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Coop Ceramica di Imola, Carapia: "Si intervenga subito per tutelare i lavoratori a rischio"

Un appello alle istituzioni locali: "Una Commissione specifica dove oltre ai Sindacati vi sia la presenza della Dirigenza della Cooperativa di Imola per illustrare come intende tutelare i lavoratori"

"Il 29  agosto ci sarà  alla Cooperativa Ceramica di Imola il prossimo incontro con i sindacati per avviare la sperimentazione della riduzione d’orario con gli ammortizzatori in deroga  concessi da Ministero e Regione, che dovrebbero permettere  di salvaguardare tutti gli organici fino al prossimo 9 novembre" la premessa di Simone Carapia, Capogruppo Pdl Imola, nel sollecitare le istituzioni locali a fare qualcosa per i lavoratori in difficoltà.

"L’incertezza è su fine anno e i primi tre mesi del 2014, pertanto ritengo che anche le Istituzioni locali in primis il Comune di Imola, di Casalfiumanese e di Borgo Tossignano e il Circondario Imolese  si debbano impegnare al fine di riuscire ad  ottenere la copertura di questo lasso di tempo con ulteriori misure che consentano di riattivare in aprile i contratti di solidarietà e mettere così al riparo le maestranze.

IL RIENTRO DALLE FERIE PER I LAVORATORI A RISCHIO. "Dopo le ferie gli oltre 1700 lavoratori della Cooperativa  torneranno  tutti al lavoro nei tre stabilimenti locali di Imola, Borgo Tossignano e Casafiumanese e in quello di Faenza per questo le Istituzioni del territorio  devono agire tempestivamente e non possono aspettare (ad esempio a Imola  la prima capigruppo  ci sarà il 6 settembre e il primo Consiglio Comunale è previsto per l’11 settembre). Pertanto sull’argomento Cooperativa Ceramica  si potrebbe convocare subito dopo il 29 agosto una Commissione  specifica dove oltre ai Sindacati  vi sia la presenza della Dirigenza della Cooperativa di Imola per illustrare come intende tutelare i lavoratori  fino all’ attivazione  del prossimo contratto di solidarietà e che piano di rilancio  s’intende adottare.

TUTTI GLI INTERROGATIVI DEL CASO. "Quali sono gli investimenti?- prosegue Carapia -  come s’intende ottemperare all’accordo sottoscritto con le parti sociali e la Regione, dove si garantiscono 20 milioni di metri quadrati di piastrelle all’anno, condizione  indispensabile per risollevare la Cooperativa? Quali saranno le iniziative previste  per ridurre  gli esuberi tra incentivi all’esodo, mobilità ecc e quanti lavoratori saranno interessati da questi provvedimenti?  sono interrogativi  a cui le Istituzioni del territorio interessate devono avere risposte, per questo motivo l’argomento deve essere affrontato celermente nelle aule Istituzionali".

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