Rebaudengo, Guarene, 2020); #80 | #90 (Villa Medici, Roma, 2019); Artissima Progetto Speciale (a cura di Lucrezia Calabrò Visconti e Guido Costa, Torino, 2019).
Le residenze includono: Fonderia Artistica Battaglia (Milano, 2018); VIR Viafarini, (Milano, 2014). Ha ricevuto il Pollock-Krasner Foundation Grant nel 2020, il Premio Fondazione Fiera Milano nel 2019 e il Premio Termoli nel 2018.
ada-project.it/benni-bosetto/
Orario di fruizione: giovedì 12 / venerdì 13 / sabato 14 maggio h 16.30 e h 18
Ingresso: gratuito con prenotazione obbligatoria a partire dal 7 maggio sulla pagina dedicata del sito artcity.bologna.it
Siti web: artcity.bologna.it | www.pinacotecabologna.beniculturali.it
Kipras Dubauskas
Emergency Break
12 | 13 | 14 maggio 2022
Fondazione per l’Innovazione Urbana (Sala Tassinari e Officina dell’Innovazione Urbana Lab) | Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 (piano terra, ingresso dal Cortile Guido Fanti)
Installazione cinematografica a cura di Elisa Del Prete e Silvia Litardi
Ideata e prodotta da NOS Visual Arts Production
In collaborazione con Home Movies, Istituto Lituano di Cultura, Residenza per artisti Sandra Natali
Finissage sabato 14 maggio h 18 alla presenza dell’artista
Venerdì 13 maggio h 10.30
ARTALK CITY. Kipras Dubauskas dialoga con Elisa Del Prete e Marinella Paderni
Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula Magna | via delle Belle Arti 54
Emergency Break è un’installazione cinematografica in 16 mm che presenta la trilogia dedicata al “soccorso” che l’artista lituano Kipras Dubauskas ha sviluppato a partire dal 2019 e di cui l’ultimo capitolo verrà realizzato a Bologna.
Inediti in Italia, i due film in mostra presso la Sala Tassinari della Fondazione per l’Innovazione Urbana, 36 Chambers (3’, 2019) e Daynighting (9’, 2020), fungono da preludio al collage filmico Firestarter che viene presentato nello spazio Officina dell’Innovazione Urbana Lab (Salaborsa, Corridoio del Bramante), anticipando la nuova produzione che l’artista realizzerà in città a partire da un periodo di ricerca già avviato grazie alla collaborazione con l’Istituto Lituano di Cultura e la Residenza per artisti Sandra Natali.
Emergency Break propone “una pausa di emergenza” - dice l’artista - un momento di sospensione per interrogarsi su norme e controllo, fiducia e alterità. Il soccorso, con le relazioni e le pratiche che un processo di “guarigione” innesca, a livello individuale e collettivo, diventano per l’artista temi centrali in risposta allo stato attuale di emergenza globale causato dalle trasformazioni in atto nei rapporti tra persone, popoli e Stati.
Nell’indagine in corso per Firestarter sulla Bologna sotterranea e sull’estetica del soccorso, l’artista intercetta il lavoro del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ponendolo in relazione con l’iconografia agiografica, mentre le fughe prospettiche dei portici bolognesi lasciano il passo ai tunnel delle tubature stradali o alle vie d’acqua sotterranee, attirando l’attenzione anche sullo stato di salute di un patrimonio storico che non può eludere la manutenzione del “sommerso”.
Tema centrale della sua ricerca, l’esplorazione del sottosuolo è anche l’incipit di 36 Chambers, un film iniziatico in cui l’artista ci porta con sé in una spedizione che ha realizzato nel corso di 15 giorni compiendo 170 km di navigazione da Vilnius a Kaunas.
Mentre in Daynighting, il cui titolo traduce proprio questa pratica esplorativa dell’artista sopra e sotto la superficie nello stato di perdita di coscienza dal giorno alla notte, una creatura non ben identificata nel tentativo di portare da lontano un messaggio che forse è proprio quello che stiamo cercando di intercettare da un mondo e un tempo lontano, subisce l’azione infruttuosa di un soccorso.
Nell’ambito del ciclo ARTALK CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del Main Program promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in occasione di ART CITY Bologna 2022, venerdì 13 maggio alle h 10.30 Kipras Dubauskas dialoga con Elisa Del Prete (curatrice e producer) e Marinella Paderni (curatrice e docente) in un incontro aperto al pubblico che si svolge nell’Aula Magna.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili.
Kipras Dubauskas (1988) vive e lavora a Vilnius, Lituania.
Ha studiato Installazione alla Royal Academy di Ghent e Scultura all'Accademia di Belle Arti di Vilnius. Recentemente ha realizzato una mostra personale al Contemporary Art Center di Vilnius (2020) e alla POST Gallery di Kaunas (2019).
Ha preso parte a mostre collettive come Performing the Fringe presso Pori Art museum Finland (2021), Waiting for Another Coming a Vilnius e Varsavia (2018), Some Pieces from a Cracked Sidewalk (through an intent gaze) a Danzica (2017) e ha partecipato alla 12th Baltic Triennale (2015). Tra 2006 e 2010 è tra i fondatori del progetto indipendente Artkor Project Space e dal 2018 è parte del Laboratorio di sviluppo e produzione per film analogici Spongé presso il centro multidisciplinare SODAS 2123 di Vilnius.
Nel 2012 fonda a Rotterdam insieme all'artista Simon Marie Sarah Bureau of Psychogeography, un’organizzazione immaginaria con la missione di individuare un percorso ai confini della città attraverso le sue aree non sviluppate.
Di recente ha intrapreso il nuovo progetto a lungo termine che interessa l'"isola di Blackberry", pacifica occupazione di un'isola disabitata nel fiume Neris, alla periferia di Vilnius, con l'obiettivo di condurre una ricerca completa sulla biodiversità delle isole e l'avvio di un parco di sculture semi-pubbliche e di un giardino di piante selvatiche. La data di apertura preliminare è nel 2025.
kiprasdubauskas.tumblr.com | spongelab.eu
Orario di fruizione: giovedì 12 / venerdì 13 maggio h 11-20 | sabato 14 maggio h 11-24 | Finissage sabato 14 maggio h 18
Ingresso: gratuito senza prenotazione, accesso contingentato (max 50 persone per volta)
Sito web: www.nosproduction.com
Carlos Garaicoa
11 - 15 maggio 2022
Oratorio di San Filippo Neri | via Manzoni 5
Installazione site specific a cura di Maura Pozzati
Promossa da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
In collaborazione con Galleria Continua
Inaugurazione martedì 10 maggio h 17
Mercoledì 11 maggio h 10.30
ARTALK CITY. Carlos Garaicoa dialoga con Maura Pozzati e Carmen Lorenzetti
Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula Magna | via delle Belle Arti 54
Il percorso espositivo, progettato da Carlos Garaicoa per lo spazio dell’Oratorio di San Filippo Neri, così carico di storia e di memoria, riflette le tematiche care all’artista, come la ricerca sullo spazio urbano e architettonico, da sempre chiave d’accesso per entrare in profondità dentro al lavoro dell’artista cubano.
L’esposizione si compone di vari momenti che si intrecciano tra loro: da una parte le sculture di grandi dimensioni, che ricordano le impalcature e i ponteggi dell’edilizia, ricoperte da reti colorate che assomigliano a quelle di sicurezza, una chiara allusione ai lavori di ristrutturazione nelle città e agli edifici in stato di abbandono, così frequenti a L’Avana.
“La mia opera è stata ispirata fin dagli inizi dall’architettura: le impalcature, che puntellano L’Avana vecchia dove sono cresciuto e che trovo anche a Madrid e nei miei viaggi, sono sempre state la faccia visibile, rimedi temporanei e inefficienti alle fratture gravi della pelle della città. Mi hanno accompagnato fin dai primi disegni insieme alle fotografie documentali nei primi anni ’90”.
Dall’altra la musica, che riempirà lo spazio dell’Oratorio grazie a una composizione scritta da Esteban Puebla e interpretata da Mahé Marty e una versione musicale più dinamica che invece accompagnerà una video-animazione, ultimo elemento di questa nuova installazione multimediale.
Come già L’Avana ha costituito un punto di partenza per indagare il senso e le possibilità di una stagione del vivere sociale, così anche lo spazio dell’Oratorio di San Filippo Neri diviene metafora della contemporaneità. A proposito di questo nuovo lavoro, l'artista spiega: “Strutture che ricordano le impalcature per l’edilizia sono coperte da reti illuminate, per potere rivivere uno spazio che ha vissuto una storia di violenza, che vorrei potere rivendicare ed espandere. Mi attrae l’idea di approcciare la storia dell’Oratorio di San Filippo Neri, ricordare la sua penosa distruzione e la sua bella ricostruzione, usando l’elemento dell’impalcatura metallica e le reti, che avranno dunque un nuovo significato, rispetto al ruolo di semplici materiali da costruzione”.
Anche la musica vivrà di momenti distinti ma capaci di dialogare tra loro: il pezzo musicale centrale deriva dal passato classico e barocco dell’Oratorio, attraversa l’orrore della guerra mondiale e del fascismo, fino ad arrivare all’acidità, alla malattia e alla disillusione della vita contemporanea. L’organo, che sarà suonato dal vivo in alcune giornate durante l’apertura della mostra, accompagnerà con le sue note l’animazione video realizzata da Pablo Calatayud, per cercare di portare uno sguardo più contemporaneo alla storia di questo edificio, attraverso una vera e propria energia cinetica, generata dall’intreccio delle luci, dei colori e dei suoni.
Nell’ambito del ciclo ARTALK CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del Main Program promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in occasione di ART CITY Bologna 2022, mercoledì 11 maggio alle h 10.30 Carlos Garaicoa dialoga con Maura Pozzati (curatrice e docente) e Carmen Lorenzetti (curatrice e docente) in un incontro aperto al pubblico che si svolge nell’Aula Magna.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili.
Carlos Garaicoa Manso è nato a Cuba nel 1967, vive e lavora tra L'Avana e Madrid.
Il suo lavoro si basa su un approccio multidisciplinare per affrontare questioni di cultura e politica, attraverso lo studio dell'architettura, dell'urbanistica e della storia. Il suo soggetto principale è la città dell'Avana, e i suoi media includono installazione, video, fotografia, scultura, libri pop-up e disegno.
Tra le sue mostre personali più importanti: Partitura (Peabody Essex Museum, Salem, 2021); Fragile Garden (Fondazione Berengo, Venezia, 2019); Carlos Garaicoa (Lund Konsthall e Skissernas Museum, Lund, 2019-2020); Carlos Garaicoa (Parasol unit, Londra, 2018); El Palacio de las Tres Historias (Fondazione Merz, Torino, 2017-2018); Yo Nunca He Sido Surrealista Hasta el Día de Hoy (MAAT, Lisbona, 2017).
