Bagliori fatui di Miyamoto Teru
“L’ho capito già, sai, cosa ti ha spinto a venire da Osaka a Tokyo. L’accendino a petrolio Dunhill. Lo lasciai nel cappotto che diedi a quello strano tipo con la testa rasata che gli veniva da morire e da vivere migliaia di volte al giorno”. Paolo Villani, traduttore per libro Bagliori fatui di Miyamoto Teru, autore giapponese tradotto da Carbonio Editore. Modera Paola Scrolavezza, coordinatrice Unibo del Corso di Laurea in Lingue, mercati e culture dell'asia.
martedì 27 febbraio, ore 19:00
La confraternita dell'uva // Libreria - Cafè - Wine Bar
via Cartoleria 20/b
Bologna
L'autore: Miyamoto Teru è nato a Kobe, in Giappone, nel 1947 e si è laureato alla Otemon Gakuin University. Per la prima volta tradotto in Italia, è uno degli scrittori più popolari e amati nel suo Paese ed è conosciuto in tutto il mondo. Le sue storie semplici, evocative, elegiache, ambientate nella regione operaia di Osaka-Kobe, lo hanno reso un vero e proprio fenomeno letterario ed è stato insignito di numerosi riconoscimenti. Dal racconto Bagliori fatui, contenuto in questa raccolta, nel 1995 è stato tratto il film Maboroshi no Hikari di Kore-eda Hirokazu.
Il libro: Otto quadri narrativi che ripercorrono i temi cari alla poetica di Miyamoto Teru: la contiguità – quasi l’identità – tra vita e morte narrando argomenti a volte truci ma sempre con un delicato umorismo di fondo. Protagonista è una classe operaia smarrita, lasciata indietro dal vertiginoso progresso economico giapponese degli anni Sessanta, in bilico tra tradizione e modernità. Sull’onda dei ricordi della sua infanzia, Miyamoto ci rimanda ai meravigliosi scorci della regione di Osaka-Kobe, ai quartieri di periferia, ai villaggi di campagna, ai bagliori sulle onde dell’agitato Mar del Giappone, al lento muoversi di anime fruscianti sotto cieli plumbei.