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Cronaca

Incidente Alex Zanardi, per la procura nessun colpevole. La famiglia del campione si oppone all’archiviazione

Concluse le indagini, la Procura di Siena ha chiesto l’archiviazione per l’unico indagato

Nessun colpevole per l'incidente che ha coinvolto Alex Zanardi lo scorso 19 giugno in Val d'Orcia, a seguito del qaule il campione bolognesi è finito in ospedale in gravi condizioni. Una strada doloroso e lunga. Un percorso tutto ad ostacoli e una battaglia che ancora oggi, a distanza di quasi un anno, impegna lo sportivo. 

A pronunciarsi, concluse le indagini, è stata la Procura di Siena che ha chiesto l’archiviazione per l’unico indagato, il 45enne che si trovava alla guida dell’autocarro contro cui è andato a urtare l’ex pilota e atleta paralimpico mentre con la sua handbike percorreva la strada provinciale 146 nel comune di Pienza, nell'ambito della staffetta di solidarietà 'Obiettivo Tricolore' ideata da atleti disabili.  Il camionista era indagato per lesioni colpose gravissime.

Incidente Zanardi, la Procura chiede l'archiviazione per il camionista

Al termine delle attività di indagine condotte con la collaborazione dei carabinieri  e dei risultati delle attività di consulenza tecnica, il procuratore capo Salvatore Vitello ha inoltrato la richiesta di archiviazione del procedimento "non ravvisando alcun nesso causale tra la condotta tenuta dall'autotrasportatore alla guida e la determinazione del sinistro stradale in seguito al quale Zanardi riportava gravi lesioni". Secondo la Procura, ha spiegato Vitello in un comunicato, "l'autista dell'autocarro viaggiava ad una velocità moderata e comunque ampiamente al di sotto del limite di velocità previsto su quel tratto di strada". Il camionista "reagiva prontamente alla vista del ciclista mettendo in atto una manovra di emergenza (sterzando verso il margine destro della carreggiata) per allontanarsi dalla linea di mezzeria e cercare di evitare l'impatto con l'handbike condotta da Zanardi; impatto che sfortunatamente si verificava interamente all'interno della corsia di pertinenza dell'autoarticolato".

"Nella suddetta dinamica", secondo la Procura, "non ha avuto efficacia causale la posizione dell'autoarticolato sulla carreggiata ed in particolare la circostanza che poco prima dell'impatto, nell'affrontare la curva a sinistra, l'autotrasportatore si fosse spostato più vicino alla linea di mezzeria, calpestandola per metà con le ruote anteriori sinistre e oltrepassandola di pochi centimetri con quelle posteriori; con conseguente esclusione di responsabilità penale colposa in capo all'indagato".

La famiglia di Alex Zanardi pronta ad andare avanti

La richiesta di archiviazione è stata "ritualmente notificata alla persona offesa", ossia Alex Zanardi, che ha già depositato opposizione all'archiviazione. Sulla base della perizia condotta dal suo consulente di parte, la famiglia di Zanardi attribuisce "una efficacia causale alla condotta del conducente dell'automezzo, sostenendo che il parziale superamento della linea di mezzeria, come sopra indicato, abbia determinato la manovra di sterzo a destra dello Zanardi, da cui conseguiva la perdita di controllo del mezzo". Il fascicolo è stato trasmesso al gip per le determinazioni di competenza e a breve il giudice dovrà decidedere se accogliere la richiesta di archiviazione o rinviare a giudizio Ciacci. Non è escluso che il gip possa chiedere anche nuove indagini e perizie tecniche.
 

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