Ha partecipato a prestigiosi eventi internazionali come: Bienal de La Habana, Shanghai Biennale, Bienal de São Paulo, Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, Johannesburg Biennale, Liverpool Biennial, Moscow Biennale of Contemporary Art, Auckland Triennial, San Juan Poly/Graphic Triennial, Yokohama Triennale, Echigo-Tsumari Art Triennial, documenta, PhotoEspaña.
carlosgaraicoa.com
Orario di apertura: inaugurazione 10 maggio h 17 | mercoledì 11 / giovedì 12 / venerdì 13 maggio h 11-19 | sabato 14 maggio h 11-23 | domenica 15 maggio h 11-20
Ingresso: gratuito senza prenotazione, fino al raggiungimento della capienza massima (accesso contingentato)
Sito web: www.fondazionedelmonte.it
Pedro Neves Marques
Aedes Aegypti
13 | 14 | 15 maggio 2022
Orto Botanico ed Erbario | via Irnerio 42
Video installazione a cura di Sabrina Samorì
Promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo
In collaborazione con SMA - Sistema Museale di Ateneo Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Le opere filmiche, la produzione saggistica e letteraria di Pedro Neves Marques sono intrise della passione che sin da ragazzo l’artista nutre per le storie di fantascienza. I suoi lavori - a metà strada tra la realtà presente e la finzione del futuro, e in costante dialogo con altre discipline come la genetica e la botanica - riflettono sulla dicotomia tra natura e cultura, umano e sovrumano, biologico e transgenico, per dimostrare l’impossibilità di distinguere i confini tra queste categorie.
Nei suoi lavori, Neves Marques solleva profondi interrogativi sulle metodologie utilizzate per governare i corpi e utilizzarli per un determinato scopo, come emerge anche in una delle sue Viral Poems, quando afferma che la “militarizzazione della biologia” si traduce in “linguaggio della soppressione”. La sfida morale davanti alla quale ci pone l’artista sta nella nostra capacità di distinguere possibili forme di vita alternative in un’epoca in cui i poteri militari crescono.
La rigorosa ricerca scientifica affiancata allo studio sul campo forniscono a Neves Marques le basi per affrontare i temi scottanti della nostra società quali la sessualità, l’intimità, la riproduzione, il colonialismo e il fascino per le nuove tecnologie. Tutte tematiche che riemergono costantemente nei suoi lavori come in Aedes Aegypti, un’animazione digitale iperrealistica, la cui narrativa si basa su un fatto reale.
La specie di zanzara che dà il nome all’installazione di Neves Marques, e che prolifera negli ambienti urbani tra i due tropici, in natura è geneticamente predisposta ad acquisire il virus Zika, che a sua volta trasmette all’uomo. Proprio nel tentativo di contrastare malattie come la Zika, nel 2016 una compagnia di biotecnologia inglese, la Oxitec, ha sviluppato in laboratorio un maschio di zanzara dotato di un “gene letale” autolimitante. Nell’accoppiamento con la femmina di zanzara, colei che punge e diffonde il virus, passa tale gene ai futuri nascituri che per questo non raggiungeranno mai la maturità riproduttiva e di conseguenza la fase di trasmissione del virus.
Protagonista dell’opera, vettore per esplorare l’impatto che le biotecnologie hanno sul processo riproduttivo, ma anche metafora e simbolo delle forze che regnano nella nostra quotidianità, la zanzara sostanzialmente mette in luce l’artificiosità del post-naturale tipica del XXI secolo. Neves Marques utilizza questo insetto, oltre che per condurre una personale indagine etnografica, anche per illuminare il pubblico sulla violenza di genere e sulle gerarchie sessuali: da una parte la femmina di Aedes Aegypti rappresenta il succhia-sangue di una nazione, mentre il maschio diventa uno strumento dell’uomo contro la sua controparte femminile.
La video installazione, collocata all’interno dell’Orto Botanico ed Erbario dell’Università di Bologna, ci concede scorci della zanzara Aedes Aegypti (uno per monitor): in una sequenza, la zanzara si poggia sulla pelle umana succhiando il sangue, mentre nella seconda sequenza due zanzare sono colte nel momento di copulazione.
Pedro Neves Marques (they/them), è nato nel 1984 a Lisbona, dal 2010 ha vissuto fra São Paulo e New York, attualmente vive e lavora a Lisbona.
L'indagine condotta dall'artista negli anni ha interrogato con assiduità le premesse alla base del Modernismo e del Postmodernismo, in modo particolare le relazioni fra natura, tecnologia, scienza e le espressioni coloniali. Marques mette in luce in tutti i suoi progetti il movimento di traslazione, nello spazio e nel tempo, di fenomeni culturali, dai modelli politico-economici, fino alle nozioni di genere, dalle aspettative sul futuro, fino ad interi paesaggi, come in Brasile, dove lavora da quasi dieci anni.
La prospettiva del suo lavoro, come pure della produzione saggistica e letteraria, tenta non solo di mettere in luce le contraddizioni di questi metodi, ma recentemente si è allargata a quelle storie intime e personali che tentano di sfidare gli ordini politici precostituiti. Per questo il suo lavoro incoraggia un approccio "ecologico" alla definizione dei processi naturali, specialmente in relazione all'ambito tecnologico e politico, attraverso l'arte in dialogo con altre discipline.
Ha partecipato a numerose mostre ed eventi internazionali e biennali, i suoi film sono stati esposti in prestigiosi festival cinematografici.
Nel 2018 ha vinto il Premio Illy Present Future ad Artissima 25 con la Galleria Umberto Di Marino; nel 2021 ha ricevuto lo Special Prize alla 6a edizione del Future Generation Art Prize.
Nel 2022 rappresenta il Portogallo alla 59a Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia con il progetto Vampires in Space a cura di João Mourão e Luís Silva.
pedronevesmarques.com
Orario di apertura: venerdì 13 / sabato 14 / domenica 15 maggio h 10-18
Ingresso: gratuito senza prenotazione, fino al raggiungimento della capienza massima (accesso contingentato)
Sito web: artcity.bologna.it
Perché lo faccio perché. La vita poetica di Giulia Niccolai
7 maggio - 5 giugno 2022
Padiglione de l’Esprit Nouveau | Piazza della Costituzione 11
Mostra personale a cura di Allison Grimaldi Donahue e Caterina Molteni
Promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo
7, 14, 28 maggio h 15-16.30
Workshop Facciamo - "Because Because Because"
Laboratorio di scrittura con Allison Grimaldi Donahue
Posti limitati, iscrizione obbligatoria: allison.donahue@gmail.com
13 maggio h 18.30
Lettura collettiva Giulia Niccolai e la sua poesia
Con Marzia D'Amico, Mara Cini, Allison Grimaldi Donahue, Caterina Molteni,
Monica Palma, Franca Rovigatti, Bianca Tarozzi
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
14 maggio
h 18 lettura performata di Allison Grimaldi Donahue Il gesto/The gesture
h 19 performance di Giulia Crispiani se io fossi in te se tu fossi in me
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
Perché lo faccio perché. La vita poetica di Giulia Niccolai racconta la storia artistica della poetessa, traduttrice e artista Giulia Niccolai (1934-2021) ripercorrendo le tappe salienti della sua vita professionale tramite documenti, fotografie, testi, registrazioni e opere provenienti dall’archivio Maurizio Spatola, dalla Fondazione Echaurren-Salaris, dalla Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna e da archivi privati.
Già fotografa negli anni Cinquanta, Giulia Niccolai si afferma come poetessa concreta, visiva e sonora tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Ottanta partecipando in modo attivo a esperienze chiave del rinnovamento del linguaggio poetico del tempo come il Gruppo 63, la rivista “TAM TAM” di cui è co-direttrice insieme ad Adriano Spatola, la casa editrice Geiger e il Dolce Stil Suono, prendendo parte a diverse mostre e manifestazioni tra cui Materializzazione del linguaggio, 1978, a cura di Mirella Bentivoglio, in occasione della XXXVIII Biennale di Venezia.
La sua ricerca poetica, visiva e sonora di questi anni si distingueva per un particolare utilizzo del nonsense, innescato da sperimentazioni di concretismo morfologico che ironicamente aprivano il linguaggio a nuovi nessi semantici e soluzioni verbo-visive. Il concretismo lessicale era spesso associato all’impiego di oggetti semplici assemblati sotto forma di collage insieme a brevi formule lessicali. I giochi linguistici diventavano così strumenti per riabilitare oggetti e attività considerate femminili - rocchetti da cucito, il ricamo, la macchina da scrivere, bottoni, spilli - trasformandoli in veri e propri ‘poemi’.
Traduttrice e intermediaria per numerosi poeti e poetesse straniere, oltreché redattrice in riviste di settore, Niccolai si è distinta per una posizione partecipante ma spesso tenuta ai margini della storia ufficiale, diventando una figura essenziale ma non adeguatamente riconosciuta nei circuiti di arte e poesia.
In mostra, l’archivio è diventato esso stesso oggetto d’esame trasformandosi da “custode di tracce del passato” a un dispositivo di creazione di memoria alimentato da diverse voci: dalle testimonianze scritte e visive (documenti, testi, fotografia) e quelle orali raccolte durante il periodo di ricerca sul campo, fino alle possibili attivazioni in ambito artistico.
La performance di Giulia Crispiani, un laboratorio di scrittura e una lettura di Allison Grimaldi Donahue, la video-intervista di Bes Bajraktarevi? e il progetto filmico di Sergio Racanati e Manuela Gandini, sono presenti in mostra come strumenti per riflettere oggi sul lascito intellettuale e artistico di Niccolai.
Giulia Niccolai (Milano, 21 dicembre 1934 - Alassio, 22 giugno 2021) è stata una fotografa, poetessa, scrittrice, traduttrice e monaca buddista italiana. Di madre statunitense e padre italiano, negli anni Cinquanta diventa fotogiornalista per diverse testate viaggiando tra l’Europa e gli Stati Uniti. L’esperienza è raccontata dall’autrice nel suo primo libro Il grande angolo, 1966. Tra il 1966 e il 1969 vive a Roma e lavora come redattrice per "Quindici", periodico di punta del Gruppo 63. Nel 1970 si trasferisce insieme ad Adriano Spatola presso il Mulino di Bazzano (PR), in cui si instaura quella che verrà chiamata “la repubblica dei poeti”. Qui l’anno successivo viene fondata "TAM TAM", rivista di poesia sperimentale che si nutre di collaborazioni con poeti e poetesse nazionali e internazionali. Nel 1969 esce per i tipi di Edizioni Geiger Humpty Dumpty, ispirato ad Alice in the Wonderland di Lewis Carroll, mentre nel 1971 pubblica Greenwich, raccolta di nonsense geografici con illustrazioni di Giosetta Fioroni. Poema & Oggetto (Edizioni Geiger, 1974) è la prima raccolta interamente dedicata alla poesia visiva. Nel 1975, Red Hill Press, Los Angeles, pubblica Substitution, segno dell’amicizia che la lega a Paul Vangelisti di cui traduce diversi testi tra cui Il tenero continente (Edizioni Geiger, 1975). In questi anni si intensificano le collaborazioni con diverse realtà editoriali come "Tau/ma", 1976, e "Doc(k)s", 1977, e con altri artisti come Maurizio Osti con cui pubblica il libro per l’infanzia Francobolli Francobolli, Emme Edizioni 1976, mentre vede la luce Russky Salad Ballads & Webster Poems, Edizioni Geiger 1977. Tra il 1977 e il 1979 partecipa a diverse mostre e festival tra cui, La forma della scrittura (Galleria d’Arte Moderna di Bologna, 1977); Materializzazione del linguaggio (a cura di Mirella Bentivoglio, Biennale di Venezia, 1978); Oggi poesia domani (Fiuggi, 1979). Dal 1978 contribuisce con poesie sonore alla rivista "Baobab. Informazioni fonetiche di poesia" e nel 1979 aderisce al Dolce Stil Suono. Nel 1979 si trasferisce a Milano e poco dopo viene pubblicata la prima raccolta completa di sue poesie Harry’s Bar e altre poesie (Feltrinelli, 1981) e Singsong for New Year’s Adam & Eve (Tam Tam, 1982). Nel 1980 conclude la traduzione de La storia geografica dell'America di Gertrude Stein (La Tartaruga). In questi anni inizia la ricerca poetica legata ai frisbees, poesie di carattere umoristico, la cui prima raccolta esce nel 1984 con il titolo Frisbee in facoltà (El Bagatt). Colpita da un ictus, nel 1985 si avvicina al buddismo diventando monaca nel 1990, dopo un lungo percorso di formazione e viaggi in India. Dopo una interruzione nella scrittura tornerà a pubblicare poesia e prosa, tra cui Frisbees (poesie da lanciare) (Campanotto, 1994); Esoterico biliardo (Archinto, 2001); La misura del respiro. Poesie scelte (Anterem, 2002); Poemi & Oggetti (Poesie complete) (a cura di Milli Graffi, Le Lettere, 2012); Frisbees della vecchiaia (Campanotto, 2012); Cos’è ‘poesia’ (Edizioni del Verri, 2012); Foto & Frisbee (Oèdipus, 2016).
