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Meteo, ondate di calore: il 22 giugno Bologna è da "bollino rosso"

Secondo le rilevazioni di Arpae e ministero della salute, il termometro farà segnare fino a 38°. Oggi il vertice in Regione per l'allarme siccità

Martedì 21 giugno è arancione, ma mercoledì 22 "bollino rosso" per Bologna, insieme a Bolzano, ovvero livello 3, con temperature che andranno dai 26 gradi al mattino fino ai 38 alle 14. Lo rilevano il bollettino sulle ondate di calore del ministero della salute e Arpae. 

"Le ondate di calore si verificano quando si registrano temperature molto elevate per più giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Queste condizioni climatiche possono rappresentare un rischio per la salute della popolazione" spiega il ministero. 

La scarsità delle precipitazioni, unita alle alte temperature, aggrava la condizione di siccità che sta colpendo anche la nostra regione. Oggi infatti si terrà infatti il vertice in Regione anche alla luce delle rilevazioni sui fiumi, rese note ieri. 

Il Comune di Bologna ha messo a punto il progetto di prevenzione degli effetti nocivi delle ondate di calore in collaborazione con Azienda Usl, Asp Città di Bologna, Arpae e Protezione Civile, operativo dal 15 giugno al 15 settembre con la Linea Verde telefonica. 

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Chi rischia di più

Condizioni di caldo estremo rappresentano un rischio per la salute soprattutto in sottogruppi di popolazione caratterizzati da una limitata capacità di termoregolazione fisiologica o ridotta possibilità di mettere in atto comportamenti protettivi, da sapere il ministero della salute. 

Tra le categorie più a rischio quindi:

  • persone anziane
  • neonati e bambini
  • donne in gravidanza
  • persone con malattie croniche (malattie cardiovascolari, diabete, insufficienza renale, morbo di Parkinson etc.)
  • persone con disturbi psichici
  • persone con ridotta mobilità e/o non autosufficienti
  • persone ospiti in residenze sanitarie assistenziali
  • persone che assumono regolarmente alcuni tipi di farmaci
  • persone che fanno uso di alcol e droghe
  • persone, anche giovani, che fanno esercizio fisico o svolgono un lavoro intenso all’aria aperta
  • persone con condizioni socio-economiche disagiate
  • persone con infezione da Covid-19.

I consigli

Alcune condizioni abitative (es. scarsa ventilazione, assenza di aria condizionata) possono causare disagio ed effetti dannosi sulla salute delle persone più a rischio. 

Ricordarsi di assicurare un adeguato ricambio di aria è utile anche a ridurre il rischio di trasmissione del virus SARS-CoV-2: la ventilazione naturale determina il miglior ricambio dell’aria rispetto alla ventilazione meccanica. Questo è vero particolarmente nelle grandi città dove, per una serie di caratteristiche (superfici asfaltate, cemento degli edifici, scarsità di copertura vegetale), la temperatura, sia in estate che in inverno, è più alta rispetto alle zone rurali vicine.

Gli effetti del caldo possono inoltre essere più gravi per la presenza di elevate concentrazioni di inquinanti atmosferici.

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