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Domenica, 28 Aprile 2024
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Meno parcheggi e niente bus. Vita in trappola all’ombra della Garisenda (malata)

"Torni tardi stasera?" "Rientro quando ho trovato il parcheggio o un autobus". Funziona così se abiti in centro senza avere un posto auto e, da qualche giorno, anche se l'auto neanche ce l'hai

"Torni tardi stasera?" "Rientro quando ho trovato il parcheggio o un autobus". Funziona così a casa mia e di chi si è permesso di abitare in centro senza avere un posto auto e, da qualche giorno, senza averla neanche un'auto. Soprattutto di qua, quello a est, quello del casino e della puzza di fritto e pipì.

Ora, la torre un po' più scalognata, la sorellastra meno bellina - gli hanno pure mozzato una decina di metri di testa tempo fa - pare che non se la passi benissimo, poveretta, sta in piedi da quasi mille anni, si vede che non ha il fisico di quell'altra, capita anche nella stessa famiglia. Chissà se il primato di pendenza, superiore a quella della torre di Pisa, non sia un'ulteriore sfiga. 

Il motivo lo conoscono tutti e non si parla d'altro: l'opposizione, ovvio, dà la colpa al Comune, dice che si è svegliato tardi, il Comune propone la candidatura Unesco e quegli altri rispondono che è acciaccata e l'Unesco così non se la prende, prima la devono mettere a posto. Un po' come quando hai appena comprato casa e dopo il rogito ti accorgi che rifanno la facciata e devi pagare tu? Mhhh non so se lì a Parigi sono così ismiti

Al di là dei motivi tecnici che minano la sua salute, termini difficili, tra oscillazioni e sensori, la torre ci piace, ci mancherebbe, le vogliamo tanto bene, ma un giretto di opinioni tra residenti e commercianti lo abbiamo fatto, e la sottoscritta appartiene a una di queste categorie.

Sopravvissuta e miracolata fin dal Medioevo: storie e curiosità sulla pendente Garisenda

Residenti sempre più penalizzati

Dunque, l'incauto residente della zona universitaria, che ha avuto l'ardire di possedere un mezzo, da qualche giorno è maggiormente punito, se è possibile. Ci piace Bologna più silenziosa e meno inquinata, che vi credete che vorremmo vivere in città con atmosfere tipo Metropolis o Blade Runner? Per carità, ma per i residenti si allarga il fronte dei problemi.

a) Con la pedonalizzazione dell'area sotto le due torri, aumenta la carenza di parcheggi, visto che due tratti di San Vitale e Strada Maggiore sono difficilmente percorribili e quindi non puoi neanche cercarli. 

b) Nell'ultimo anno, i posti auto e moto, sono diminuiti perché non ci piacevano i sacchi di carta e plastica sotto i portici, è vero che brutta cosa, quindi dai e dai, là dove c'era un parcheggio, ora c'è ... un cassonetto, parafrasando Celentano. E che dovevano fare? Un'isola ecologica ad esempio? Altrimenti non lo so, io produco rusco, non sono autorizzata a trovare le soluzioni, qualunquista? Un po'. 

c) Dopo le 20, si assiste a un vero miracolo: smog, caos, pericoli stradali, si annullano, vengono risucchiati in un buco spazio-temporale che trangugia anche i gas di scarico. L'ingresso dentro le mura è ecumenico, tutti possono entrare senza timori e sensi di colpa, il centro storico diventa un atollo illuminato da luna piena e da una miriade di stelle, se non fosse che i gaudenti esotici le macchine le "appoggiano" lì, dove capita - i bolognesi userebbero un verbo un pochino più colorito - marciapiedi e incroci di vicoli compresi. No? Facciamo un giro il venerdì sera a mezzanotte in via Begatto, via Guido Reni o Piazza San Michele, per dirne alcune. Per rientrare a casa prima delle otto di sera, quando aprono il serraglio, rischi di fare un busso, e poi ti dicono pure che correvi e non andavi a 30 all'ora. 

