Elezioni Bologna, dalla 'sardina' Mattia Santori a Emily Clancy: chi sono i più votati al consiglio comunale
Sono giovani e destinati ad avere già un peso di rilevanza nella politica locale. Tanto che ieri le urne li hanno incoronati campioni di preferenze
Sono giovani e destinati ad avere già un peso di rilevanza nella politica locale. Tanto che ieri le urne li hanno eletti campioni di preferenze all'interno del nuovo consiglio comunale di Bologna.
Elezioni Bologna, risultati definitivi: i voti degli 8 candidati a sindaco e di tutte le liste a sostegno
Elezioni Bologna, la capolista di Coalizione Civica Emily Clancy regina di voti
30 anni, italo-canadese, attiva nella vita politica e sociale cittadina. Con 3541 voti ottenuti, la capolista di Coalizione Civica Emily Clancy, in corsa al fianco del neoeletto sindaco Matteo Lepore, è lady preferenze in questa corsa alle elezioni comunali di Bologna. Gli occhi sono tutti puntati su di lei, che da inizio campagna è da molti vista come la predestinata a ricoprire il ruolo di vicesindaca . Il suo mantra quello di fare di Bologna la città dei diritti e dell’uguaglianza.
"Al momento siamo la seconda forza della coalizione di centrosinistra(con 10.722 voti presi, vedi tabella risultati caoalizione centrosinsitra in basso), ma il dato più interessante è che quando le coalizioni guardano a sinistra vincono bene e vincono al primo turno". Così il commento a caldo di Clancy dinnanzi i risultati delle urne.
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Elezioni Bologna, Mattia Santori mister preferenze col Pd
Altro giovane sulla rampa di lancio è Mattia Santori, candidato nelle fila Pd. Ha dismesso l'abito da 'sardina' e si è buttato nel mare della politica vera e propria. Nonostante i proclami iniziali . Sul motivo della sua candidatura Santori aveva spiegato: "Credo nella politica. Credo nella forza dell’esempio. Credo nel laboratorio politico lanciato da Matteo Lepore. Ci hanno convinti che la politica la possono fare solo i già potenti e gli arrivati, ma non è così. Credo nella politica dopo aver studiato Zanardi, letto Gramsci, ascoltato i discorsi di Berlinguer e poi in questi due anni ho conosciuto persone come Sandro Ruotolo, Luisa Morgantini, Gianfranco Pagliarulo, Nicola Zingaretti...Oggi la politica fa paura, chi la fa dal basso teme di entrare nella melma, di infangarsi. Lo vedo nel timore dei miei amici, nella titubanza delle giovani Sardine. Ma se vogliamo che la politica si rinnovi e si rigeneri abbiamo bisogno di forze nuove".
Per il leader del movimento antagonista al sovranismo, nato proprio a Bologna nel 2019, le preferenze sono 2586 a scrutini non ancora terminati .
In questa campagna elettorale ha attirato i riflettori su di sè più volte. Coma quando ha portato in piazza 150 bimbi, affermando: "Se la politica è accessibile ai piccoli è accessibile a tutti”, o quando ha deciso di andare in "ritiro" all'Eremo di Ronzano per studiare da politico. Non è uscito indenne neppure dalle polemiche. Come quando ha pensato di denunciare il traffico bolognese andando in scooter contromano e sulla corsia preferenziale dedicata agli autobus. Le persone sui social se ne sono accorte e lo hanno criticato in modo così duro, che alla fine ha dovuto togliere il video.