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Bonus psicologo, 3mila richieste solo a Bologna. Ma differenze di genere ed età remano contro l'intervento

Sotto le Due Torri sono poco più di 2mila gli effettivi beneficiari dell'aiuto. L'Inps: "Utilizzato il 32% delle risorse regionali"

2041 beneficiari effettivi su 3mila presentate, per un totale di 30mila richieste in tutta l'Emilia-Romagna. Bologna registra numeri molto alti per accedere al cosiddetto "bonus psicologo", il contributo introdotto nel 2021 per aiutare le persone a sostenere il costo delle sedute di psicoterapia. "A livello nazionale ci sono state 395mila domande, 41 quelle accolte con il budget a disposizione", spiega la direttrice provinciale dell'Inps di Bologna, Valeria Ciferri "stiamo ancora lavorando con i 25 milioni dello stanziamento iniziale".

Soprattutto donne

L'intervento era stato pensato dal governo Draghi per supportare chi aveva avuto gravi ripercussioni piscologiche a causa della pandemia e della conseguente crisi socio-economica. Ed era stato tarato tenendo conto del benessere economico, dei richiedenti (è infatti obbligatorio presentare un Isee non superiore a 50mila euro). Ma dai dati dell'Inps emergono delle differenze sociali e di genere sostanziali: "Tra i richiedenti e i beneficiari il 70% è composto da donne, il 36% arriva da donne tra i 18 e i 29 anni", puntualizza Ciferri. Gli uomini rappresentano, invece, solo il 28% dei richiedenti, una percentuale bassa dovuta, osserva la direttrice dell'Inps, a un "blocco culturale" che spinge gli uomini a non chiedere aiuto nei momenti di difficoltà. 

Un trend che però non vale per i minori che hanno chiesto il beneficio attraverso i genitori: "La percentuale dei ragazzi è doppia rispetto a quella delle ragazze", osserva Ciferri. Un altro dato evidenziato riguarda la situazione lavorativa di chi chiede il bonus. "Il numero alto registrato a Bologna è segno che nel capoluogo c'è un Isee medio più basso" che nelle altre città della regione, e il 60% dei richiedenti nazionali ha un rapporto di lavoro pubblico o privato. Dunque - prosegue -, il motivo che li spinge non è l'emarginazione dal mondo del lavoro. Non sembra, inoltre, ci sia relazione tra numero dei richiedenti e le zone più colpite dal Covid".

Utilizzate il 32% delle risorse

Nonostante l'alto numero di richieste, sono molti quelli che hanno effettivamente ricevuto la lettera per usufruire dell'aiuto entro 180 giorni. Questo anche a causa della burocrazia: alcuni psicologi, infatti, hanno riscontrato difficoltà nel caricare le richieste sulla piattaforma. "In Emilia-Romagna sono state utilizzate il 32% delle risorse", precisa la responsabile dell'Inps, assicurando che nelle scorse settimane è stata stilata una graduatoria aggiornata che ammette al bonus un'ulteriore platea di aventi diritto rimasti inizialmente esclusi.

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