"La Musica non ha un Senso": la stagione lirico-sinfonica dell'Orchestra Senzaspine
Il 24 febbraio al via la stagione lirico - sinfonica 2022 dell'Orchestra Senzaspine sul palco del Teatro Duse e dell' Auditorium Manzoni.
Mettere in scena le grandi pagine della musica classica unendo al rigore esecutivo e filologico la capacità di essere sempre più inclusivi, parlando a tutti e cercando di avvicinare nuovi ascoltatori grazie al fascino di opere senza tempo, in grado di appassionare, emozionare e divertire. Questa la missione della Stagione lirico-sinfonica 2022 dell’Orchestra Senzaspine, giovane ensemble bolognese, reduce da importanti
riconoscimenti come essere l’Orchestra residente presso l’Accademia Chigiana di Siena e presso la Nuvola per la nuova stagione di EUR Culture Roma.
La nuova Stagione prevede cinque appuntamenti, in scena su due prestigiosi palcoscenici bolognesi, di cui quattro al Teatro Duse e uno al Teatro Auditorium Manzoni.
Al Duse andranno in scena il concerto in maschera ‘Filmusic’ (24 e 25 febbraio) che accosta la grande musica classica alle colonne sonore più amate del cinema, la nuova produzione lirica di ‘Rigoletto’ (26, 27 e 28 aprile), capolavoro di Giuseppe Verdi con la regia di Giovanni Dispenza, il balletto ‘Vivaldi I Piazzolla’ (24 e 25 maggio) che costruirà un ponte ideale tra Venezia e Buenos Aires, e l’ormai tradizionale concerto di fine anno ‘Bollicine’ (26, 27 e 28 dicembre).
Al Teatro Manzoni, invece, si terrà il concerto sinfonico ‘Gershwin I Shostakovich’ (11 novembre). In programma la ‘Rhapsody in Blue’ di George Gershwin, interpretata dal pianista Pietro Beltrani, e preceduta dalla prima mondiale di una nuova opera per sassofono e orchestra del giovane Luigi Grasso. A
seguire la Sinfonia n.5 di Dimitri Shostakovich.
“Dopo quasi due anni di fermo, ripartiamo alla maniera dei Senzaspine, ovvero con una provocazione: la musica non ha un senso. - afferma il direttore d’orchestra e presidente di Senzaspine Tommaso Ussardi - Questo perché i significati della musica sono tanti quante le persone che ogni giorno la incontrano. Inoltre, la musica non è fatta solo per essere ascoltata, la si può vedere e toccare, la musica ha un profumo e la si può
addirittura gustare: la musica non ha un senso perché ne ha infiniti. Vogliamo superare le barriere sensoriali, in modo che una disabilità per qualcuno si trasformi nella possibilità per tutti di cambiare punto di vista”.
Un obiettivo che l’Orchestra persegue anche grazie alla collaborazione con diverse realtà
attive sul territorio, tra cui l’Istituto Cavazza, la Fondazione Gualandi e l'Antoniano Onlus.
Per ogni concerto, infatti, verranno organizzati laboratori e iniziative di sensibilizzazione,
serate e concerti accessibili ed inclusivi, che si terranno prevalentemente al Mercato
Sonato di Bologna, sede dell’Orchestra.