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Politica San Lazzaro di Savena

Il candidato sindaco di San Lazzaro Massimo Bertuzzi, parola d'ordine: 'Partecipazione!'

Massimo Bertuzzi, 54 anni, è candidato della lista civica 'Noi Cittadini': "Siamo reduci da un decennio che ha visto la giunta e la maggioranza decidere senza nessuna consultazione con i cittadini"

La lista civica 'Noi Cittadini' candida sindaco di San Lazzaro Massimo Bertuzzi, 54 anni, in politica sin dalla fine degli anni '90, quando diventa responsabile di zona del Partito Socialista. "Fin dall’inizio del mandato Macciantelli assume posizioni molto critiche sull’operato della giunta" si legge nella sua biografia.

Qual è il primo problema di cui Bertuzzi sioccuperà se diventerà sindaco? "La questione urbanistica e di pianificazione richiede un intervento immediato, a San Lazzaro durante il mandato Macciantelli si è approvato ai danni dei cittadini uno scellerato piano di espansione urbanistica a Idice che noi abbiamo soprannominato “LA COLATA”. A questo abbiamo il dovere di porre rimedio prima che partano i lavori. Sono da rivedere quindi sia il POC che il piano traffico. C'è il pesante lascito dell'unione dei comuni che è stata imposta e che rappresenterà una perdita di denaro efficienza nei servizi. Rivedere l'urbanistica vuol dire rivedere il bilancio visto che fino ad oggi si è “fatta cassa” svendendo il territorio, quindi è necessario sviluppare un progetto complessivo che promuova anche la partecipazione dei cittadini".

"Rapporto più diretto di collaborazione tra Cittadini e Amministrazione", concretamente come lo attuerete? "Attivazione di laboratori specifici sui progetti delle opere pubbliche, bilancio partecipato, comitati di frazione/quartiere, tutte esperienze già testate e funzionanti in decine di amministrazioni sparse per tutt'Italia. Fino ad oggi si è “fatta cassa” svendendo il territorio, noi proponiamo di sviluppare un progetto complessivo che promuova la partecipazione dei cittadini attraverso cooperative di comunità e azionariato popolare che sviluppino sinergie positive come la Comunità energetica” che ha permesso l'installazione a costo zero per l'amministrazione dei pannelli fotovoltaici sulle scuole Fantini".

Continuerete quindi ad opporvi alla costruzione della 'new town' di Idice? Come? "La colata è fondata su un accordo sottoscritto ai sensi dell'art.18 della LR20/00, fuori dal burocratese è fondata su di un contratto tra costruttori e amministrazione e come ogni contratto può essere risolto o modificato con il consenso delle parti. Come sosteniamo da sempre, questione ambientale a parte, le condizioni economiche sono radicalmente cambiate e quello è un progetto economicamente insostenibile; la prova è che appena un mese fa i costruttori hanno chiesto una proroga per la presentazione delle fideiussioni, perché nessun istituto di credito è disposto a rischiare un investimento destinato al fallimento. La proroga è stata immediatamente concessa da una giunta che vede al suo interno Il candidato sindaco PD Isabella Conti e il leader della pseudolistacivica in appoggio Giorgio Archetti. Oggi Isabella Conti dichiara la volontà di rivedere i contratti ma nella pratica fa ben altro, quale occasione migliore per rivedere il contratto che questa?"

Lavoro e giovani. Quali proposte? "Noi crediamo possano essere sfruttate le risorse del territorio e dell'Amministrazione, l'affidamento ad esempio di lavori di piccola manutenzione a cittadini disoccupati attraverso una cooperativa di comunità, la creazione di una società in house per la gestione dei servizi per chiudere il fallimentare e dispendioso global-service, il rilancio delle attività agroalimentari che grazie all'altissima qualità del nostro territorio possono avere margini di crescita notevoli. Il recupero della vocazione agricola del nostro territorio messa in questi anni dalla scellerata visione sviluppista del Pd potrà offrire opportunità qualificate di ingresso e specializzazione lavorativa per molti giovani. La creazione di piccole centrali per la produzione locale di energia rinnovabile sfruttando le risorse del territorio e finanziate dai cittadini sono un ulteriore opportunità. Possiamo vantare poi la presenza di un parco regionale alle porte del capoluogo, e se riusciamo a sfruttare la recente attenzione che si è accesa su Bologna, grazie anche alle compagnie low-cost e al prossimo avvio di Fico, potremmo sicuramente puntare ad un turismo legato alle eccellenze territoriali. Reindirizzare quindi l'economia per creare nuove opportunità per tutti e soprattutto per i giovani".

