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Cosa ci lascerà questa quarantena? La lezione dei bambini | VIDEO

Di mostri invisibili e eroi senza mantello. Della pazienza da allenare per cercare il 'bello', anche nel brutto. Di nuove consapevolezze. Riempiremo il nostro bagaglio di vita

Era il 23 febbraio quando Enrico, 7 anni, esultava per le inaspettate 'vacanze' scolastiche, concesse da un decreto appena siglato dal Governatore dell'Emilia Romagna che ordinava la chiusura delle scuole.

Gioiva pure Nicolò, 3 anni, più che per presa di coscienza per emulazione fraterna, ovviamente. A fare da controaltare al loro entusiasmo c'era lo smarrimento, a tratti misto a forme di disperazione, di noi genitori. Ci preoccupavamo, in tutta onestà, più per come avremmo incastrato bimbi-lavoro-tuttoilresto, che per la minaccia del virus stesso. 

Per rendersi conto realmente della portata distruttiva di questo demone probabilmente i tempi non erano ancora maturi. Avevamo appreso solo da poco che il nuovo coronavirus non era più un nemico lontano, confinato in un Paese a km di distanza da noi.  
Lo avremmo imparato in fretta, però, nei giorni e nelle settimane a seguire quanto questo mostro possa essere insidioso e spietato. Quanto possa stravolgere esistenze e privarci di libertà e certezze. Ci ha portato a guardarci intorno, con sospetto. Ci ha obbligato, nell'isolamento, a frugarci dentro, a volte con smarrimento, a volte scorgendo una forza che non sapevamo di possedere.

Ogni crisi porta con sè anche delle opportunità e cambia percezioni e prospettive

E' così, infatti. Ogni crisi porta con sè anche delle opportunità. Genera una forza distruttiva e costruttiva insieme. Pure questa - di portata globale e catastrofica - può contenere del buono, sotto alcuni punti di vista. Lo si sta cercando ipotizzando 'rivoluzioni' e migliorie in vari ambiti - da quello sociale a quello economico, dal mondo dell'istruzione alla cultura e così via - per rinascere dalle nostre ceneri non appena questa emergenza sarà terminata. Allo stesso modo noi genitori dobbiamo sforzarci di mettere in qualche modo a frutto questo periodo, così castrante -anche e soprattutto- per i bambini, che oggi hanno perso un po' della spensieratezza e innocenza della loro età. Si sono trovati a confrontarsi con un mostro più crudele di quelli che si trovano nelle favole o si combattono nei videogiochi. Niente amici, niente sport, niente corse all'aria aperta. Costretti a tenersi a distanza dagli affetti, a volte anche dai genitori stessi. E niente scuole e mastre, delle quali - dopo l'entusiasmo iniziale - hanno imparato ad apprezzare l'importanza. A sentirne addirittura la mancanza. Cosa inimmaginabile quel 23 febbraio, quando i miei figli esultavano per lo stop alle lezioni.

Il 'bello' nel brutto

E' stato chiesto ai bambini di raccontarci del loro periodo di quarantena e dei desideri da realizzare subito dopo questa emergenza. Che fosse il fare amicizia con un merlo o cucinare con i genitori o passare più tempo con i fratelli, ecco, i bimbi sono riusciti a cogliere il 'bello' nel brutto. Un'altra lezione imparata, allenando la capacità di adattamento. Dovremo farlo anche noi adulti. Infiliamo nel nostro bagaglio di vita il tempo recuperato per stare con loro, ad esempio (se abbiamo avuto la fortuna di poterlo fare...) e prepariamoli (preparando prima noi stessi) a volare - con un volo giusto, rispettoso, più consapevole - quando si potrà tornare a farlo. Loro, per natura proiettati al futuro, già guardano avanti. Che sia l'aspettativa di andare a cavalcare, fare una partita di pallone o rivedere la bimba che gli fa battere il cuore.

I mostri invisibili e gli eroi senza mantello

La pandemia e questa lunga quarantena sicuramente lasceranno tracce e nuove consapevolezze. Negli adulti e nei bambini. Forse unasopra tutte: i mostri, purtroppo, a volte non restano confinati alle storie di fantasia. Possono essere minuscoli, invisibili e dirompenti al tempo stesso. Ma esistono anche i super-eroi. Magari hanno camici e mascherine invece che armi e mantelli, ma possono salvarci anche dai demoni più spaventosi. 

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(MONTAGGIO VIDEO ANTONELLA SCARCELLA)

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