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Cronaca

No ai cantieri del Passante: "Bloccheremo la tangenziale, la repressione non ci spaventa"

Potrebbe essere una giornata difficile per la circolazione cittadina per la manifestazione annunciata da Extinction Rebellion

Potrebbe essere un sabato difficile per la circolazione cittadina. Il movimento ecologista "Extinction Rebellion Bologna", dopo il blitz di mercoledì sulla Torrre degli Asinelli, ha deciso di bloccare un tratto della tangenziale interessata al cantiere del Passante di Mezzo a partire dalle ore 16 "con amore e rabbia, per denunciare le responsabilità dell'amministrazione regionale nell'attuale situazione emergenziale e chiedere un cambiamento radicale nelle politiche ecologiche".

Il movimento chiede la revisione del Patto per il Lavoro e per il Clima attraverso un’Assemblea Cittadina regionale e l’introduzione dell’obiettivo regionale di neutralità climatica al 2030.

Il corteo partirà verso la tangenziale alle 15:30 al giardino Aurelio Barbalonga in via Parri: "La crisi climatica è qui e ora, come reso evidente dalle 17 morti e oltre 30 mila persone sfollate nella nostra Regione nel mese di maggio a causa dell'emergenza meteorologica e idrogeologica - scrivono gli attivisti - Sono altresì evidenti le responsabilità politiche dell’Amministrazione regionale in questa crisi.
La Regione Emilia-Romagna è la prima in Italia per consumo di suolo in aree a rischio alluvione". 

Per il movimento "l’Amministrazione porta avanti politiche ecocide che non rispondono alle necessità di mitigazione e adattamento all’emergenza eco-climatica: continua a finanziare con fondi pubblici attività e grandi opere ad alto impatto carbonico, a cementificare e consumare suolo. Tali politiche non sono state messe in discussione dall’agenda climatica regionale, il Patto per il Lavoro e per il Clima, che ha obiettivi scandalosamente inadeguati, quali la neutralità climatica al 2050, ed è priva di strumenti per perseguirli. Infatti, la quasi totalità delle oltre 70 realtà ecologiste che sono state chiamate a contribuire alla stesura del documento sono rimaste insoddisfatte: è recente la notizia dell'uscita di Legambiente dal Patto".

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Il Passante di Mezzo, il progetto di allargamento dell’autostrada e della tangenziale, quindi sarebbe "l’esempio più evidente
della miopia politica delle istituzioni regionali rispetto alla crisi in corso, poiché alimenta le cause più profonde dell’emergenza dello scorso maggio" da qui il blocco della tangenziale "per ricordare che, anche di fronte alla tragica evidenza che l’emergenza climatica è sotto i nostri occhi, le istituzioni regionali non sono capaci di mettere in discussione quello status-quo che mette in pericolo le nostre esistenze. Entreremo in azione perché vogliamo che la nostra Regione si risollevi, ma che riparta in una direzione completamente diversa. Attacchi mediatici e repressione istituzionale non ci spaventano: continueremo a entrare in azione, con amore e rabbia, fino a che non otterremo quello che chiediamo", concludono. 

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