d) L'invenzione dei parcheggi misti non è stato un successone, cioè, per terra ci sono le strisce per le moto, ma se per caso ti viene in mente di alzare la testolina, scorgi un cartellino stradale 30 x 20 a tre metri di altezza, che pare la stele di Rosetta: se quindi tu, centauro, nel guardar le stelle in cielo, vieni attratto anche da tale iscrizione, se l'hai decifrata, senza telefonare all'erede di Champollion, sei già avanti, intuisci, più o meno, che fino a una certa ora puoi parcheggiarci la moto, poi, e nei week end, la macchina. Il poveretto che magari viene dalla periferia e non è avvezzo alle bizzarrie dei centraioli, vede le strisce per il motorino, parcheggia e va... E' colpa sua? Risultato: negli orari per le auto, su quei posteggi così originali ci sono le moto. Io una sera non lo avevo visto il cartellino, e non avrei comunque avuto sotto mano il numero di telefono dell'egittologo, e la multa al motorino l'ho presa. E poi c'ho la cervicale, non alzo la testa volentieri.  

Cosa fare? Questa la so: scriviamolo bello grosso per terra, così facciamo a mezzo no? "PARK MOTO FINO ALLE ORE XX, NO WEEK END", ad esempio. Co' tutte ste canzoni luminose scritte sopra le vie, vuoi che una pennellessa e un bidone di bianco danneggi il bilancio comunale? Giusto così per sentirci meno babbei. 

e) Per entrare nel centro storico  - che, siamo pedanti, tutti vorremmo più silenzioso e meno inquinato blablabla - basta pagare: si compra un pass giornaliero o quadrigiornaliero che costa rispettivamente 6 o 15 euro, di giorno, per sapere come fare dopo le 20, leggere il punto c). I motivi possono essere tutti validi, esattamente come quelli di chi vaga a 10km all'ora (taluni apprezzerebbero) per cercare un buco e ...tra retromarce e bottarelle davanti e di dietro, hai consumato tre litri di benzina! Ormai il carrozzaio chi lo vede più, non ti conviene, anche perché nottetempo i regaz irrequieti si sfogano parecchio sui mezzi parcheggiati. A memoria negli anni ricordo tre parabrezza e 5 specchietti spaccati, cicche spente sul sellino, luci strappate che mandano in corto circuito lo scooter, tentativi di furto, serratura dell'auto inutilizzabile, strisciate varie e impronte di scarpe su cofano e tetto. Bozze, vabbè chi le conta.  

E poi c'è la Ztl ambientale che, a prescindere dalle buone pratiche e dai bonus, è una "selezione" che, io personalmente, ritengo più che classista: i mezzi euro 2, 3 fino a 5 ecc. sarebbero più inquinanti, può essere, ma l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria  in centro poco ha a che fare con i punti di cui sopra. Mentre fuori dal centro, yahooo, ossido di carbonio free. Sì sì, ok, i centri storici sono più fragili e blablabla. 

Se non hai la macchina, sei attento all’ambiente, ma... 

Accade che, per non far venire tanta tremarella alla Garisenda, l'area è stata transennata e, manco a dirlo, pedonalizzata. Un negoziante della zona mi ha detto: "Quindi se la torre cadesse o perdesse i pezzi  verrebbero colpite le teste dei pedoni che passano e non le auto o gli autobus...". Fare questo mestiere talvolta è una sventura, ma il poveretto ha fatto il suo bel ragionamento, terra terra e lineare. "I bolognesi sono abituati da decenni a prendere l'autobus per scendere in piazza Maggiore, ora per chi verrà da via San Vitale questo non sarà più possibile", ha detto il sindaco, poi, siccome parla bene ha detto che "cambia il modo di percepire la città", come se qui in zona U fossimo abituati a caviale e tartufi. Purtroppo, dopo questa dichiarazione non c'è un "tuttavia, ma, stiamo lavorando per", apprezziamo la sincerità quanto meno, tradotto, almeno così l'ho capita io, questo è, sviluppatevi! Ma noi non perdiamo la fiducia, siamo certi che starerete pensando un nuovo piano del traffico e noi ci siamo allarmati e lamentati per niente, come al solito, siamo italiani. 

