Il libro dello scrittore arbëresh Mario Calivà: 'Portella della Ginestra, primo maggio 1947'
Portella della Ginestra, primo maggio 1947 (seconda edizione) - Navarra Editore. Mario Calivà presenta il libro di testimonianze e memoria.
27 ottobre 2018 alle ore 18.30 a Marzabotto, presso la Sala Polivalente della Casa della Cultura e della Memoria, in via Aldo Moro 2.
28 ottobre 2018 ore 17 a "La Linea", Piazza Re Enzo, 1-4, Bologna.
Un volume a 70 anni dalla strage di Portella della Ginestra, la prima dell'Italia repubblicana. Di quel 1° maggio 1947 si è scritto tanto, ma il lavoro di Mario Calivà, giovane autore di Piana degli Albanesi, nell'area metropolitana di Palermo, è una vera e propria narrazione della memoria.
Non un'analisi storica dell'evento, la ricerca del colpevole o del mandante o la ricostruzione di quella giornata di piombo che fece 14 morti e 30 feriti, ma le testimonianze di chi c'era, i sopravvissuti di quella che sarebbe dovuta essere solo una mattina di sole e di festa e invece tremila braccianti e contadini, organizzati dalle Camere del Lavoro, vennero attaccati dai banditi, capeggiati da Salvatore Giuliano, giovane semi-analfabeta al soldo di diversi padroni, tra indipendentisti, monarchici, politici e mafiosi.
L'Italia post-bellica, la miseria, la mancata distribuzione delle terre, l'attesa riforma latifondista, le ultime elezioni che avevano visto trionfare le sinistre, le prime cooperative, i sindacalisti ammazzati e il forte ascendente mafioso prepararono il terreno per l'eccidio.
Mario Calivà. Laurea in Economia e Finanza e al Dams, si è diplomato in drammaturgia e sceneggiatura presso l'Accademia D'Arte Drammatica 'Silvio D'Amico' di Roma: fa parte della comunità arbëresh, quella degli albanesi che nel 1488 trovano rifugio in Italia per sfuggire all'invasione ottomana. Diverse sono le incursioni di quella lingua dura e complessa nel suo libro.