rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità

Digitalizzazione, visite innovative, 3D: così i nostri luoghi di cultura sfidano la pandemia

Dal Museo Civico Medievale, alla Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna. Diverse le pratiche sviluppate per promuovere nuove modalità di fruizione dell’offerta artistica e culturale in una situazione complessa, segnata dal covid

Sperimentare nuove soluzioni per la diagnostica, la digitalizzazione e l’accessibilità virtuale delle collezioni. Così musei e biblioteche del nostro territorio si evolvono per promuovere nuove modalità di fruizione dell’offerta artistica e culturale in una situazione complessa, segnata dalla pandemia.

Diverse le "buone pratiche" che si pongono in questa direzione. Su tutto il territorio regionale. Bologna compresa.

Diagnostica e digitalizzazione per conservazione e accessibilità delle opere

Tra i progetti che guardano avanti c'è ad esempio 'Crisalide'. La sua fase iniziale  ha trovato un campo di sperimentazione ideale nella Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna, per la ricchezza delle raccolte documentarie, la complessità dell’edificio e le competenze interne nel campo della conservazione. L’obiettivo di Crisalide, questo il nome del progetto (Conservation & Restoration Innovative System to Augment Life-long-learning of Digital Evidence) è rendere più efficiente il lavoro di monitoraggio e conservazione del patrimonio culturale tramite le nuove tecnologie digitali.

3D e storytelling, così il Museo civico si reinventa

Novità anche al Museo Civico Medievale dove ora la storia della Bologna medievale è narrata attraverso le collezioni  secondo un inedito e interattivo punto di vista, in cui il digitale “anticipa” il reale. "Meraviglie nascoste al museo" è la piattaforma culturale integrata che utilizza tecnologia immersiva, 3D e storytelling per favorire la più ampia divulgazione del patrimonio e, al tempo stesso, stimolare la riscoperta e l’approfondimento di argomenti e tematiche storiche, sociali e culturali.

Videomapping, app interattiva e cartoline realizzate con tecnologia AR

Diversi gli esempi innovativi anche dagli altri musei della nostra regione.

Come quello che arriva da Ferrare, dove il Museo Schifanoia, inaugurato lo scorso ottobre, offre molte novità: un nuovo allestimento, una nuova illuminazione, un nuovo modo di raccontare le opere. Non solo: con i finanziamenti della Regione Emilia-Romagna (fondi concessi ai Comuni colpiti dal sisma del 2012) e la collaborazione con l’assessorato al Turismo, il complesso possiede ora un’inedita veste multimediale e interattiva, in grado di offrire un’esperienza di visita totalmente innovativa. Questo grazie all’utilizzo di nuove tecnologie realizzate da Museum Interaction eXperience e Tryeco 2.0, in stretta collaborazione con la Direzione del Museo: stazioni video, ricostruzioni 3D multimediali, videomapping, app interattiva.

L’anno appena passato, invece (il 2021) ha visto la mostra “La Madonna Sistina rivive a Piacenza”, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Raffaello. L’evento, ormai concluso, ha voluto far rivivere l’opera del maestro nella chiesa per la quale fu commissionata attraverso un utilizzo mirato dei contenuti multimediali. L’invito alla mostra è stato pensato mediante una cartolina realizzata con tecnologia AR realizzata da Musemum Interaction eXperience, capace di mostrare in realtà aumentata un modello 3D navigabile dell’ex complesso monastico di San Sisto e tutta una serie di contenuti digitali utili a organizzare la visita.

Buone pratiche in circolo 

Sono sono solo alcuni esempi di “buone pratiche”  realizzate in quest’ultimo periodo dai musei dell’Emilia-Romagna, con l’obiettivo di proiettarci oltre i limiti dettati da questa pandemia. 

A queste pratiche innovative il Servizio Patrimonio culturale dell’Assessorato regionale alla Cultura, col supporto di Art-ER e la collaborazione del Clust-ER Create, ha dedicato una serie di incontri, un vero e proprio Tavolo sulla digitalizzazione nei musei regionali. Un percorso, questo, avviato già nel 2021 e modulato su incontri in cui i musei hanno raccontato la propria esperienza di digitalizzazione, tra aspetti positivi e criticità. I soci di Clust-ER Create, a loro volta, hanno illustrato le nuove tecnologie e le opportunità che laboratori di ricerca e startup possono offrire alle istituzioni culturali per migliorare l’offerta anche in un momento difficile come quello attuale.

 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Digitalizzazione, visite innovative, 3D: così i nostri luoghi di cultura sfidano la pandemia

BolognaToday è in caricamento