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Domenica, 28 Aprile 2024
Salute Via Aldo Moro

Donini: "Farmaci per il pancreas? Contingentati ma nessun allarme"

La questione era stata sollevata dal rapper Fedez, che insieme a tanti aveva segnalato la difficoltà nel reperire i medicinali a base di enzimi pancreatici. L'Aifa: "Possibile carenza fino al 2025"

"È una situazione che stiamo monitorando con attenzione". Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini alla Dire riguardo alla carenza di medicinali a base di enzimi pancreatici, necessari ai pazienti che soffrono di patologie che comportano problemi nella produzione di sostanze pancreatiche che permettono la digestione dei cibi e l'assorbimento dei nutrimenti.

Perché se ne parla

Una condizione che è determinata da malattie come la fibrosi cistica o la pancreatite cronica, ma anche dall'asportazione chirurgica del pancreas. L'allarme era stato lanciato qualche giorno fa dal rapper Fedez, che sui suoi social aveva segnalato di non riuscire più a reperire un farmaco specifico, il Creon o Creonipe (l'influencer ha subito l'asportazione quasi totale del pancreas a causa di una neoplasia rara), e come lui tante altre persone che lo avevano contattato. Sulla questione sono intervenuti anche il Ministero della Salute e l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), che ha avvertito la carenza potrebbe protrarsi fino a fine 2025.

La Regione: "Richiesto di centralizzare l'importazione"

Una mancanza che è di livello nazionale e che anche in Emilia Romagna "è nota da tempo", prosegue Donini, che spiega che, per velocizzare l'approvigionamento e la distribuzione attualmente contingentata, la Regione ha presentato ad Aifa due richieste di autorizzazione per centralizzare a livello regionale l'importazione dei farmaci e la codifica, e ha avviato la ricognizione delle giacenze: "Le farmacie convenzionate hanno la possibilità di inviare direttamente all'azienda produttrice la richiesta urgente di approvvigionamento. Le Ausl forniranno alle farmacie, in caso di necessità, le informazioni per indirizzare i cittadini ai punti di erogazione diretta delle singole aziende sanitarie. Infine, i medici sono invitati a prescrivere i farmaci solo per le indicazioni autorizzate e quando strettamente necessario, nelle dosi minime efficaci, in modo da assicurare che le scorte disponibili siano impiegate per le terapie irrinunciabili".

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