Nel 2006 riceve l'onorificenza di "Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana".
Orario di apertura: 7, 8 maggio h 15-19 | 10, 11, 12, 13, 14, 15 maggio h 10-20
Ingresso: gratuito senza prenotazione, fino al raggiungimento della capienza massima (accesso contingentato)
Sito web: artcity.bologna.it
Mattia Pajè
Fuori Terra
12 maggio - 12 giugno 2022
Alchemilla | Palazzo Vizzani, via Santo Stefano 43
Mostra personale a cura di Giovanni Rendina
Promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo e Alchemilla
In collaborazione con Associazione BOCA e Gelateria Sogni di Ghiaccio
Inaugurazione giovedì 12 maggio h 18
Giovedì 12 maggio h 10.30
ARTALK CITY. Mattia Pajè dialoga con Giovanni Rendina e Guido Molinari
Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula Magna | via delle Belle Arti 54
Fuori Terra è un gruppo scultoreo composto da figure umanoidi immerse in un ambiente installativo. Le sculture, modellate in resina bicomponente, sono organizzate in modo da formare diversi elementi aneddotici, leggibili come una cosmogonia creata dall’artista a partire da due alfabeti visivi: l'estetica new age e quella della televisione commerciale.
Lo spazio nel quale sono installate è punteggiato da objet-trouvé, selezionati e dislocati dall’artista a seguito delle sue sperimentazioni su prodotti coinvolti nelle pratiche spirituali e pseudoscientifiche (con fini curativi, di crescita personale e di sviluppo di abilità paranormali), e di una serie di visite agli archivi televisivi che conservano allestimenti e scenografie. L’ambiente in cui gli oggetti sono inseriti è raccordato tramite l’utilizzo di argilla cruda che, applicata come isola di sostegno, permette ai nuclei scultorei di emergere da uno stesso indistinto strato grigio.
L’esposizione si sviluppa a partire dall’interesse dell’artista verso il concetto di verità.
Il progetto volge uno sguardo particolare all’emersione di nuovi regimi di verità, rintracciabili a partire dai contenuti che popolano i social network, legati alla ripresa di tematiche “magiche” e teorie del complotto. Lo sgretolamento del fronte mainstream di informazione, che un tempo era animato principalmente da giornali e televisione, ha infatti lasciato posto sulle piattaforme online ad una molteplicità di teorie e forme di sapere esoteriche, spesso in antitesi rispetto al pensiero scientifico.
Questo tipo di attenzione si incrocia con la pratica del disegno, che l’artista ha portato avanti durante i mesi di isolamento. La congiunzione che ne deriva prende forma con l'opera installativa Fuori Terra, all’interno della quale l’artista presenta episodi mitici, riproducendo la pratica museale del diorama. Questa scelta espositiva è determinata dalla volontà di creare tensione tra l’aspetto educativo-scientifico e quello maggiormente legato all’intrattenimento. Il diorama, infatti, riproduce simbolicamente porzioni del mondo naturale sintetizzandone gli elementi e, pur ricalcando una prassi classificatoria e scientifica, presenta aspetti fortemente ludici e scenografici.
Nell’ambito del ciclo ARTALK CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del Main Program promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in occasione di ART CITY Bologna 2022, giovedì 12 maggio alle h 10.30 Mattia Pajè dialoga con Giovanni Rendina (curatore) e Guido Molinari (critico, curatore e docente) in un incontro aperto al pubblico che si svolge nell’Aula Magna. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili.
Mattia Pajè è nato nel 1991 a Melzo (MI), attualmente vive e lavora a Bologna.
Si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna. È co-fondatore e direttore artistico di Gelateria Sogni di Ghiaccio, artist-run space attivo a Bologna. È co-fondatore della residenza Bagni d’Aria. Dal 2018 è parte del collettivo nomadico Altalena.
Tra le mostre personali: Un giorno tutto questo sarà tuo (Fondazione Smart - polo per l’arte, Roma, 2019); Todo estarà bien (Suburbia Contemporary Art, Granada, 2018); Do you come here often? (Ponte Sanguinario, Spoleto, 2017); Points (series) (Fondazione Zucchelli, Bologna, 2016).
Tra le mostre collettive: Il sogno sguscia fuori dalla tana verso la preda (Palazzo Rota, Fermo, 2021); Tout Court. Un aperçu de l’art contemporain italien (Istituto Italiano di Cultura, Parigi, 2021); The Feuilleton: I will bear witness, Piggy-backing-from the Edicola (Spoleto, 2021); L’aureola nelle cose: sentire l’habitat (Pinacoteca Nazionale di Bologna, 2020); Verso sera (Ipercorpo, Forlì, 2020); It’s My Party, Deep End (Sonnenstube Off- space, Bagni pompeiani, Arzo, 2020); Gli impermeabili (OWO space, Milano, 2020); Straperetana, produttori di silenzio (Palazzo Maccafani, Pereto, 2020); TU 35 EXPANDED (Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato, 2017).
Nel 2020 ha partecipato al progetto Nuovo Forno del Pane promosso dal MAMbo di Bologna, nel 2019 è tra gli artisti selezionati per il programma di incontri Grand Tour d’Italie 2019 promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura realizzato in collaborazione con NOS Visual Arts Production, direttivo curatoriale dell’associazione culturale Nosadella.due.
mattiapaje.com | gelateriasognidighiaccio.com | bagnidaria.it | altalena.cc
Orari di apertura: giovedì 12 maggio h 18-22 | venerdì 13 / domenica 15 maggio h 10-13 / 15-20 | sabato 14 maggio h 10-13 / 15-22
Ingresso: gratuito senza prenotazione, fino al raggiungimento della capienza massima (accesso contingentato)
Sito web: www.alchemilla43.it
Emilia Tapprest in collaborazione con Victor Evink
Zh?uwéi Network
12 - 15 maggio 2022
Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo | via San Vitale 63
Video installazione immersiva a cura di Felice Moramarco
Promossa da Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi, I-Portunus, Mondriaan Fund, Stimuleringsfonds
In collaborazione con DEMO Moving Image Experimental Politics, Adiacenze, AngelicA | Centro di Ricerca Musicale
Venerdì 13 maggio h 18
Lettura performativa Ambitopia: costruzioni speculative di un futuro indecidibile
Sabato 14 maggio h 18 | 20 | 22
Live performance Scent of Time
Zh?uwéi Network è un progetto interdisciplinare di worldbuilding che esplora la relazione tra datificazione, potere politico ed esperienze affettive individuali, utilizzando come paradigma fondamentale la nozione di “ambitopia”: una forma di immaginazione speculativa che supera la dicotomia utopia-distopia.
Presso il Centro di Ricerca Musicale - Teatro San Leonardo Emilia Tapprest e Victor Evink presentano, sotto forma di istallazione video immersiva e live performance, due iterazioni del progetto: Embodied Ambitopias e Scent of Time.
Embodied Ambitopias rappresenta tre modelli di società datificate, elaborati sulla base dei più recenti sviluppi nel campo delle tecnologie digitali e guidati da visioni alternative di bene comune: Dolphin Waves, Dragonfly e Project Gecko. In tutti e tre i casi, automazione algoritmica e utilizzo dei data ricavati dai sistemi di mediazione digitale costituiscono i vettori principali di organizzazione della vita delle collettività umane. Le modalità con cui tali tecnologie operano questo processo di riconfigurazione delle forme di vita seguono tuttavia molteplici direzioni e generano risultati radicalmente differenti tra loro.
Dolphin Waves immagina una possibile evoluzione del capitalismo di sorveglianza a seguito di una eventuale fine dell’industria e del lavoro salariato causati dal cambiamento climatico e dell'automazione totale dei processi produttivi. Dragonfly, invece, rappresenta un governo post-democratico il cui obiettivo è quello di garantire il benessere collettivo affidando a sistemi d’intelligenza artificiale la risoluzione di questioni politiche e sociali. Project Gecko, infine, configura un network decentralizzato di micro-comunità autonome che sperimentano forme di autogoverno democratico.
Scent of Time ha come protagonista uno dei personaggi del film Embodied Ambitopias - V - una ragazza dodicenne, il cui raggiungimento della maggiore età è tormentato da opposti paradigmi ideologici ed estetico-politici. Il titolo è preso in prestito dall’omonimo saggio di Byung-Chul Han in cui il filosofo tedesco-coreano contrappone sistemi tradizionali di misurazione del tempo orientali basati sulla consumazione dell’incenso e sistemi occidentali di misurazione meccanica del tempo, con l’obiettivo di rivalutare la dimensione contemplativa del tempo contro la forma di temporalità dell’occidente capitalistico fondata sulla nozione di “lavoro”. Recuperando questa forma di temporalità contemplativa, le vicende di V si svolgono all’interno di uno spazio temporale simbolico e liminale.
Zh?uwéi Network esplora il modo in cui i vari sistemi sociali e i loro fondamenti ideologici condizionano comportamenti individuali e collettivi, mediante la nozione di “atmosfera affettiva”. Un’esperienza affettiva può essere intesa come l’insieme di sensazioni, emozioni e pulsioni che precedono il pensiero razionale, costituendo così il fondamento dal quale emergono processi cognitivi e di soggettivazione; è perciò un’esperienza prelinguistica e preindividuale. In maniera simile, un’atmosfera pervade una situazione senza poter essere perfettamente identificata o localizzata; è una “semi-entità”, in quanto è a un tempo determinata da specifiche condizioni materiali, ma anche dalle condizioni soggettive di chi ne fa esperienza. La nozione di “atmosfera affettiva” permette dunque di collegare il substrato materiale di una determinata configurazione socio-politica al modo in cui un individuo, o un'intera collettività, ne fanno esperienza, costituendosi come soggettività all’interno di quel sistema. In questo modo, Zh?uwéi Network esplora alcune questioni fondamentali sollevate dalla mediazione digitale della vita umana, nella loro complessità e molteplicità, sia sul piano socio-politico, che estetico-affettivo.
