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I Giardini Margherita diventano un osservatorio stellare: al via "Bosky 2011"

Questa sera dalle ore 21.30 appuntamento con il cielo: sdraiati sul prato si potrà osservare il firmamento, seguendo le spiegazioni di noti esperti. Maxischermi e laser aiuteranno a spaziare meglio tra gli astri

Eccezionalmente per questa sera i Giardini Margherita si trasformeranno in un osservatorio d'eccezione, per ammirare in maniera magica le stelle. Al via dalle ore 21 l'evento "Bosky 2011" dell’INAF-Osservatorio Astronomico di Bologna, organizzata dall’associazione Sofos, nell'ambito di Bologna Estate 2011.

Stando comodamente adagiati sul prato il pubblico potrà osservare per circa due  ore  il firmamento, seguendo le spiegazioni di due esperti ben noti al grande pubblico, l’istrionico Flavio Fusi Pecci direttore dell’Osservatorio Astronomico di Bologna e Pierluigi Battistini dell’Università di Bologna. I due  divulgatori  del  cielo  indicheranno  costellazioni, stelle e pianeti facendo uso di un potente laser controllato da un computer. Le osservazioni a  occhio  nudo  saranno accompagnate  dalla  proiezione su maxischermi di spettacolari  immagini  raffiguranti  gli  stessi  corpi  celesti osservati attraverso i più potenti telescopi terrestri e spaziali.

Mentre  il  laser  si  muove,  indicando  la posizione di stelle e pianeti, dell’eclittica  e  del piano equatoriale celeste, della stella polare e dei quattro  punti cardinali,  la  luce  soffusa  della  sera  e le musiche disottofondo  creano  un’atmosfera  suggestiva,  alla  quale difficilmente sipotrà  restare  indifferenti.  Con  l’avanzare  dell’oscurità l’universo simostrerà  in  tutta  la sua sorprendente magnificenza: compariranno stelle,costellazioni,  pianeti,  nebulose  e  galassie. Basti pensare che a occhionudo,  nel  nostro  emisfero  si  possono  vedere,  in  condizioni di cielo ottimali,  circa  3  mila  stelle: alcune luminosissime, come Vega o Sirio, altre dalla luce fioca e lontana.

«Alzare  gli  occhi  e trascorrere una serata di osservazione astronomica è compiere  un  viaggio  nella  vertiginosa bellezza dell’universo, nella sua storia  e  nei  misteri che racchiude - spiega Flavio Fusi Pecci, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Bologna. Nessuno sa ancora, ad esempio, se siamo soli oppure no, se esistano pianeti extragalattici dove la vita, così come  noi  la  conosciamo,  è possibile. Lasciarsi incantare dagli infiniti giochi  di  luce  e di colore che i corpi celesti descrivono nel buio dello spazio,  allo stesso tempo induce a compiere un viaggio dentro se stessi, a interrogarsi, a cercare risposte alle domande fondamentali».

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