E’ transessuale, deve divorziare. Lo impone il Tribunale di Bologna

Il marito cambia sesso e il divorzio s’ha da fare. Così ha deliberato la corte d’Appello di Bologna in merito alla vicenda di Alessandra Bernaroli, nata uomo e poi diventata donna, dopo essersi sposata.

La vicenda iniziò quando, dopo aver cambiato sesso, Alessandra ha avviato tutte le pratiche burocratiche per “regolarizzare” la sua nuova identità. Da qui la brutta sorpresa: le autorità le imponevano di separarsi dalla moglie, essendo il loro diventato un matrimonio “omosessuale”.
I due coniugi, volendo continuare a stare insieme, si opposero e il tribunale civile di Modena diede loro ragione, negando che un funzionario dell’anagrafe potesse cancellare un legame giuridico.

Ma la querelle non finisce qui, arriva  al tribunale di Bologna, dove il Giudice torna indietro imponendo alla coppia il divorzio. E’ stato decretato, infatti, che il matrimonio deve essere sciolto con la motivazione che sarebbe venuta meno la diversità sessuale tra coniugi.

L’APPELLO A MEROLA. In periodo di campagna elettorale l’allora aspirante sindaco Virginio Merola si dichiarò favorevole alle unioni omosessuali. Anzi si spinse oltre dichiarando: “Proporrò all’Anci di premere sul Parlamento per estendere il matrimonio civile alle coppie dello stesso sesso».

Poi, dopo essere stato sollecitato dall’Arcigay a fare maggior chiarezza sulla questione, si spinse oltre: “Fra i temi su cui l’Italia dovrebbe respirare un po’ più l’aria d’Europa c’è il diritto delle coppie dello stesso sesso di unirsi”.

Così Alessandra lanciò il suo appello al candidato via blog, scrivendo: “Bravo Merola a sposare i gay ma ricordati anche di me. Il mio nome è Alessandra Bernaroli. Come forse a qualcuno è noto, sono salita, mio malgrado, alla ribalta delle cronache, per la vicenda del matrimonio annullato…”