Emilia Tapprest (1992, Finlandia) è un’artista, designer e filmmaker, attualmente artista in residenza presso Filmforward’s Virjplaats e Stimuleringsfonds’ Talent Development Programme 2021-22. La sua ricerca esplora il ruolo di paradigmi etico-politici nei nuovi sviluppi tecnoculturali, attraverso il cinema e worldbuilding. Emilia Tapprest è laureata in Design Industriale presso l’Università di Aalto di Helsinki e in Cinema presso Sandberg Institute ad Amsterdam. Combinando la sua pratica nel campo del design e del cinema, il suo lavoro si concentra sulle implicazioni estetiche e politiche delle nuove tecnologie.
nvisible.studio
Victor Evink (1987) è un artista e ricercatore olandese, nato in Colombia. Vive a Utrecht, dove ha conseguito un Master in Storia e Filosofia della Scienza presso l'Università di Utrecht nel 2013. Il suo lavoro combina la ricerca STS con la pratica artistica, concentrandosi sull'evoluzione della conoscenza, della tecnologia e delle sottoculture periferiche.
Attivo come artista di collage sonoro, violinista e produttore-DJ sotto lo pseudonimo di S X M B R A, ha sviluppato uno stile di narrazione audiovisiva contrastato ed emotivo che offusca i confini tra i generi e i tropi etno-culturali, il sacro e il profano, la realtà e la finzione speculativa.
Orario di apertura video installazione: giovedì 12 / venerdì 13 / domenica 15 maggio h 15-21 | sabato 14 maggio h 15-23
Lecture performance Ambitopia: costruzioni speculative di un futuro indecidibile con Emilia Tapprest, Victor Evink, Anna Engelhardt e Lilly Markaki venerdì 13 maggio h 18
Live performance Scent of Time con Polina Hordiievska sabato 14 maggio h 18 | 20 | 22
Ingresso: gratuito senza prenotazione, fino al raggiungimento della capienza massima (accesso contingentato)
Siti web: www.demomovingimage.com | www.aaa-angelica.com
Italo Zuffi
Fronte e retro
Fino al 15 maggio 2022
MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna | via Don Minzoni 14
Mostra personale a cura di Lorenzo Balbi e Davide Ferri
Promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo e Banca di Bologna
Con il contributo del Dipartimento Cultura, Sport e Promozione della Città del Comune di Bologna
Mercoledì 11 maggio h 17.30
Attivazione opere performative
MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna | via Don Minzoni 14
Sabato 14 maggio h 10.30
ARTALK CITY. Italo Zuffi dialoga con Lorenzo Balbi e Davide Ferri
Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula Magna | via delle Belle Arti 54
Domenica 15 maggio h 16
Presentazione libro Fronte e retro (Corraini Edizioni)
Arte Fiera | Quartiere Fieristico di Bologna | Ingresso Fiera Nord, da Piazza Costituzione
Domenica 8 e 15 maggio
Mediazione in mostra a cura di studenti di isArt Liceo Artistico Arcangeli
MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna | via Don Minzoni 14
Fronte e retro è il titolo della mostra personale di Italo Zuffi (Imola, 1969), a cura di Lorenzo Balbi e Davide Ferri, che si articola in due spazi: il MAMbo, dove ha aperto al pubblico lo scorso 20 gennaio, e Palazzo De' Toschi, sede delle iniziative dedicate all’arte contemporanea di Banca di Bologna, dove è prevista l'apertura il 12 maggio nell’ambito di ART CITY Bologna 2022.
Per il MAMbo la mostra prosegue il lavoro di indagine sull'arte italiana che il museo porta avanti da anni, a conferma della linea di ricerca che discende storicamente dalla Galleria d’Arte Moderna di Bologna, presentando un artista legato al territorio in cui sorge il museo stesso; mentre per Banca di Bologna, nella Sala Convegni di Palazzo De’ Toschi, si tratta della prima personale dedicata a un artista italiano.
Fronte e retro è idealmente divisa in due momenti, in grado di richiamarsi e rilanciarsi reciprocamente: da una parte, al MAMbo, un percorso che permette di rileggere il lavoro dell'artista prendendo in considerazione uno spettro di opere che va dagli esordi, alla metà degli anni Novanta, fino al 2020. Dall'altra, a Palazzo De’ Toschi, una serie di nuove produzioni, di lavori realizzati per l'occasione e in reazione alle caratteristiche dello spazio, tocca alcuni degli aspetti nodali della sua ricerca recente.
La mostra mette in evidenza alcuni nuclei tematici che da sempre sostengono il lavoro di Zuffi e si traducono in contrasti e opposizioni che possono agire sul corpo (talvolta quello dell’artista stesso) come sulla forma scultorea: tra le idee di costruzione e al contempo di distruzione/caduta; di lavoro e, insieme, di dispersione di energia; di mollezza e di rigidità; di fragilità e di competizione.
I lavori presentati al MAMbo - opere di scultura, fotografia, video e performance, linguaggi attorno a cui si è sviluppata nel tempo la poetica di Zuffi - ricostruiscono il percorso dell'artista attraverso accostamenti inediti e senza necessariamente seguire una progressione cronologica. Le opere esposte, oltre cinquanta, generano nuove ipotesi di dialogo tra loro mettendo insieme le più note dell'artista ad alcune nuove o meno viste.
Tra i lavori più conosciuti, ad esempio, due video degli inizi: The Reminder, l'immagine di un corpo che si tende e irrigidisce fino al limite delle sue possibilità, e Perimetro, all'interno del quale un corpo cerca di stabilire la sua relazione con lo spazio generando un senso di attesa e perpetua irresoluzione.
La Sala delle Ciminiere fa emergere alcuni degli aspetti più importanti della pratica scultorea dell'artista, attraverso una selezione di Scomposizioni e di Osservatori trasportabili, realizzati a cavallo tra anni Novanta e Duemila attorno all'idea di architettura, in diretto dialogo con gli spazi recuperati su progetto di Aldo Rossi, fino a una serie di cavalletti, oggetto emblematico della sua pratica, richiamo a un'idea di lavoro e di scultura che può mostrarsi nel suo svolgersi, senza necessariamente trovare una forma definitiva e The Mystery Boy, una serie di immagini in cui si vede un ragazzo, disteso sul pavimento, che sembra investire tutta l'energia e la concentrazione di cui è capace attorno a un'azione apparentemente inutile.
All'interno del percorso, inoltre, alcuni elementi (non del tutto configurabili come sculture) si completano attraverso le performance: si tratta, più che di oggetti di scena, di oggetti in attesa, o attorno ai quali si è già consumata l'energia di un'azione. Alcuni di questi lavori saranno attivati mercoledì 11 maggio dalle h 17.30.
Nell’ambito del ciclo ARTALK CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del Main Program promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in occasione di ART CITY Bologna 2022, sabato 14 maggio alle h 10.30 Italo Zuffi dialoga con i curatori Lorenzo Balbi e Davide Ferri in un incontro aperto al pubblico che si svolge nell’Aula Magna. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili.
In occasione della mostra Fronte e retro, Corraini Edizioni pubblica e distribuisce una monografia omonima in lingua italiana e inglese, a cura di Caterina Molteni, contenente conversazioni tra Lorenzo Balbi e Davide Ferri, Cecilia Canziani e Simone Menegoi, Marie de Brugerolle e Margherita Morgantin, oltre a un contributo di Mark Kremer.
Il volume viene presentato domenica 15 maggio alle h 16 nello spazio di Arte Fiera, con la partecipazione di Davide Ferri, Caterina Molteni e Italo Zuffi.
Domenica 8 e 15 maggio la mediazione all'interno della mostra di Italo Zuffi al MAMbo sarà condotta dagli studenti di isArt Liceo Artistico Arcangeli a conclusione del "Progetto Mediatori Culturali" che rientra nel Percorso per le competenze trasversali e per l'orientamento avviato in collaborazione con il Dipartimento educativo del museo.
Le ragazze e i ragazzi saranno presenti dalle h 10 alle 13 e dalle h 15 alle 18 e presenteranno, a coppie, 8 opere di Italo Zuffi. I visitatori potranno così accostarsi ai lavori attraverso una mediazione mirata a far conoscere la poetica dell'artista e gli sviluppi della sua produzione.
In collaborazione con isArt Liceo Artistico Arcangeli è in corso anche un “Progetto Social” per la produzione di contenuti sulla mostra destinati al profilo Instagram del MAMbo.
Italo Zuffi nasce a Imola nel 1969. Vive a Milano.
Artista visivo, lavora con performance, scultura e scrittura. Studia all’Accademia di Belle Arti di Bologna e al Central Saint Martins College of Art & Design di Londra. Nel 2001 gli viene assegnata la Wheatley Bequest Fellowship in Fine Art (Sculpture) all’Institute of Art & Design, School of Art di Birmingham (UK).
Insegna all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano, e alla Libera Università di Bolzano, Facoltà di Design & Arti.
Dal 2011 al 2019 è stato Visiting Lecturer in Performance alla Royal Academy of Art di L’Aja (NL).
Nel 2013 fonda con Margherita Morgantin il collettivo Pawel und Pavel.
Mostre personali recenti: In forma di riepilogo, CLER, Milano (2019); postura, posa, differita, ar/ge kunst, Bolzano (2016); Potersi dire, MAN, Nuoro (2015); Quello che eri, e quello che sei, Nomas Foundation, Roma (2015); La penultima assenza del corpo, Fondazione Pietro Rossini, Briosco (2012); Zuffi, Italo, Pinksummer, Genova (2010).
Orari di apertura: sabato 7 / domenica 8 maggio h 10-19 | martedì 10 / mercoledì 11 maggio h 14-19 | giovedì 12 / venerdì 13 / domenica 15 maggio h 10-20 | sabato 14 maggio h 10-24
Ingresso: gratuito senza prenotazione, fino al raggiungimento della capienza massima (accesso contingentato)
Sito web: www.mambo-bologna.org
Italo Zuffi
Fronte e retro
12 - 29 maggio 2022
Sala Convegni Banca di Bologna | Palazzo De’ Toschi, Piazza Minghetti 4/d
Mostra personale a cura di Lorenzo Balbi e Davide Ferri
Promossa da Banca di Bologna e Istituzione Bologna Musei | MAMbo
Inaugurazione mercoledì 11 maggio h 18.30
Sabato 14 maggio h 10.30
ARTALK CITY. Italo Zuffi dialoga con Lorenzo Balbi e Davide Ferri
Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula Magna | via delle Belle Arti 54
Banca di Bologna presenta nella Sala Convegni di Palazzo De’ Toschi, Fronte e retro, mostra personale di Italo Zuffi che completa il progetto espositivo inaugurato lo scorso gennaio presso il MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna.
La mostra, a cura di Lorenzo Balbi e Davide Ferri, si colloca in continuità temporale e concettuale con quella in corso al MAMbo, a costituire un unico progetto articolato in due spazi: se la prima parte getta uno sguardo retrospettivo sul lavoro di Zuffi (attraverso uno spettro di opere compreso tra la metà degli anni Novanta e il 2020), a Palazzo De’ Toschi una serie di nuove produzioni tocca alcuni degli aspetti nodali della sua ricerca più recente. Questo passaggio di testimone fa sì che la proposta espositiva dei due spazi sia interamente focalizzata su un artista italiano, tra i più importanti tra quelli nati alla fine degli anni Sessanta, permettendo così di approfondirne il lavoro a 360 gradi.
