Fiori, una conferenza su paphiopedilum multifloreali e ibridi relativi
I Paphiopedilum multifloreali sono un gruppo di specie caratterizzate da tratti distintivi che li differenziano nettamente da tutte le restanti specie che compongono le altre sezioni del genere. Troviamo esemplari che producono fiori con caratteristiche estremamente affascinanti ma molto eterogenee. Alcuni possono portare fino a quattordici fiori per stelo, altri raggiungere fino a quaranta centimetri di apertura del fiore, altri ancora avere petali ricadenti lunghi oltre un metro.
Il celebre Paphiopedilum rothschildianum, comunemente considerato il ‘’re’’ indiscusso di questa sezione, è la specie che, attualmente, ha conseguito il maggior numero di FCC (First Class Certificate, il riconoscimento più alto e ambito per una fioritura) nei giudizi dell’American Orchid Society, raggiungendo standard qualitativi sempre più elevati.
Tra gli ibridi il Saint Swithin, registrato nel 1901 come ibrido primario tra Paph. rothschildianum e Paph. philippinense è tutt’ora popolarissimo per via della facilità di coltivazione e per il fatto che rappresenta il connubio perfetto tra i due fascinosissimi genitori. Il Saint Swithin è il primo approccio ideale per chiunque si voglia avvicinare al mondo dei Paphiopedilum multifloreali.
Durante la conferenza del 28 ottobre il socio SFO Osvaldo Rozzo ci parlerà di tutti i Paphiopedilum che compongono questo gruppo, ponendo particolare attenzione alle specie più rappresentative, a quelle di più recente scoperta e alle più insolite.