- La navetta per andare in stazione nei fine settimana è stata eliminata qualche anno fa: passava da via Benedetto XIV, ma non si sposava bene con le sedie e i tavolini di via delle Moline pedonale, che tanto pedonale non è, è più una riunione di Pantagruel seduti a strafogarsi, per fare una citazione colta. Chissà se inquinano più i tubi di scappamento o vapori mefitici e puzza di fritto da canne fumarie di pizzerie, ristoranti e locali...

In una città di studenti fuori sede che ha la sede universitaria in centro è il giusto provvedimento? Per andare o venire dalla stazione, il sabato e nei giorni festivi ti devi fare il segno della croce. Del resto gli studenti adesso hanno stufato, sono giovani e possono andare a piedi, evitino di portarsi il "pacco da giù", salse e conserve della mamma, che pesano, e poi quelli fanno degrado, vogliono le stanze in affitto e non sono disposti a sborsare come i turisti che vengono, toccata e fuga, spendono 20 euro per un piatto di tortellini e chi si è visto si è visto. No, loro qui ci stanno e qualcuno, come me, ci è pure restato, per scelta. Del resto si possono tranquillamente usare le mobike e ... i taxi. 

Ora quindi i bus non partono più dalle due Torri, il fulcro è diventato via Irnerio, ma qualcuno la vorrebbe pure ztl, a uno viene l'esaurimento però cosi eh: "Qui posso entrare, no, in questo pezzettino no, qui sì, là no, attento in quei 10 metri c'è la telcamera"... Mi corre l'obbligo di mutuare la folkloristica espressione di una vicina di casa, una fuori sede ovviamente: "Quando però vedo passare il trenino o il bus col tetto scoperto coi cantanti sopra, mi viene da tirare 'na secchiata di .... dalla finestra". Però in Strada Maggiore i bus passano, forse perchè la Garisenda è sfortunata, sta a sinistra... Capita spesso di stare dalla parte sbagliata della storia. 

Che fare? 

Recentemente sono stata a Salonicco, la più grande città universitaria della Grecia, che conta 70.000 studenti e un campus universitario nel centro della città, tra archi romani e rovine, da 230.000 metri quadri. Che poi sennò ci dicono che siamo provinciali. Ho cercato similitudini, ma non ne ho trovate molte, se non il numero di abitanti, leggermente inferiore a quello di Bologna. Con i mezzi pubblici si gira la città senza tante menate e i locali non sono tutti concentrati in 200 metri quadrati, "abitudine" che qui negli ultimi anni ha contribuito a coniare quel terribile, ma comodissimo termine per scrivere i titioli, che è "malamovida". Ah per inciso il biglietto dei bus costa 90 cent, sono sempre pieni di ragazzi, per raggiungere l'aeroporto  impiegano circa 45 minuti, passano tutta la notte e costano 1 euro e 80, altro che le nostre tariffe  sono "in linea con le altre città europee", ma forse parlava di Stoccolma, dove paghi un hot dog come un pranzo completo, bevande comprese. 

Sa, cara amministrazione, a noi, folli abitanti del centro di qua, quella famosa solo per la "malamovida", se ne parla pure troppo, noi appartenenti al ceto medio (dagli a quel cane), viene da pensare, ogni tanto, che dentro le mura rimarranno solo gli opposti, i califfi, che hanno il posto auto e possono pagare quello che voglionoe i poveretti, quelli che non hanno altro posto dove andare, o forse qualche masochista coraggioso amante della pietra rossa e dei bei palazzi medievali, "only the brave". Gli studenti, quelli se se ne vanno, e lo stanno facendo, è meglio...

Al momento, ci sentiamo come in trappola... Bologna è cambiata, sì, ma quello che temiamo, noi che l'abbiamo scelta per viverci, è l'assenza di luce, di una visione della città. Le pedonalizzazioni ci piacciono, ma non solo per andare a mangiare e fare lo slalom tra i tavolini, ci facciamo piacere anche la puzza di fritto e persino i 30 km/h, ma dateci un motivo per continuare a viverci, altrimenti, come accade da un po' di tempo, ci toccherà ammettere che la città "progressista" sembra piuttosto "solo chiacchiere e distintivo". 

Meno parcheggi e senza bus: residenti della zona U penalizzati

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