Tartufesta 2022 a Savigno e Tartófla, Festival Internazionale del Tartufo Bianco
Nei giorni 29-30-31 ottobre (data straordinaria!) e 1, 5-6, 12-13, 19-20 novembre torna la Tartufesta di Savigno.
Entra nel vivo la stagione del Tartufo Bianco pregiato e a Savigno (Valsamoggia, Bo), come da tradizione, si celebra con una grande festa. Torna, infatti, con la 39esima edizione Tartófla, Festival Internazionale del Tartufo Bianco che per quasi un mese, dal 29 ottobre al 20 novembre animerà le vie del centro storico del paese portando con sé tutti gli ingredienti che rendono questo Festival un appuntamento immancabile per gli appassionati del gusto.
“Grazie a un’organizzazione solida e alla capacità di stringere collaborazioni con numerosi attori del territorio, Tartófla Savigno - afferma Federica Govoni Assessora alla Valorizzazione del territorio del Comune di Valsamoggia - riesce costantemente a introdurre nuovi elementi di qualificazione e innovazione con l’obiettivo ambizioso di offrire un'esperienza sempre all’altezza delle aspettative. Ed è certamente per questo motivo che i visitatori hanno continuato a crescere di anno in anno, perfino in un’edizione, la scorsa, un po’ ‘sottosopra’ per via della pandemia. Quest’anno particolare attenzione è stata data all’allestimento generale che, sono certa, saprà sorprendere tutti coloro che vorranno venire a trovarci a Savigno.”
Oltre ai ristoranti che offriranno ai tanti visitatori ottime ricette a base di tartufo e prodotti locali, a partire da quello della Proloco che anche quest’anno sarà ospitato nella grande tensostruttura all’ingresso del paese, il ricco programma, che si snoda su 4 fine settimana, prevede, lungo le vie del centro storico, la mostra mercato del Tartufo con espositori locali e nazionali, gli stand gastronomici, il cibo di strada, i percorsi di degustazione nei ristoranti e negli agriturismi locali, i ricchi banchi delle botteghe storiche, i produttori agricoli, il mercatino del vecchio, dell’antico, dell’hobbismo, dell’arte, dell’ingegno e delle Cose Buone. Accanto al gusto, un fitto palinsesto fatto di convegni (all’interno di uno “Spazio eventi” dedicato), mostre, presentazioni di libri, passeggiate ed esperienze alla scoperta del territorio e alla ricerca del prezioso fungo ipogeo.
Ed è proprio alla pratica tradizionale della “Cerca e cavatura del Tartufo”, riconosciuta pochi mesi fa dall'Unesco patrimonio immateriale dell’umanità, che verrà dedicato lo spazio più ampio: tantissime saranno infatti le occasioni per ascoltare i racconti di esperti tartufai e provare a carpirne i segreti più profondi grazie alla preziosa collaborazione con l'Associazione Il tartufo aps. In Piazza XV Agosto sarà, infatti, possibile approfondire la simbiosi che lega il tartufo alle piante tartufigene ed esplorarne gli usi attraverso i pannelli del Museo del Tartufo e grazie a un’installazione verde realizzata in collaborazione con Latifolia Group e Fondazione BioHabitat. Da lì partiranno anche le visite guidate alla tartufaia comunale “Le Vigne” situata a pochi chilometri dal centro del Paese. Ma, a grande richiesta, torna anche T-Factor, la prova per capire se il proprio cane ha il “naso” per il tartufo e la gara di ricerca per cani da tartufo (tappa finale del “Trofeo Appennino Food Truffles”), attività che negli anni scorsi hanno riscosso grande successo.
Del programma “off” fa parte la mostra “IL SILENZIO A COLORI - Gli acquerelli di Vittorio Gnudi” ospitata al Teatro Frabboni di Savigno, a ingresso gratuito e aperta tutti i giorni del festival dalle 10 alle 17. “La Fondazione Rocca dei Bentivoglio - dichiara il Direttore Elio Rigillo spiegando il perché di questa mostra in questo contesto -, prosegue nella sua attività di valorizzazione degli artisti che abitano, hanno abitato o rappresentato il territorio della Valle del Samoggia: in questa circostanza si presenta un corpus di 56 opere, tutte provenienti da collezioni private, dell'artista Vittorio Gnudi. Disegni acquerellati che rappresentano luoghi, monumenti, abitazioni, edifici storici assai rappresentativi di Savigno, con uno sguardo particolare a Vedegheto. La mostra sarà articolata in tre sezioni, una, appunto, riferita a Savigno e dintorni, una riguardante Bologna, e una che rappresenta altri luoghi in Italia in cui Gnudi ha soffermato il suo sguardo di fine ed essenziale osservatore”.
Al timone della complessa, ma ormai consolidata organizzazione di Tartófla Savigno ci saranno i volontari della Proloco di Savigno affiancati dalle tantissime associazioni del territorio, dall'Amministrazione comunale e dalla Municipalità di Savigno, dalla Fondazione Rocca dei Bentivoglio, dalle Forze dell'ordine, dagli sponsor, dalle attività produttive ed economiche locali e dai cittadini tutti.
La manifestazione è inserita all'interno di "Tartufesta, la grande festa diffusa dedicata al Tartufo bianco pregiato dei Colli bolognesi" coordinata e promossa da Territorio Turistico Bologna-Modena e presentata lo scorso 8 ottobre nel corso dell'anteprima a eXtraBO da Barbara Panzacchi, consigliera metropolitana con delega al Turismo che ha richiamato, tra l'altro, il lavoro di coordinamento per le varie Tartufesta, nel rispetto della Carta della Qualità e del Decalogo per i ristoratori.
Prenotazioni: proloco.savigno@gmail.com - 348 8839413
Per maggiori informazioni www.tartufosavigno.com/
Info:
Proloco Savigno 348 8839413
UIT Colli Bolognesi 366 8982707 email: info@visitcollibolognesi.it