Marconi Express, ecco 10 buone ragioni pro People Mover

Dieci ragioni per dimostrare che il People Mover è l'unica infrastruttura in grado di portare l'aeroporto di Bologna "ad uno standard europeo" perché "nessuna delle altre soluzioni prospettate è in grado di rispondere ai requisiti che devono comporre la fisionomia di un collegamento aeroportuale moderno".

Dopo giorni di critiche alla monorotaia, (con tanto di comitato del no) che dovrebbe collegare il Marconi con la stazione di Bologna, è arrivata la risposta di Rita Finzi, presidente di Marconi Express, società che dovrà garantire la costruzione e la gestione dell'opera.

Il primo punto, riguarda il capitale, che, ha ricordato Finzi, è al 75% privato e "altri soggetti, compresi alcuni fondi d'investimento privati, hanno di recente mostrato interesse".

Altra prova - secondo i vertici di Marconi Express - del fatto che l'opera "ha tutte le premesse operative e finanziarie per essere realizzata e produrre valore per l'aeroporto, il territorio, il tessuto produttivo e i soci dell'impresa".

Il People Mover, per Finzi, risponde ai bisogni specifici di una clientela in continua crescita, soddisfacendo "efficacemente il bisogno di mobilità" veloce (sette minuti e 20, contro i 20 dell'autobus), frequente (tre minuti e 15, l'attesa media, ora sono sei), affidabile e comoda.

Inoltre, il 13% dell'energia necessaria sarà prodotta con pannelli fotovoltaici e "toglierà migliaia di auto dalle strade". Infine, a differenza del Sistema ferroviario metropolitano "é facilmente riconoscibile ed integrato con stazione Centrale e aeroporto, mentre le strutture ferroviarie esistenti, oltre ad essere ancora incomplete - come la stazione 'Sfm Aeroporto' - sono a più di un chilometro dal Marconi".

(ANSA)