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Sinisa Mihajlovic cittadino onorario di Bologna: "Lo dedico a tutta la città, mi ha dato la carica nei momenti duri" | VIDEO

Il conferimento nella sala consiliare. L'allenatore accompagnato dalla moglie, presenti Gianni Morandi e Stefano Bonaccini

Sinisa Mihajlovic è cittadino onorario di Bologna. Il conferimento alle 18, dopo la mozione approvata lo scorso anno, nella sala consiliare del Comube. "Il destino ha voluto che la malattia si manifestasse qui, dove ci sono i migliori centri di ricerca nel campo oncologico. Sono stato fortunato ad incontrare Bologna, quello che è successo qui è quasi come un film, sarò sempre grato a questa città".

Le motivazioni del conferimento della cittadinanza a Sinisa Mihajlovic

Sinisa Mihajlovic è nato a Vukovar il 20 febbraio 1969. Calciatore e allenatore, è una delle figure più̀ importanti del calcio italiano. Dopo gli inizi nel Vojvodina e il felice biennio nella Stella Rossa di Belgrado, con cui vinse due scudetti, la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale, nel 1992 Mihajlovic approda in Italia, nella Roma. Giocherà poi nella Sampdoria, nella Lazio e, infine, nell’Inter. Da giocatore, con squadre italiane, mette nella sua bacheca due scudetti (uno con la Lazio e uno con l’Inter), vince per quattro volte la Coppa Italia (due con la Lazio e due con l’Inter), tre Supercoppa Italiana, la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Uefa (entrambe con la Lazio).

Si ritira dal calcio giocato dopo la stagione 2005-2006 e inizia la carriera da allenatore. Prima da vice all’Inter e poi approda a Bologna (2008-2009) per quella che sarà̀ la sua prima esperienza alla guida di una squadra di serie A . Prosegue ad allenare Catania, Fiorentina, la nazionale della Serbia, Sampdoria, Milan, Torino, Sporting Lisbona. Torna a Bologna all’inizio del 2019, dove attualmente allena.

Sinisa al Bologna Fc

Il ritorno di Sinisa Mihajlovic a Bologna segna una svolta nel campionato di calcio dei rossoblù. Quando assume la guida del Bologna la squadra è vicina alla retrocessione: poi, protagonista di un’emozionante rimonta, il Bologna chiuderà al decimo posto. L'impronta di Mihajlovic contribuisce a rilanciare il Bologna FC 1909 nel panorama calcistico nazionale. Il 13 luglio 2019, nel corso di una conferenza stampa, annuncia di aver contratto una grave malattia. In quell’occasione la società sportiva, e Bologna tutta, si stringe attorno al suo allenatore. Mihajlovic inizia a lottare contro la malattia, ma non abbandona mai la squadra e i tifosi. Allena a distanza, facendo sentire la sua voce dall’ospedale e torna in panchina anzitempo. Se è vero che siamo alla ricerca di esempi da imitare, anche in un mondo sportivo spesso popolato più̀ da personaggi che da personalistà, Sinisa Mihajlovic si è distinto come essere umano prima ancora che come sportivo o allenatore.

La scelta di vita e di continuità che Sinisa ha mostrato è stata esemplare sotto ogni aspetto: sul campo e nell'affrontare la difficile sfida della malattia.
In tanti hanno trovato in lui un esempio vitale, di rigore e umanità, di rinnovata fiducia e di energia verso la vita quotidiana. Del resto la grinta di una squadra di calcio non è tanto diversa da quella di chi la guida. Per guidare i suoi giocatori, prima ancora degli schemi tecnici o dell'agonismo sportivo, Mihajolovic ha scelto la via del quotidiano, del vivere – come lui stesso ha detto – un giorno alla volta, ponendosi microtraumi, e vincendo giorno dopo giorno la sua personalissima partita.

La malattia e l'esempio

In tanti possano ritrovare forza per affrontare non solamente l'esperienza che Sinisa ha vissuto, ma qualsiasi esperienza di vita. La saggezza dell’assenza di proclami, la saggezza del quotidiano, concreta e materiale. Il legame che si è creato tra Bologna e Mihajlovic va dunque oltre la passione sportiva ed è diventato un valore, un rapporto di sincera umanità, un vincolo di comunità riconosciuto in tutta Italia e all'estero. La recente notizia del prolungamento fino al 2023 del contratto che lega Mihajlovic al Bologna segna ancora di più la forza di questo legame e riconduce alle grandi, rare storie dei sodalizi tra allenatori e club.

Il percorso che oggi celebriamo riguarda anche decine di associazioni di volontariato e onlus che a Bologna sono attive nel campo sanitario e del benessere. Un terzo settore attento e innovativo patrimonio fondamentale della nostra comunità. Questa cittadinanza onoraria è in parte dedicata anche a loro.

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