“Il De rerum natura di Lucrezio” di Carlo Monaco al Teatro del Navile.
“Il De rerum natura di Lucrezio” di Carlo Monaco al Teatro del Navile. Sabato 3 dicembre, alle ore 21, nell'ambito della rassegna "L’Europa e il mal di Grecia" il Teatro del Navile presenta “Il De rerum natura di Lucrezio” di Carlo Monaco. Con Carlo Monaco e Nino Campisi. E con Cecilia Lo Gioco. Alla chitarra classica Mauro Matteucci. Immagini di Dimitris Bakopanos. Aiuto regia Barbara Truzzi. Regia di Nino Campisi.Una Produzione: Teatro del Navile in collaborazione con Decentra Associazione Culturale e scientifica.
Il De rerum natura di Lucrezio
"Della vita e della figura di Lucrezio non conosciamo moltissimo. Tra l’altro si favoleggia che diventò pazzo a causa di un filtro amoroso e che morì suicida. Di sicuro egli si mosse all’interno di quell’orizzonte culturale filoellenico che caratterizzava a Roma tutti i poeti nuovi. Il De rerum natura è un capolavoro assoluto della letteratura universale che trasforma in poesia quella filosofia della natura che era nata nel VI secolo avanti Cristo nella Grecia di Leucippo e di Democrito e che si riassume attorno alla parola atomo, la particella indivisibile di cui è fatto l’intero Universo. Lucrezio elogia soprattutto l’atomismo greco nella versione ellenistica di Epicuro. E questa lettura entusiasmerà tra gli altri anche il giovane Marx. Esistono solo gli atomi e il vuoto e i loro movimenti sono guidati da leggi naturali ferree. Non c’è bisogno di alcun Dio per giustificare la creazione del mondo e la vita degli uomini. Pur nella sua limitatezza l’anima può vivere serena se riesce ad eliminare la paura degli dei e della morte". Carlo Monaco
L'EUROPA E IL MAL DI GRECIA
Con "L'Europa e il Mal di Grecia", Carlo Monaco e Nino Campisi, propongono quattro cicli di spettacoli dedicati alle biografie e alle idee di alcuni grandi poeti e scrittori che hanno sempre avuto la Grecia nel cuore. Il Primo ciclo - Il Mal di Grecia nei poeti classici - propone le biografie di Ovidio, Lucrezio, Virgilio e dell’Imperatore Giuliano raccontate da Carlo Monaco, con testi selezionati interpretati da Nino Campisi.
"Tutta la cultura europea da sempre ha dovuto fare i conti con l'anima greca, con le sue arti e la sua filosofia. Che la cultura europea ancora oggi debba molto agli influssi della Grecia antica è una considerazione universalmente condivisa. Lo ammise onestamente già il romano Orazio quando riconosceva alla Grecia, conquistata dai romani, il merito di aver a sua volta conquistato il feroce vincitore e di aver portato le arti nel Lazio contadino. E tuttavia in molti intellettuali europei, fino ai nostri giorni, si è andati ben oltre questo riconoscimento. Le idee, le forme artistiche, le passioni presenti nel mondo greco sono diventate quasi sogni ad occhi aperti, modelli ineguagliabili di riferimento per i principali aspetti della vita e della cultura. Dei veri e propri miti. In alcuni casi si è parlato persino di un’autentica malattia, la nostalgia filoellenica. Carlo Monaco