Le mostre, nel loro insieme, ruotano attorno ad alcuni nuclei tematici che da sempre sostengono il lavoro di Zuffi e si traducono in contrasti e opposizioni che possono agire sul corpo (talvolta quello dell’artista stesso) come sulla forma scultorea: tra le idee di costruzione e al contempo di distruzione/caduta; di lavoro e, insieme, di dispersione di energia; di mollezza e di rigidità.
Fronte e retro a Palazzo De’ Toschi, con una serie di nuove opere realizzate appositamente e in risposta alle caratteristiche dello spazio espositivo, si concentra soprattutto sulla pratica scultorea, configurata come fedele riproduzione di una forma e messa in discussione della stessa, attraverso intrusioni e frammentazioni. Questa seconda mostra, inoltre, evidenzia uno degli aspetti fondamentali della ricerca di Zuffi degli ultimi anni: quello dell’indagine attorno alla parola, usata sia in forma poetica (si intitola Poesie Doppie una raccolta di brevi testi poetici dell’artista, scritti tra il 2013 e 2014 e pubblicate da Sete) sia come elemento da cui si genera la forma scultorea.
L’allestimento, che ogni anno reinterpreta in maniera completamente nuova lo spazio della Sala Convegni Banca di Bologna di Palazzo De’ Toschi, ha uno dei suoi baricentri nel dialogo tra due opere: Civilizzarsi, un lavoro che si sviluppa a partire dalla parola, usata qui come strumento di descrizione di azioni semplici e quotidiane, che generano processi di azione, reazione e sintesi; e una nuova versione de Gli ignari: una serie di nature morte in ceramica accompagnate dal suono prodotto da un affastellamento di fischi - in questo caso reinterpretato in un’inedita partitura. Ciascuna delle due opere è installata sulle pareti di una struttura triangolare che ha una forte presenza scultorea all’interno dello spazio: i due poli, veri e propri dispositivi fruibili su ogni lato, sono dotati di un’illuminazione autonoma e permettono al visitatore di creare un proprio percorso nell’oscurità della sala.
Infine, in uno spazio adiacente al salone principale, verrà presentato un terzo lavoro installativo come ulteriore momento di riflessione sulla scultura. Una serie di carrelli su cui poggiano dei frutti, mostrano possibili combinazioni di elementi recanti le tracce di una alterazione che sembra tradurre l’idea di un contrasto e di un desiderio di ridefinire la loro stessa forma.
Nell’ambito del ciclo ARTALK CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del Main Program, promosso dall’Accademia di Belle Arti di Bologna in occasione di ART CITY Bologna 2022, sabato 14 maggio alle h 10.30 Italo Zuffi dialoga con i curatori Lorenzo Balbi e Davide Ferri in un incontro aperto al pubblico che si svolge nell’Aula Magna. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti disponibili.
Orario di apertura: inaugurazione mercoledì 11 maggio h 18.30 | giovedì 12 / venerdì 13 / domenica 15 maggio h 10-20 | sabato 14 maggio h 10-24
Ingresso: gratuito senza prenotazione, fino al raggiungimento della capienza massima (accesso contingentato)
Sito web: contemporary.bancadibologna.it
MUSEI, FONDAZIONI E SPAZI ISTITUZIONALI
Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula Magna | via delle Belle Arti 54 | www.ababo.it
ARTALK CITY. Incontri in Accademia con gli artisti del Main Program
Dialoghi tra artisti, curatori e docenti per conoscere da vicino le poetiche e le pratiche di alcuni protagonisti del Main Program.
Carlos Garaicoa dialoga con Maura Pozzati e Carmen Lorenzetti | 11 maggio h 10.30-12
Mattia Pajè dialoga con Giovanni Rendina e Guido Molinari | 12 maggio h10.30-12
Kipras Dubauskas dialoga con Elisa Del Prete e Marinella Paderni | 13 maggio h 10.30-12
Italo Zuffi dialoga con Lorenzo Balbi e Davide Ferri | 14 maggio h 10.30-12
Benni Bosetto dialoga con Caterina Molteni e Cecilia Canziani | 15 maggio h 10.30-12
ABABO Open Show
Mostra con opere di studentesse e studenti, visite guidate agli spazi espositivi e al patrimonio storico | 11, 12, 13, 15 maggio h 9-19 | 14 maggio h 9-24 | orari visite guidate su www.ababo.it
Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna | viale Aldo Moro 50 | www.assemblea.emr.it
Aldo Borgonzoni. I tempi della guerra (piano terra)
Lorenzo Puglisi. Pittura nera (piano ammezzato)
Mostre a cura di Sandro Malossini
Promosse da Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
9, 10, 11, 12, 13, 15 maggio h 9-18 | 14 maggio h 9-22
Biblioteca Salaborsa - Auditorium Enzo Biagi | Piazza del Nettuno 3 (ingresso dal Cortile del Pozzo) | www.leserredeigiardini.it
NEAR + FUTURES + QUASI + WORLDS
Refik Anadol, Ralf Baecker, Félicie D’Estienne D’Orves, Evelina Domnitch e Dmitry Gelfand, Forensic Architecture, So Kanno, Jiulia Koerner, Egor Kraft, Kasiamolga, Scanner, Iris Van Herpen, Etsuko Yakushimaru
Mostra collettiva a cura di Manuel Cirauqui e Silvana Fiorese
Prodotta da Kilowatt e S+T+ARTS
Con il patrocinio di Comune di Bologna nell’ambito del progetto Serra Madre
7, 10, 11, 12, 13, 14 maggio h 10-20 | 8,15 maggio h 11-20 | 9 maggio h 14.30-20
Casa Morandi | via Fondazza 36 | www.mambo-bologna.org/museomorandi
Dimora-studio dove Giorgio Morandi ha vissuto e lavorato dal 1933 al 1964
13 maggio h 14-17 | 14 maggio h 14-17 | 15 maggio h 10-17
Casa Saraceni - Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna | via Farini 15 www.fondazionecarisbo.it
Francesco Giuliari. Le cose non stanno che a ricordare
Mostra personale a cura di Angelo Mazza e Mirko Nottoli
Promossa da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
In collaborazione con Genus Bononiae. Musei nella Città
7, 8, 15 maggio h 10-18 | 10, 11, 12, 13 maggio h 15-18 | 14 maggio h 10-23
Cassero LGBTI+ Center | via Don Minzoni 18 | www.cassero.it
Susana Ljujanovic. Song for Invisible Garden
Mostra personale a cura di Artierranti Associazione culturale
12 maggio h 17 / 18.30 / 21 performance con Jonathan Clancy | 13, 14, 15 maggio h 15-19
Centro Didattica delle Arti (Liceo Artistico “Francesco Arcangeli” | via Cartoleria 9 www.liceoarcangeli.edu.it
Ri-Partenze
Mostra degli studenti a cura di Liceo artistico “Francesco Arcangeli”
12, 13, 15 maggio h 15-18 | 14 maggio h 15-22 opening h 18 e performance h 17
Cineteca di Bologna | www.cinetecadibologna.it
• Sottopasso di Piazza Re Enzo
Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative
Mostra a cura di Gian Luca Farinelli, Roberto Chiesi e Marco Antonio Bazzocchi
Promossa da Fondazione Cineteca di Bologna nell’ambito del cartellone PPP | 100 anni di Pasolini a Bologna e del Comitato nazionale per il Centenario della nascita di Pasolini
Con il patrocinio di Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Emilia-Romagna
In partnership con Tper e Trenitalia Tper
12, 13 maggio h 14-20 | 14 maggio h 10-24 | 15 maggio h 10-20
Ingresso: intero € 10 | ridotto per possessori biglietto Arte Fiera € 7 | under 18 e studenti Università di Bologna € 5
• Piazzetta Pier Paolo Pasolini 2/b
Giovedì 12 maggio h 19
La santa piccola
Performance con Tullia Mazzotti e Ludovico Tartarotti (allievi Accademia di Belle Arti di Bologna) che interpretano i messaggi del film La santa piccola in dialogo con il pubblico e con Marco Antonio Bazzocchi (docente Alma Mater - Università di Bologna).
Ingresso: libero
• Cinema Lumière | Piazzetta Pier Paolo Pasolini 2/b
Sabato 14 maggio h 20.15
Undream
Cineconcerto regia di Marco Bolognesi, musiche di Riccardo Nanni
Ingresso: intero € 10 | ridotto per possessori biglietto di Arte Fiera € 9
Collezioni Comunali d’Arte | Piazza Maggiore 6 | www.museibologna.it/arteantica
La memoria del futuro. Mario Ramous un intellettuale a Bologna, dal dopoguerra agli anni Novanta
Mostra a cura di Maura Pozzati e Michele Ramous Fabj
Promossa da Centro Studi Mario Ramous
In collaborazione con Archivio Concetto Pozzati, Casa Carducci | Biblioteche di Bologna, Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica
12 maggio h 14-19 | 13 maggio h 10-19 | 14 maggio h 10-24 | 15 maggio h 10-18.30 Ingresso: intero € 6 | ridotto € 3 | gratuito per possessori biglietto Arte Fiera
CUBO in Porta Europa | Piazza Vieira de Mello 3-5 | www.cubounipol.it
CUBO in Torre Unipol | via Larga 8
das.05. Mutamenti. Le metamorfosi sintetiche di fuse* e Francesca Pasquali
Doppia mostra personale + public program a cura di Federica Patti
Promossa da CUBO Museo d’impresa del Gruppo Unipol
In collaborazione con Biblioteca Universitaria di Bologna, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
12, 13 maggio h 9.30-20 | 14 maggio h 14-24 | 15 maggio h 14-20
Prenotazione www.cubounipol.it (obbligatoria per Torre Unipol)
DAMSLab | Piazzetta Pier Paolo Pasolini 5/b | www.intotheblackbox.com/events/che-fare
Disnovation.org, Race Collective. Che fare?