Cosa è mancato a San Lazzaro in questi anni? "Partecipazione, siamo reduci da un decennio che ha visto la giunta, e la sua maggioranza, decidere senza nessuna consultazione vera tra i cittadini preoccupata solo di giustificare e difendere le proprie decisioni bollando poi chiunque si azzardava a criticare le scelte come “il solito partito dei no”. E' mancata l'attenzione alla manutenzione del patrimonio, Giunta troppo concentrata a definire gli accordi urbanistici, questa maggioranza ha completamente dimenticato la manutenzione; la prova si trova in un rapporto sulla manutenzione delle scuole presentato dai tecnici comunali alla competente commissione consiliare all'interno del quale è testualmente scritto “è mancata nell’ultimo decennio un approccio sistematico nell’esecuzione degli interventi di manutenzione straordinaria e adeguamento”, noi crediamo invece che la cura dei beni comuni debba essere il primo dovere di una corretta amministrazione. E' mancata una visione che mettesse davanti a tutto gli interessi dei cittadini e non quelli dei comitati d'affari e aziende vicine al proprio partito".

Infine, cosa la differenzia dagli altri candidati? "Prima di tutto questa è una vera lista civica e non è appoggiata da nessun partito, gruppo, lobby o altro, differenza non da poco, perché prima o poi devi rispondere a chi ti appoggia, e i risultati si vedono partendo dall'urbanistica passando per il Civis (approvato da tutti i partiti anche se adesso qualcuno si chiama fuori) oppure su questioni come l'unione dei comuni (imposta dal PD regionale), ma gli esempi potrebbero essere tanti. La nostra lista poi non solo propone la partecipazione ma la pratica fin dalla sua nascita, tutte le scelte che stanno tra la stesura del primo programma passando per le votazioni e proposte presentate in Consiglio comunale, fino alla redazione del programma per le prossime amministrative sono state sempre condivise dal gruppo di lavoro che, voglio sottolineare, è sempre stato aperto alla partecipazione di tutti i cittadini di S. Lazzaro che hanno voluto partecipare. La lista civica non ha un direttivo, non ha organi privilegiati o leader, ci si confronta e le soluzioni sono sempre condivise. La coerenza programmatica è un altro tratto che ci distingue dal Pd: nel 2009 il nostro programma proponeva come oggi lo stop al consumo di territorio, mentre nel 2009 il Pd, che oggi dice la stessa cosa per rimediare allo scempio compiuto col progetto urbanistico, indicava come obiettivo la crescita urbanistica per ricucire il tessuto urbano.

Credo poi sia importante segnalare la mia personale conoscenza del territorio fondata prima di tutto sul fatto che sono nato e cresciuto a San Lazzaro e poi sviluppata attraverso l'esperienza maturata dagli anni 80 ai 90 presso la Polisportiva P Poggi, la decennale esperienza lavorativa come tecnico comunale fino al 2001, ed i recenti ultimi cinque anni passati in consiglio comunale".

LA LISTA. Oltre a Bertuzzi, in lista Battaglia Ornella, Biondi Enzo, Boninsegna Lucia, Bolognini Lorenzo, Della Porta Barbara, Cerè Fabio, Ferretti Letizia, Cristiani Fabio, Giovannini Tamara, Ercolini Pier Giorgio, Gruppioni Carlotta, Giovanardi Fabio, Jalla Paola, Guidi Francesco; Mazzotti Mara, Melega Luca, Menini Serena, Piras Alberto, Monzoni Leila, Riggi Giovanni, Pozzi Gloria, Roversi Gianluca, Terrieri Patrizia, Toselli Giovanni.

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