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Danni cantiere Xm24, chiuse indagini. L'accusa è devastazione

Tre persone stamattina sono state sottoposte a perquisizione personale e domiciliare. Per uno di loro la Procura aveva avanzato richiesta di custodia cautelare ma il Gip non l’ha accolta  

Danni per 50mila euro. È a quanto ammonta il danneggiamento del cantiere per la costruzione di un’opera di co- housing nell'ex sede del centro sociale XM24, avvenuto nella notte tra il 28 e il 29 maggio quando numerosi attivisti si erano introdotti nel cantiere e lo avevano devastato.

L'Acer aveva sporto denuncia contro ignoti e, dopo le indagini coordinate dal Sostituto procuratore Massimiliano Rossi, tre persone stamattina sono state sottoposte a perquisizione personale e domiciliare. Per uno di loro, oggi riguardato da avviso di conclusione delle indagini, la Procura della Repubblica di Bologna aveva avanzato richiesta di custodia cautelare ma il Gip non l’ha accolta ritenendo inesistenti le esigenze cautelari. 

L'indagine è stata condotta congiuntamente dalla procura, dai Carabinieri della Compagnia Bologna Centro e dalla Digos. "Il procedimento penale - si legge in una nota - si è sviluppato attraverso l'analisi delle planimetrie della struttura, l'estrapolazione di video e immagini dagli impianti di videosorveglianza e il successivo riconoscimento di soggetti immortalati mentre danneggiavano la recinzione e l'interno della struttura, comprese le stesse telecamere della videosorveglianza". Ai tre è stato contestato il reato di devastazione e per la procura sono emersi "elementi di riscontro significativi", che secondo gli investigatori confermano la presenza dei tre all'interno del cantiere e la loro partecipazione alla devastazione. 

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