Mostra a cura di Into the Black Box in collaborazione con Bianca Cavuti
Promossa all’interno del ciclo Tecnocene dal Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti
13 maggio h 16-19 | 14 maggio h 17-22 | 15 maggio h 17-21
Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna | via Irnerio 48
Oratorio di San Giuseppe | via della Libertà 107, San Giorgio di Piano
Museo Casa Frabboni | via Matteotti 169, San Pietro in Casale | www.renogalliera.it
Nunzio Paci. Di memorie e di innesti - Nella carne / Nello spirito
Mostra personale in tre sedi a cura di Monica Zaghi
Promossa da Comune di San Giorgio di Piano, Comune di San Pietro in Casale e Unione Reno Galliera
Dipartimento Unibo | 14 maggio h 19-22 opening | 15 maggio h 10-18
Oratorio di San Giuseppe | 13 maggio h 19-21 opening | 14, 15 maggio h 10-12 / 16-19
Museo Casa Frabboni | 7, 8, 14, 15 maggio h 15-18
DOM la cupola del Pilastro | via Alfredo Panzini 1/1 | www.laminarie.it
è tutto qui | esposizione dispositivo con azione scenica
Mani segnate. Primo Stasimo | incontro pubblico
Invettiva inopportuna | spettacolo
Esposizione, incontro pubblico, spettacolo a cura di LAMINARIE
Promossi da LAMINARIE/DOM la cupola del Pilastro
In collaborazione con Istituzione Bologna Musei | MAMbo e ERT / Teatro Nazionale
9, 10, 11, 12 maggio h 17.30-20.30 esposizione | 13 maggio h 17 incontro pubblico | 13 maggio h 21 (50’) spettacolo
Prenotazione obbligatoria info@laminarie.it
Fondazione Carlo Gajani | via de’ Castagnoli 14 | www.fondazionecarlogajani.it
Orecchie d’asino. DUEDUO
Installazione e performance a cura di Luca Monaco e Giuseppe Virelli
12, 13 maggio h 17.30-21 | 14 maggio h 10.30-12.30 / 17.30-24 | 15 maggio h 10.30-12.30 / 17.30-20 | performance in orari casuali
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna | via delle Donzelle 2 | www.fondazionedelmonte.it
Libero Spazio Libero. Martha Rosler Giulia Niccolai Lucy Orta Claudia Losi Claire Fontaine
Mostra a cura di Fabiola Naldi
Promossa da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
9, 10, 11, 12, 13, 14, 15 maggio h 10-19
Fondazione Massimo e Sonia Cirulli (Clan Lazzaro)* | via Emilia 275, San Lazzaro di Savena | fondazionecirulli.org
Le donne di Kabul. Nello sguardo del fotografo Pino Settanni
15 maggio h 15-19
Ingresso: intero € 10 | ridotto € 8 / € 5 |
Visita guidata h 17.30 biglietto intero € 16 | ridotto € 13
Prenotazione obbligatoria info@fondazionecirulli.org
*parte delle rete extra-moenia Clan Lazzaro (10Lines, Fondazione Sonia e Massimo Cirullli, Kappa-Noun, Studio Umberto Ciceri)
Fondazione MAST - Manifattura di Arti Sperimentazione e Tecnologia | via Speranza 42 www.mast.org
The MAST Collection - A Visual Alphabet of Industry, Work and Technology
Mostra a cura di Urs Stahel
7, 8, 10, 11, 12 maggio h 10-19 | 13, 15 maggio h 10-21 | 14 maggio h 10-22
MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna | Museo Morandi | via Don Minzoni 14 | www.mambo-bologna.org | www.mambo-bologna.org/museomorandi
7, 8 maggio h 10-19 | 10, 11 maggio h 14-19 | 12, 13, 15 maggio h 10-20 | 14 maggio h 10-24
• Collezione permanente MAMbo: Rilevamenti d’archivio. Le Settimane Internazionali della Performance e gli anni ‘60 e ‘70 a Bologna e in Emilia Romagna nuova sezione a cura di Uliana Zanetti realizzata con il sostegno di Trust per l’Arte Contemporanea
• Project Room: NO, NEON, NO CRY mostra a cura di Gino Gianuizzi
• Collezione permanente Museo Morandi
• RE-COLLECTING. Morandi racconta. Il segno inciso: tratteggi e chiaroscuri mostra a cura di Lorenza Selleri
• Dipartimento educativo: Walk on Art. Alla scoperta di ART CITY Bologna
Speciale itinerario per famiglie con bambini 6-11 anni | 14 maggio h 10.30 (durata 2,30 h) Partenza e ritorno al MAMbo, costo € 10 a partecipante
Info e prenotazioni mamboedu@comune.bologna.it entro il 13 maggio
• Foyer: NEU Radio presenta Spring Now con Massimo Carozzi , Carlo Mameli, Moreno Mari, Laura Marongiu, Simona Faraone, Alberto Simoni
13, 15 maggio h 18-20 | 14 maggio h 18-22 | sonorizzazione in streaming su www.neuradio.it
Museo Civico Medievale | via Manzoni 4 | www.museibologna.it/arteantica
Jacopo Valentini. Concerning Dante - Autonomous Cell
Mostra a cura di Carlo Sala
Promossa da Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica, FMAV - Fondazione Modena Arti Visive, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Ministero della Cultura
Con il supporto di Galleria Antonio Verolino (Modena) e Podbielski Contemporary (Milano) 12, 15 maggio h 10-19 | 13 maggio h 10-18 | 14 maggio h 10-24
Ingresso: intero € 6 | ridotto € 3 | gratuito per possessori biglietto Arte Fiera
13 maggio h 18.30-21 opening ingresso gratuito
Museo Davia Bargellini | Strada Maggiore 44 | nosproduction.com | www.museibologna.it/arteantica
Davide D’Elia. FRESCO
Mostra a cura di Elisa Del Prete
Promossa da NOS Visual Arts Production
In collaborazione con Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d’Arte Antica
12, 15 maggio h 10-18.30 | 13 maggio h 14-21 (h 17.30 opening) | 14 maggio h 10-24
Museo Ebraico di Bologna | via Valdonica 1/5 | www.museoebraicobo.it
Luca Moscariello. Puzzle
Mostra a cura di Alice Zannoni
Promossa da Museo Ebraico di Bologna
In collaborazione con Federico Rui Arte contemporanea
12, 15 maggio h 10-18 | 13 maggio h 10-16 | 14 maggio h 18-23 (h 21 opening con prenotazione obbligatoria ufficiostampa@museoebraicobo.it)
Museo internazionale e biblioteca della musica | Strada Maggiore 34 | www.museibologna.it/musica
• Spazio mostre: Alberonero. Campo Terra
Installazione e performance promosse in collaborazione con STUDIO STUDIO STUDIO e Istituzione Bologna Musei | Museo internazionale e biblioteca della Musica
13, 15 maggio h 10-13.30 / 14.30-19 | 14 maggio h 10-13.30 / 14.30-23
Ingresso: gratuito
www.alberonero.it | www.campocampocampo.it
• Laboratorio 1: S Dance Company. Ombraluce VR
Mixed Reality Performance a cura di Cinqueminuti / Compagnia della Quarta
Promossa da ZED Festival Internazionale Videodanza
In collaborazione con ERT Emilia Romagna Teatro, Vitruvio Virtual Reality, Laboratorio Aperto Modena
13 maggio h 16.30 / 17 / 17.30 / 18 | 14 maggio h 20 / 20.30 /21 /2 1.30 | 15 maggio h 16.30 / 17 / 17.30 / 18
Ingresso: gratuito, gruppi di 5 persone ogni 30’
Prenotazione obbligatoria www.zedfestival.org/ombralucevr-artcity
• Collezione permanente | 13 maggio h 10-13.30 / 14.30-19 | 14 maggio h 10-23 | 15 maggio h 10-19
Ingresso: intero € 5 intero | ridotto € 3 | gratuito per possessori biglietto Arte Fiera
Museo per la Memoria di Ustica | via Saliceto 3/22 | www.mambo-bologna.org/museoustica
Christian Boltanski. A proposito di Ustica
Installazione permanente | 13,14,15 maggio h 10-18
Opificio delle acque - Centro didattico documentale | via Monaldo Calari 15 | www.canalidibologna.it
Stefano Laddomada. Batedo
Mostra fotografica a cura di Federica Fiumelli
Promossa da Canali di Bologna
13 maggio h 14-18 | 14, 15 maggio h 10-18
Ingresso: accesso limitato su prenotazione prenotazioni@canalidibologna.it
Palazzo Bonasoni - Settore Patrimonio Culturale Regione Emilia-Romagna | via Galleria 21 | patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it
Palazzo Bonasoni Art Collection Week
Speciale visita alle collezioni d’arte contemporanea della Regione Emilia-Romagna
A cura di Regione Emilia-Romagna - Settore Patrimonio Culturale
In collaborazione con FAI
14 maggio h 19.30 / 20.30 / 21.30 / 22.30 | 15 maggio h 15.30 / 16.30 (bambini e famiglie) h 17.30 / 18.30
Ingresso: gruppi di max 10 persone su prenotazione prenotazioni.patrimonio@regione.emilia-romagna.it
Palazzo Boncompagni | via del Monte 8 | www.palazzoboncompagni.it
Marino Marini. Cavalieri e cavalli a Palazzo
Mostra a cura di Fondazione Marino Marini di Pistoia
Promossa da Palazzo Boncompagni
Con il patrocinio di Città metropolitana di Bologna e Regione Emilia-Romagna
7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 15 maggio h 11-19 | 14 maggio h12-20
Prenotazione marini.palazzoboncompagni.it
Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni | via Manzoni 2 | www.genusbononiae.it
La Quadreria del Castello. Pittura emiliana nella collezione di Michelangelo Poletti
Mostra a cura di Angelo Mazza
Promossa da Genus Bononiae. Musei nella Città
12, 13, 15 maggio h 10-19 | 14 maggio h 10-23
Ingresso: gratuito per possessori VIP Card Arte Fiera | ridotto per possessori biglietto Arte Fiera e per tutti il 14 maggio h 19-23
Palazzo Malvezzi | via Zamboni 13
Istituzione Villa Smeraldi - Museo della Cività Contadina | via S. Marina 35, San Marino di Bentivoglio | www.museociviltacontadina.bo.it
Museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini” | via Gualando 2, Pianoro
Laura Guerinoni. Deposizione (Bologna)
Oscar Dominguez. Rifugi poetici (Bentivoglio e Pianoro)
Opere site specific a cura di Oscar Dominguez realizzate nell’ambito di due workshop rivolti agli studenti del Corso di Decorazione per l’architettura dell’Accademia di Belle Arti di Bologna (prof.ssa Vanna Romualdi) e installazione a cura di Laura Guerinoni.
