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Tragedia migranti in Calabria, Bonaccini a Meloni: "Fermare gli scafisti ma anche salvare vite"

62 cadaveri recuperati, ma il bilancio dell'ennesima tragedia della disperazione è destinato a salire. Intanto infuriano le polemiche anche alla luce della legge sulle Ong

Cadaveri in fila, molti quelli di bambini. Sarebbero 62 le vittime accertate dell'ennesimo naufragio di migranti avvenuto ieri davanti alle coste calabresi, ma il bilancio è destinato a salire. 

Il presidente della Repubblica Mattarella richiama l'Europa perchè assuma "in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive", ma si moltiplicano le polemiche politiche anche alla luce del decreto sulle navi Ong, approvato nei giorni scorsi e che vincola al rispetto di requisito burocratici, pena multe e fermo dell'imbarcazione. 

Bonaccini: "Fermare gli scafisti è una priorità come salvare le vite in mare"

"Cara presidente Meloni, nessuna polemica mentre ci sono morti e dispersi in mare - ha scritto sui social il presidente della Regione Stefano Bonaccini - Ma visto che lei entra nel merito, ribadisco quel che penso: fermare gli scafisti è una priorità, come priorità assoluta deve essere salvare le vite in mare". Per il governatore "la guerra alle Ong scatenata dal Governo non solo è priva di senso, ma è anche una contraddizione in termini rispetto a questi principi, che dovrebbero vedere unita la politica. Così come fermare le partenze: è necessario e possibile nella misura in cui si aprono canali umanitari sicuri (quelli sì radicalmente alternativi alle rotte degli scafisti) e si verifica con rigore il rispetto dei diritti umani. Altrimenti è propaganda e disumanità, come ci dice il numero degli arrivi e la tragica contabilità dei morti in mare". 

"Disumano mettere 200 persone in un’imbarcazione precaria, con previsioni meteo avverse. Disumano criminalizzare chi aiuta a salvare quelle vite umane in pericolo. Bisogna bloccare il traffico di esseri umani, non le ONG" ha twittato l'ex assessore comunale e satore di Azione, Marco Lombardo. 

Dall'Egitto, anche Patrick Zaki sta seguento gli eventi: "Vite innocenti perse tragicamente nel tentativo di fuggire dalla povertà e dalla carestia.I pericoli del loro viaggio erano grandi e si sono avventurati in mari sconosciuti in una disperata missione di sopravvivenza,con la speranza di offrire futuro migliore alle loro famiglie" ha scritto sui social. 

Meloni: "Vite umane stroncate dai trafficanti di uomini"

La presidente del Consiglio infatti ha espresso "Profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini. È criminale mettere in mare una imbarcazione lunga appena 20 metri con ben 200 persone a bordo e con previsioni meteo avverse. È disumano scambiare la vita di uomini, donne e bambini col prezzo del 'biglietto' da loro pagato nella falsa prospettiva di un viaggio sicuro - ha scritto in una nota - Il Governo è impegnato a impedire le partenze, e con esse il consumarsi di queste tragedie, e continuerà a farlo, anzitutto esigendo il massimo della collaborazione dagli Stati di partenza e di provenienza. Si commenta da sé l'azione di chi oggi specula su questi morti, dopo aver esaltato l'illusione di una immigrazione senza regole". 

Alle parole della premier si aggiungono quelle del viceministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami: "Lo sciacallaggio di alcuni non servirà a nascondere la verità. Le morti in mare si fermano fermando i trafficanti di morte". 

Piantedosi: "Non bisogna partire"

Il ministro dell’interno ed ex prefetto di Bologna, Matteo Piantedosi, che ha presieduto a Crotone, in prefettura, un incontro, ha detto che "non bisogna partire". Al vertice hanno, tra gli altri, partecipato il Sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, e il comandante generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana.

"Una tragedia immane che dimostra come sia assolutamente necessario contrastare con fermezza le filiere dell’immigrazione irregolare" ha dichiarato ""mi chiedo come sia possibile che vengano organizzate traversate di questo tipo, spingendosi fino al punto di coinvolgere donne e bambini in traversate che si rivelano tragicamente pericolose», ha aggiunto il ministro Piantedosi.

Le indagini

Come riferisce Reggio Today, nella notte sarebbe stato fermato un altro uomo con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, ma si indaga su altri due uomini, di nazionalità turca e pakistana, che avrebbero avuto un ruolo nella traversata. 

La procura di Crotone ha aperto un’inchiesta, con le ipotesi di omicidio e disastro colposi e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Secondo una prima ricostruzione, l'imbarcazione era partita giovedì mattina, 23 febbraio, da Smirne,, in Turchia, con a bordo almeno 180 persone che per questo viaggio avevano pagato circa 2.500 euro. Arrivati sulle rive di Crotone, la nave si è imbattuta su una secca e si è spezzata in due.

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