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People Mover, Orioli: "In due mesi 280mila passeggeri, deve funzionare"

Le parole dell'assessora alla Mobilità del Comune di Bologna in commissione

Non esclude la rescissione del contratto, come chiedono le opposizioni dopo l'ennesimo problema di funzionamento, ma insiste l'assessora alla Mobilità del Comune di Bologna, Valentina Orioli, "il nostro principale interesse è fare funzionare il People mover. La posizione del Comune di Bologna non è cambiata e non cambierà", anche perché, "nonostante i disservizi, a maggio e giugno ha trasportato 140.000 persone al mese: è un servizio importante per la città, anche nei numeri", fa notare l'assessora oggi alle commissioni Pianificazione e Mobilità, riunite con nove richieste di udienza conoscitiva da parte dei consiglieri.

"Il nostro spirito - riporta la Dire - è di tutela dell'istituzione e dei servizi ai cittadini, ma al tempo stesso è la posizione di chi vuole vedere l'opera funzionare. Il Comune sta facendo ogni sforzo per capire bene la situazione a supporto delle decisioni", assicura Orioli.

"Nell'ultima riunione del collegio vigilanza abbiamo sottoposto al gestore le osservazioni sul servizio, chiedendo controdeduzioni, spiegazioni e misure da adottare per ogni singolo aspetto sollevato su funzionamento immediato dell'opera e a lungo termine.

I temi sono molto complessi. Non escludiamo nessuna soluzione, neppure quella più drastica, se il servizio non dovesse funzionare", avverte l'assessore, che ha fatto il punto anche sul rumore notturno che sarebbe stato causato da alcuni cantieri non autorizzati, come denunciato nei giorni scorsi da Coalizione civica.

"Abbiamo ricevuto segnalazioni e lamentele. Solo in due occasioni lavori notturni sono stati segnalati alla Polizia municipale, che è interventuta, ma non ha trovato lavorazioni in corso, che non significa che non ci fossero state, ma che forse erano cessate prima del loro arrivo. È importante, se ci sono rumori non spiegabili, fare la segnalazione alle autorità competenti.Chiamare i vigili è il solo modo per intervenire con la sanzione", ricorda Orioli.

Intanto, Mirka Rivola, responsabile unico del procedimento (affiancata negli ultimi mesi da i tecnici della commissione di vigilanza con tre tecnici), precisa che il contributo del Comune per il mancato raggiungimento del numero minimo dei passeggeri previsti dal contratto "per il secondo semestre del primo anno non verrà erogato" (Orioli aggiunge: "Non è escluso che vienga chiesta la restituzione del contributo già erogato").

L'erogazione "sarà sospesa anche per il primo semestre del primo anno, perché non è stata soddisfatta la percentuale 98% di servizio", conferma Rivola. "Non avere il terzo veicolo è stato il problema principale in questi mesi. Criticità alcune nel tempo risolte, altre emerse. Fermi continui mettono in difficoltà, non avere terzo veicolo resta il problema principale. Il quadro non è drammmatico, ma non consente la serenità che dovevamo avere quest'estate".

Così "al gestore è stato dato un ulteriore ultimatum, al 30 settembre, per dare riscontro alle criticità emerse. Aspettiamo il riscontro puntuale alle nostre osservazioni", aggiunge il Rup.

"L'infrastruttura quando funziona produce dei numeri importanti, 140.000 passeggeri al mese sono ben al di sopra della soglia prevista per la sostenibilità dell'opera. Vuol dire che l'idea di un'infrastruttura del genere dal punto di vista politica non era poi così sbagliata da punto di vista politico", sottolinea il capogruppo del Pd, Michele Campaniello, rispondendo alle contestazioni di Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Bologna ci piace, ma anche alle critiche dei comitati 'No People Mover'.

"Il Comune non ha escluso nessuna strada, ma prima di arrivare alla fine di un percorso, bisogna cercare trovare tutte le soluzioni, per senso di responsabilità", conclude Campaniello.

"Il Comune ha fatto tutti i passi che doveva per tutelare i cittadini", osserva per Coalizione civica Detjon Begaj. "I passi che il Comune intraprenderà, saranno a valle delle valutazioni tecniche o giuridiche. Se prendiamo decisioni avventate, rischiamo di fare ulteriori danni", avverte Orioli.

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