L’iniziativa fa parte del progetto Gli antichi saperi di domani, promosso in collaborazione con i Distretti Culturali della Città metropolitana di Bologna e l’Accademia di Belle Arti di Bologna, con il supporto della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e dalla Città metropolitana di Bologna
Palazzo Malvezzi: 12, 13 maggio h 9-19.30 | 14, 15 maggio orari aggiornati su www.museociviltacontadina.bo.it
Villa Smeraldi: 24 h/24 h | 15 maggio h 15.30 visita e presentazione del video
Museo di Arte e Mestieri “Pietro Lazzarini”: 14 maggio h 16-19 (h 11 opening) | 15 maggio h 10-12 / 16-19
Pinacoteca Civica “Graziano Campanini” c/o Polo Culturale Le Scuole | via Rizzoli 2, Pieve di Cento
Victor Fotso Nyie. Radici aeree
Mostra promossa da Comune di Pieve di Cento, Comune di Cento, Unione Reno Galliera
In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Cento
7, 8, 14, 15 maggio h 10-18
Raccolta Lercaro | via Riva di Reno 57 | www.raccoltalercaro.it
CROSS COLLECTION. Collezioni a confronto
Mario Airò, Francesco Arena, Stefano Arienti, Micol Assaël, Rosa Barba, Neil Beloufa, Giorgio Andreotta Calò, Giuseppe Chiari, Mario Dellavedova, Flavio Favelli, Anna Franceschini, Francesco Gennari, Adam Gordon, Eva Marisaldi, Andrea Mastrovito, Margherita Moscardini, Francis Offman, Giulio Paolini, Sissi, Kiki Smith, Nico Vascellari, Vedovamazzei, Luca Vitone
Mostra a cura di Leonardo Regano e Francesca Passerini
Progetti speciali a cura di Claudio Calari
12, 13 maggio h 10-13 / 15-19 | 14 maggio h 11-23 | 15 maggio h 11-18.30
Rocca dei Bentivoglio | via Contessa Maltide 10, Valsamoggia Loc. Bazzano www.frb.valsamoggia.bo.it
Diletta Cuniberti. Un piede a terra, il resto in volo
Mostra a cura di Francesco Finotti, Elio Rigillo
Promossa Fondazione Rocca dei Bentivoglio
In collaborazione con Comune di Valsamoggia
7, 8 maggio h 10-19 | 10, 11, 12, 13, 15 maggio h 15-19 | 14 maggio h 10-23
Preferibile prenotazione segreteria@roccadeibentivoglio.it
Villa Aldini - InOsservanza | via dell’osservanza 37 | www.inosservanza.it
Deborah Imoden Beer. 100 colpi | Pasolini a Villa Aldini
Mostra fotografica con letture/performance a cura di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni, archiviozeta
Promossa nell’ambito del cartellone PPP | 100 anni di Pasolini a Bologna
In collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna, Cinemazero
12 maggio h 18 opening | 12, 13, 14, 15 maggio h 18-21
ZU.ART Giardino delle arti di Fondazione Zucchelli | vicolo Malgrado 3/2 | www.fondazionezucchelli.it
In and Out. Mostra dei vincitori dei Concorsi Zucchelli e delle Residenze d’artista 2020-2021
Mona Karami Khoshkabad, Liu Jiying, Arianna Bassetto, Claudio Valerio, Rui Wang, Kun Zhao, Gioele Villani, Michele di Pirro, Mihály Mór Kovács, Nikola Filipovi?, Alice Mazzei, Mehrnoosh Roshanaei, Massiel Leza, Zheng Ningyuan
Mostra a cura di Carmen Lorenzetti
Promossa da Fondazione Zucchelli
In collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna
12, 15 maggio h 12-19 | 13 maggio h 18-21 opening | 14 maggio h 18-23
ASSOCIAZIONE GALLERIE BOLOGNA - CONFCOMMERCIO ASCOM BOLOGNA
AF Gallery | via dei Bersaglieri 5/e | www.afgallery.it
Maurizio Arcangeli. Otto lettere +
Mostra con testo critico di Giorgio Verzotti
12, 13, 15 maggio h 16-20 | 14 maggio h 16-23
CAR DRDE | via Azzo Gardino 14/a | www.cardrde.com
Damien Meade
12, 13 maggio h 9-20 | 14 maggio h 9-23 | 15 maggio h 10-20
Galleria d’Arte Cinquantasei | via Mascarella 59/b | www.56artgallery.com
Sorgere. Dopo la pandemia: Arte domani, oggi e ieri
12, 13, 15 maggio h 10-13 / 15-19 | 14 maggio h 10-13 / 15-19 / 20-22
Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. | via Massimo d’Azeglio 15 | www.maggioregam.com
Giorgio Morandi e Bertozzi & Casoni. Less is more
Mostra a cura di Alessia Calarota | 9, 10, 11, 12, 13 maggio h 10-18
Galleria de’ Foscherari | via Castiglione 2B | www.defoscherari.com
Luigi Mainolfi. Etna
12, 13, 15 maggio h 10.30-12.30 / 15.30-19 | 14 maggio h 10.30-12.30 / 15.30-23
Galleria Di Paolo Arte | Galleria Falcone-Borsellino 4 a/b | www.dipaoloarte.it
Lucio Fontana, Alberto Burri, Victor Vasarely. Grande grafica europea
Mostra a cura di Nicolò Di Paolo
7, 9, 10, 11, 12, 13, 15 maggio h 11-13 / 16-20 | 14 maggio h 11-13 / 16-23
Galleria Enrico Astuni | via Jacopo Barozzi 3d/e/f | www.galleriaastuni.net
Gianni Piacentino. Works 1965-2021
Mostra e presentazione del catalogo a cura di Andrea Bellini
12, 13, 15 maggio h 10-20 | 14 maggio h 10-24
Galleria Forni | via Farini 26/f | www.galleriaforni.com
Massimo Kaufmann. Dal sistema periodico
12 maggio h 10.30-13 | 13 maggio h 10.30-13 / 15-19 | 14 maggio h 10.30-13 / 15-23 | 15 maggio h 10.30-13
Ducati Scrambler Food Factory | via Stalingrado 27/6 | www.scramblerducatifoodfactory.it
Michelangelo Barbieri. Città del desiderio
Installazione a cura di Galleria Forni in omaggio all’iconica Scrambler Ducati
12, 13 maggio h 12-15 / 19-23 | 14,15 maggio h 11-23
Galleria Stefano Forni | Piazza Cavour 2 | www.galleriastefanoforni.com
Piero Guccione - Claudio Koporossy. La memoria dell’acqua. Linguaggi a confronto
Mostra a cura di Galleria Stefano Forni in collaborazione con Il Cigno Edizioni - Roma
12, 13 (opening), 15 maggio h 10-12.30 / 16-19.30 | 14 maggio h 10-12.30 / 16-24
Galleria Studio G7 | via Val D’Aposa 4/a | www.galleriastudiog7.it
Caterina Morigi. Mariateresa Sartori
Mostra a cura di Laura Lamonea
7, 10, 11, 12, 13, 15 maggio h 15.30-19.30 | 14 maggio h 20-23
Gallleriapiù | via Del Porto 48 a/b | www.gallleriapiu.com
Garden of Trust: Visual Correspondence between Gluklya and Kati Horna
12 maggio h 10-20 | 13 maggio h 9-20 (h 9-12 colazione) | 14 maggio h 9-24 (h 9-12 colazione + h 19-24 finissage) | 15 maggio h 10-20 (h 9-12 colazione)
LABS Contemporary Art | via Santo Stefano 38 | www.labsgallery.it
Alessio Barchitta - Marius Steiger. Burning Land
Mostra a cura di Domenico de Chirico
12, 13, 15 maggio h 10-13 / 15-19 | 14 maggio h 10-24
L’ARIETE ARTECONTEMPORANEA | via Marsili 7 | www.galleriaariete.it
Paolo Migliazza. Raduno
Mostra a cura di Giorgia Bergantin
12, 13, 15 maggio h 16-20 | 14 maggio h 16-23
OTTO Gallery | via D’Azeglio 55 | www.otto-gallery.it
Marco Gastini
Mostra a cura di Nino Castagnoli
In collaborazione con Archivio Marco Gastini (Torino)
12, 15 maggio h 10.30-20 | 13 maggio h 17-21.30 opening | 14 maggio h 10.30-24
P420 | via Azzo Gardino 9 | www.p420.it
Di semplicità e di brivido. Filippo de Pisis in dialogo con Richard Aldrich, Michael Berryhill, Luca Bertolo, Paul Housley, Merlin James, Mairead O’hEocha, Maaike Schoorel
Mostra in collaborazione con Davide Ferri e Associazione per Filippo de Pisis (Milano)
12, 15 maggio h 10-20 | 13 maggio h 9-20 | 14 maggio h 9-23
SPAZI ESPOSITIVI E GALLERIE INDIPENDENTI
10Lines (Clan Lazzaro) | via della Tecnica 57/B4, San Lazzaro di Savena
Alessandro Brighetti, CCH, Artanh Shalsi, Jessica Wilson. The Insiders
Mostra a cura di Marco Niccoli
Promossa da Galleria d’arte Niccoli (Parma)
11, 12, 13, 14, 15 maggio h 17-21 su prenotazione giannithecat@hotmail.com
Adiacenze | vicolo Spirito Santo 1/b | www.adiacenze.it
Federica Di Pietrantonio - Andrea Frosolini. Dumpster Love Yourself
Mostra a cura di Alessadra Ioalé e Adiacenze
12, 13, 15 maggio h 11-21 | 14 maggio h 11-24
Altopiano | via Azzo Gardino 2
Gallery16 | via Nazario Sauro 16/a | www.memoriaps.it
Greta Pasquini. Mending and Unfolding
Installazione in due atti a cura di Memori APS
In collaborazione con Gallery16 e Altopiano
Altopiano: 13, 14, 15 maggio h 17-21 | ingresso con prenotazione www.memoriaps.it Gallery16: 13, 14, 15 maggio h 17-22
ARTOO | Strada Maggiore 71/a | www.artoo.eu
Elisa Muliere, Karin Andersen. The moment right before
Mostra a cura di Adiacenze e ARTOO
12, 15 maggio h 14-20 | 13 maggio h 11-20 | 14 maggio h 14-24
Atelier SÌ | via San Vitale 69 | www.ateliersi.it
Simone Pellegrini. Quinta calma
Installazione visiva + live a cura di Ateliersi
13, 15 maggio h 18-22 | 14 maggio h 16-20
Ombre Lunghe Live a cura di Alivelab in collaborazione con Parsec 14 maggio h 21
ingresso: € 10
Attitudes_spazio alle arti | Strada Maggiore 90 | www.attitudes-bologna.com
Matteo Guidi. La capacità di muoversi è una delle caratteristiche fondamentali degli esseri viventi
Mostra a cura di Viviana Gravano / Galleria Attitudes_spazio alle arti
12, 13 maggio h 16-20 | 14 maggio h 15-24 | 15 maggio h 10-13
Bar Vittorio Emanuele | Piazza Maggiore 1 | www.gruppomontenegro.com
Flavio Favelli. Nuova Mixage
Progetto promosso da Gruppo Montenegro
12, 13, 14, 15 maggio h 10-21
Cappella di Santa Maria dei Carcerati / Mock Jungle | Palazzo Re Enzo, Voltone del Podestà, Piazza del Nettuno 1 | www.metoche.net/mock-jungle
Matteo Pizzolante. Grey Matter - New York
48h non stop dal 13 maggio h 18 al 15 maggio h 18
Stefania Carbonara, Faysal Mroueh, Giacomo Infantino, Grazia Amelia Belitta, Nathan Bayne, Anomalit Kate, Lele Marcojanni, Zak Loyd, Manuka Glass, Tommaso Manca, Nicoleta Mures, S()fia Braga, Roberto Cannarile, Pedro Gossler, Mike Pelletier, Matteo Zamagni, Seigar, Matteo Campulla, Zimna Woda. After Party
24h/24h non stop dal 15 maggio h 18 al 3 giugno
Screening a cura di Metoché
Casa della Cultura “Italo Calvino” via Roma 29, Calderara di Reno | www.culturara.it/casa-della-cultura
Stefano W. Pasquini. OBSOLETE SHOW. La ricerca laboratoriale di Obsolete Shit 69
Mostra a cura di Adiacenze
Promossa da Casa della Cultura “Italo Calvino”
12, 14 maggio h 10.30-13.30 / 14.30-19.30 | 13 maggio h 14.30 / 19.30 | 15 maggio h 15-19
Centro Culturale Mercato Sonato | Senzaspine | via Tartini 3
Michele Liparesi. Gateway
Installazione site specific a cura di Yulia Tikhomirova
In collaborazione con TIST - This Is So Temporary
12, 13, 14, 15 maggio h 10-24
Chiesa di Santa Maria Assunta di Riola | Piazza Alvar Aalto 1, Riola di Vergato
Jacques Toussaint. Il canto del fiume Reno
Installazione site specific promossa da Fondazione Giorgio Cocchi
Con il patrocinio di Ordine degli Architetti di Bologna
13 maggio h 20-22 | 14,15 maggio h 20-24
Chiesa di Santa Maria e San Valentino della Grada | via Monaldo Calari 10 | www.shazargallery.com
Lello Lopez. O My!
