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Domenica, 28 Aprile 2024
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Asili nido: nuovi fondi e direttive per l'anno scolastico 2020/2021

La situazione degli asili nido, tra nuovi fondi, direttive anti-Covid e misure di sicurezza

Dal 1° settembre 2020, in Emilia-Romagna è stata consentita la riapertura in sicurezza dei servizi educativi per la fascia di età 0-3 anni, a seguito dell’emanazione delle linee guida e del protocollo nazionale, cui la Regione ha collaborato attivamente.
Vediamo quindi quali sono le novità che caratterizzeranno questo nuovo anno scolastico, tra nuovi fondi, nuove assunzioni e posti di lavorodirettive anti-Covid e misure di sicurezza

Il Nido d'Infanzia

Il Nido d’Infanzia è un servizio educativo e sociale di interesse pubblico, aperto a tutti i bambini e le bambine in età compresa tra i tre mesi e i tre anni, che concorre con le famiglie alla loro crescita e formazione, nel quadro di una politica per la prima infanzia e della garanzia del diritto all’educazione, nel rispetto dell’identità individuale, culturale e religiosa (L.R. 1/2000 e ss.mm.).
Per iscrivere il proprio bambino o la propria bambina in un nido d’infanzia comunale occorre recarsi nelle sedi degli uffici comunali, mentre per iscriverli in un nido privato occorre recarsi presso il nido stesso.

Il sostegno della Regione ai Comuni per abbattere le rette dei nidi

Per il secondo anno consecutivo, la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha confermato il progetto "Al nido con la Regione", approvando l’assegnazione dei fondi (oltre 18 milioni di euro) tra 220 Comuni e Unioni di Comuni, per abbattere le rette dei nidi e di altri servizi educativi dedicati ai più piccoli.

L'utilizzo di questi fondi sarà vincolato esclusivamente all’obiettivo di sostenere i nuclei familiari con un ISEE non superiore a 26 mila euro annui e di ridurre le rette di frequenza al nido e ai servizi integrativi, sia pubblici che privati convenzionati, con un notevole risparmio annuo da parte delle famiglie, che sarà più consistente nel caso di un bambino con disabilità o residente in un Comune montano. 

Inoltre, i contributi destinati ai Comuni sede di servizi educativi verranno assegnati sulla base del numero dei bambini iscritti nell’anno 2018-2019: area metropolitana di Bologna 5,2 milioni di euro; provincia di Modena 2,9 milioni; provincia di Reggio Emilia 2,5 milioni; provincia di Parma 1,9 milioni; provincia di Ravenna 1,6 milioni; provincia di Forlì-Cesena 1,4 milioni; provincia di Ferrara poco più di 1 milione di euro; provincia di Rimini 876 mila euro; provincia di Piacenza 752 mila euro.

Nido d'Infanzia: le Linee Guida per la ripartenza a settembre

Con il decreto n. 80 del 3 agosto 2020, il Ministero dell'Istruzione ha definito i criteri per l'avvio in sicurezza dell'attività scolastica per i bambini della fascia di età 0-6 anni adottando il "Documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell'infanzia".

Il decreto prevede, tra l’altro che nei nidi d’infanzia verranno predisposte delle sezioni, chiamate "sezioni bolla", in cui i bambini e le bambine potranno mantenere contatti stabili con i compagni e con l’educatrice/educatore di riferimento senza incrociarsi con altri gruppi e preservando l’unicità del rapporto adulto/bambino. Affinché tali indicazioni possano essere rispettate, non sarà possibile attivare i servizi di pre e post scuola all’avvio dell’anno scolastico 2020-21, poiché comportano sia il raggruppamento di bambini appartenenti a classi differenti all’interno dello stesso spazio che la relazione con adulti diversi rispetto alle insegnanti delle rispettive sezioni. Tuttavia, data l'importanza che il prolungamento dell’orario riveste nell’organizzazione delle famiglie, il tempo-scuola è stato modificato per garantire l’apertura degli istituti dell’infanzia nella fascia oraria 8:00-16:00. Nel momento in cui le direttive lo consentano, questi servizi saranno attivati in sicurezza nel più breve tempo possibile anche in corso d’anno. 

Il "Documento di indirizzo e orientamento per la ripresa delle attività in presenza dei servizi educativi e delle scuole dell'infanzia" è un'opera coordinata dal Ministero dell’Istruzione con gli altri Ministeri competenti, le Regioni e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) che detta gli indirizzi organizzativi per la ripresa, assicura lo svolgimento in sicurezza dei servizi educativi (nidi) e delle scuole dell’infanzia (materne) in presenza e garantisce tempi di erogazione ed accesso allo stesso numero di bambini accolto secondo le ordinarie capienze.

Il documento risulta distinto in 10 tematiche, tra cui: gruppi e sezioni stabili, organizzazione degli spazi, organico, formazione ed informazione specifica al personale, accessi delle persone ai luoghi scolastici.
I gruppi e le sezioni dovranno essere organizzati in modo da risultare identificabili, assegnando a ogni gruppo educatori, docenti e collaboratori, per semplificare l’adozione delle misure di contenimento ed eventuali casi di contagio, limitandone l'impatto su tutta la comunità scolastica. L’organizzazione degli spazi, poi, dovrà garantire che la realizzazione delle esperienze quotidianamente proposte avvenga nel rispetto del principio di non intersezione tra gruppi diversi, impiegando materiale ludico-didattico, oggetti e giocattoli assegnati in modo esclusivo a specifici gruppi/sezioni.

Il documento, infine, prevede le seguenti misure:

  • l'accoglienza di genitori e bambini sarà organizzata all'esterno dell'edificio scolastico, compatibilmente con gli spazi a disposizione;
  • la predisposizione di punti di ingresso e uscita differenziati;
  • l'accompagno dei bambini da parte di un solo genitore;
  • il generale rispetto delle regole ordinarie di prevenzione dal contagio;
  • l'impiego della mascherina durante tutta la permanenza all’interno della struttura;
  • la tenuta di un registro delle persone che accedono alla struttura;
  • la non necessità della rilevazione della temperatura corporea all’ingresso per i più piccoli;
  • la non necessità di indossare la mascherina per i bambini di età inferiore a 6 anni;
  • l’impiego dei dispositivi di protezione individuali per tutto il personale.

Per accedere ai locali, bambini e personale non dovranno avere sintomatologia respiratoria o temperatura corporea oltre i 37.5°C, non dovranno essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni, né a contatto con persone positive, per quanto di propria conoscenza, negli ultimi 14 giorni.

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