Mostra fotografica e installazione a cura di Azzurra Immediato
Promossa da Shazar Gallery (Napoli)
In collaborazione con Parrocchia SAMAC - Don Davide Baraldi
12 maggio h 20-22 opening | 13,14 maggio h 15.30-20.30 | 15 maggio h 10.30-13 / 15.30-20
CorrainiMAMbo artbookshop | via Don Minzoni 14/d | www.corraini.com
Paul Cox. Les Paradis (Détails)
Mostra a cura di Galleria Corraini
10, 11, 12 maggio h 15-20 | 13, 15 maggio h 10-20 | 14 maggio h 10-24
DAS - Dispositivo Arti Sperimentali | via del Porto 11/2 | dasbologna.org
Lele Marcojanni - ZimmerFrei. LM ZF Tales
Installazioni video a cura di ZimmerFrei e Lele Marcojanni
Promosse da DAS
In collaborazione con ZimmerFrei Associazione culturale
13, 14, 15 maggio h 16-20
Ex Convento di San Mattia, Sala Refettorio | via Sant’Isaia 20 | www.homemovies.it
Fabio Giorgio Alberti. Concrete Poetry (11.21 V.)
Installazione/proiezione loop 16mm a cura di Home Movies
13, 15 maggio h 15-19 | 14 maggio h 15-23
Galleria B4 | via Vinazzetti 4/b | www.galleriab4.it
Anna Rosati + Anuar Arebi. btween Anna Rosati|SCARS & Anuar Arebi|ESCAPE2021
Doppia mostra personale di fotografia e videoarte a cura di Azzurra Immediato
7, 10, 11, 12, 13, 15 maggio h 17-20 | 14 maggio h 17-22
Galleria Cavour | via Massei 1 | www.galleriacavour.it
Michelangelo Pistoletto. Bologna Rebirth 2021. Terzo Paradiso
Installazione site specific a cura di Silvia Evangelisti
Promossa da Paola Pizzighini Benelli
In collaborazione con Fondazione Pistoletto e Fondazione Palazzo Boncompagni
7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15 maggio h 8-20
Galleria d’Arte del Caminetto | Galleria Falcone e Borsellino 4/d | www.galleria-arte-caminetto.it
Claudio Nicoli. Il mito: dai labirinti della vita al cielo
Mostra a cura di Giovanni Banzi
12,13 maggio h 10-13 / 15.30-20 | 14,15 maggio h 16-20
Galleria Paradisoterrestre | via de’ Musei 4 | www.paradisoterrestre.it
Augusto Betti. Trasversale. Pulsazione. Ritmo
Mostra con il patrocinio di Comune di Faenza
10, 11, 12, 13, 15 maggio h 11-19 | 14 maggio h 11-23
Green Whale Space | via Daniele Manin 9/c | www.greenwhalespace.com
Spazio B5 | vicolo Cattani 5/b | www.spaziob5.com
Laura Bessega e Laura Frasca. NYMPH?
Mostra e installazione a cura di Laura Frasca, Laura Bessega in collaborazione con Lorena Zuniga, Michele Levis, Alessio Buonazia - Blve Lab FineArt, Francesco Savelli e Davide Carta
12, 13, 15 maggio h 10-19 | 14 maggio h 10-22
opening Spazio B5 12 maggio h 18.30 | opening Green Whale Space 15 maggio h 18
Kappa-Noun (Clan Lazzaro)* | via Imelde Lambertini 5, San Lazzaro di Savena
Mario Schifano. (Riguardando) Laboratorio umano e pittura
9 maggio opening h 20 | 10, 11, 12, 13, 15 maggio h 10-20 | 14 maggio h 10-24
Ingresso: su prenotazione kappanoun@gmail.com
*parte delle rete extra-moenia Clan Lazzaro (10Lines, Fondazione Sonia e Massimo Cirullli, Kappa-Noun, Studio Umberto Ciceri)
LabOratorio degli Angeli | via degli Angeli 32 | www.laboratoriodegliangeli.it
Sissi. Sacri Indici
Mostra site specific a cura di Leonardo Regano
Promossa da LabOratorio degli Angeli
In collaborazione con Galleria d’Arte Maggiore g.a.m.
12, 13 maggio h 11-18 | 14 maggio h 11-24 | 15 maggio h 11-20
Lavì! City | via Sant’Apollonia 19/a | www.spaziolavi.it
Gaia Volonterio. Her Self
Mostra a cura di Pippo Ciorra
7, 8, 9, 10, 11 maggio h 17.30-19.30 | 12, 13, 14, 15 maggio h 15.30-19.30
Localedue c/o Gelateria Sogni di Ghiaccio | via Tanari Vecchia 5a | www.localedue.it
Davide Sgambaro. Too much and not the mood
Performance a cura e promossa da Localedue
In collaborazione con Gelateria Sogni di Ghiaccio
15 maggio h 11
Maison Ventidue c/o Piazza San Domenico | Piazza San Domenico | www.maisonventidue.it
Riccardo Bellelli. Disintegrating bluetooth
Performance a cura di Mariarosa Lamanna e Antongiulio Vergine
Promossa da Maison Ventidue
12 maggio h 18.30-19.30 | 15 maggio h 11-12
Marktstudio c/o Il Perimetro dell’Arte | via Don Minzoni 7/a | www.marktstudio.art
Letizia Calori. Hard work
Mostra a cura di Marktstudio
In collaborazione con Il Perimetro dell’Arte
12 maggio h 9.30-12.30 preview su prenotazione marktstudiobo@gmail.com
13, 14 maggio h 9.30-19.30 | 15 maggio h 10-19
MUG - Magazzini Generativi | via Emilia Levante 9/f | www.emilbanca.it
WOMAN: Donne D'Arte - Otto Marzo I Otto Artiste
Anna Rita Barbieri, Cristina Scalobbi, Letizia Rostagno, Octavia Monaco, Roberta Serenari, Shamsia Hassani, Silla Guerrini, Simona Ragazzi
Mostra a cura di Licia Mazzoni
Promossa da Emil Banca in collaborazione con We World Onlus e Soroptimist International 9, 10, 11, 12, 13 maggio h 8.30-20.30 | 14, 15 maggio h 15-20
Museo Spazio Pubblico | via Eugenio Curiel 13/d | www.museospaziopubblico.it
Michele Liparesi. Oltre il monumento
Mostra a cura di Emilia Angelucci
Promossa da City Space Architecture e Genius Saeculi
In collaborazione con TIST - This Is So Temporary
12, 13 maggio h 11-19 | 14, 15 maggio h 15-19 | 15 maggio h 18 aperitivo con l’artista
OFF Gallery | Piazza San Michele 4/c | www.offgallery.it
Victor Fotso Nyie. Memoriae
Mostra a cura di Manuela Valentini
In collaborazione con P420 (Bologna)
12 maggio opening h 19.30 | 13, 15 maggio h 10-13 / 15-19 | 14 maggio h 10-13 / 15-24
Parsec | via del Porto 48 c/d | www.parsecbologna.com
Strange Strangers
Esther Gatón, Caterina Gobbi, Sofia Albina Novikoff Unger
Mostra a cura di Parsec
12, 13, 14, 15 maggio h 11-20 | 12 maggio opening h 18.30
PHMuseum LAB | via Paolo Fabbri 10/2a | www.phmuseumlab.it | www.sayuriichida.com
Sayuri Ichida. Fumiko
Mostra multimediale a cura di Giuseppe Oliverio e Rocco Venezia
11 maggio h 17-22 | 12, 13, 15 maggio h 15-20 | 14 maggio h 15-24
SimonBart Gallery | viale Quirico Filopanti 4 | www.simonbart.com
Leonardo Cremonini
Mostra retrospettiva con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Confcommercio Ascom Bologna, Accademia di Belle Arti di Bologna
12, 13, 15 maggio h 10-19 | 14 maggio h 10-23
Sof:Art | Corte Isolani 2/f | www.sof-art.it
Filippo Cegani “...and the Alpha Beta”
Mostra a cura di Matteo Novarese
In collaborazione con F2T Gallery (Milano)
12, 13, 15 maggio h 11-19 | 14 maggio h 11-22
Spazio Labo’ Photography | Strada Maggiore 29 | www.spaziolabo.it
Ahndraya Parlato. Who is Changed and Who is Dead
Mostra fotografica a cura di Laura De Marco
Promossa da Spazio Labo’ - Centro di fotografia - APS
12 maggio h 17-20 | 13 maggio h 10-19 talk con l’artista h 18 | 14 maggio h 11-24 visita guidata con l’artista h 17 | 15 maggio h 11-19
Spazio Viola | via Guerrazzi 17
Polaroiders believed in instant photography as an agent of change
Alan Marcheselli, Alessia Amati, Felicita Russo, Paolo Ferruzzi, Rocco Carnevale, Serena Biagini, Solimano Pezzella, Ong Ngoc Phuong
Mostra collettiva di 8 artisti istantanei a cura di Alan Marcheselli e Alessia Amati
Promossa da Polaroiders Italia e Iso600 Festival Internazionale della Fotografia Istantanea
In collaborazione con Nital
12 maggio h 18.30 opening | 13,14,15 maggio h 10.30-22.30
Studio la Linea Verticale | via dell’Oro 4/b | www.studiolalineaverticale.it
Immateriale-Corpo-Immateriale
Ludovico Bomben, Alberto Colliva, Vale Palmi, Armenia Panfolklorica, Quatriéme Paysage, Flavia Tritto, Claudio Valerio
Mostra in collaborazione con Tatiana Basso, Antongiulio Vergine, Maria Chiara Wang
12, 13, 15 maggio h 10-21 | 14 maggio h 10-24
Teatri di Vita | via Emilia Ponente 485 | www.teatridivita.it
Filippo Partesotti. Miti Sogni Incubi Fiabe
12, 13 maggio h 9-24 | 14,15 maggio h 15-24
Teatri di Vita | via del Pratello 90/a | www.teatridivita.it
Malak Mattar. Donne, arte e resilienza
Mostra in collaborazione con Assopace Palestina
12 maggio h 14.30-19 | 13, 15 maggio h 14.30-20 | 14 maggio h 14.30-24
TIST - This Is So Temporary | via Serrabella 1, Rastignano | tist.mailchimpsites.com
Plastikhaare. Oracolo caro
Mostra a cura di Adiacenze
12 maggio h 11-18 | 13 maggio h 15-20 | 14, 15 maggio
Ingresso: su appuntamento tist.situation@gmail.com
Umberto Ciceri Studio (Clan Lazzaro) * | via della Tecnica 57/b3, San Lazzaro di Savena
Umberto Ciceri. Opening new studio
Open studio
11, 12, 13, 14, 15 maggio h 17-21 solo su prenotazione umbertociceri37@gmail.com
*parte delle rete extra-moenia Clan Lazzaro (10Lines, Fondazione Sonia e Massimo Cirullli, Kappa-Noun, Studio Umberto Ciceri)