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Cronaca

Antenne 5G, dal Comune no a moratoria ma un regolamento per contarle

Lombardo: "Auspico che entro la prima decade di marzo sia possa arrivare all'approvazione"

Il Comune di Bologna sta per varare il regolamento per la localizzazione degli impianti di telefonia 5G, ribadendo intanto che è da escludere una "moratoria" su questa tecnologia in attesa che possa dirsi scientificamente accertata l'assenza di rischi per la salute.

A fare il punto è stato l'assessore alle Attività produttive, Marco Lombardo, nell'ambito della discussione in Consiglio di un ordine del giorno di Dora Palumbo (Nessuno resti indietro).

Sul tema nel 2019 fu istituito un tavolo di concertazione comunale che poi fu esteso a livello metropolitano, tra l'altro in una fase in cui non mancarono le scintille a livello istituzionale. Questo con l'obiettivo di "evitare alcuni estremi opposti, da un lato l'allarmismo dei cittadini non giustificato da fondati basi scientifiche e dall'altro la minimizzazione dei possibili rischi connessi all'avvento della nuova tecnologia", afferma Lombardo.

E nel frattempo, "anche alcuni Comuni dell'area metropolitana che all'inizio si erano mossi sul tema di possibili moratorie sul 5G- continua l'assessore- di recente si sono allineati alle impostazioni del tavolo, adottando alcuni regolamenti sulla concertazione e la localizzazione degli impianti".

Vale anche per il Comune di San Lazzaro, che un regolamento lo ha approvato a dicembre dopo la moratoria lanciata circa un anno prima. Tornando a Palazzo D'Accursio, il decalogo in via di pubblicazione "intende assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti di telefonia mobile", anticipa Lombardo.

Obiettivo che "ha comportato un lavoro enorme dal punto di vista anche tecnico", aggiunge l'assessore, sottolineando che alla stesura hanno partecipato diversi settori del Comune: Economia e lavoro, Urbanistica, Ambiente, Sanita' e Welfare.

Dal punto di vista delle tempistiche, "l'anno di pandemia non ha sicuramente aiutato il procedere dei lavori ma siamo vicini al traguardo", assicura Lombardo: "Auspico che entro la prima decade di marzo sia possa arrivare all'approvazione".

Il regolamento, spiega sempre l'assessore, "si ispira ai seguenti principi e criteri: il razionale inserimento degli impianti sul territorio, l'uso dele tecnologie più avanzate diponibili e la programmazione di eventuali interventi di risanamento e rilocalizzazione degli impianti, tenendo conto del perseguimento dei principi previsti dalla normativa e dalla giurisprudenza europea, tra cui quello di precauzione correttamente inteso".

Inoltre, si prevede una modalità in base alla quale "il Comune si rende disponibile alla localizzazione degli impianti e all'individuazione di zone per migliorare la concertazione- continua Lombardo- al fine di individuare i siti più adatti alla minimizzazione degli impatti elettromagnetici, favorendo quelli di co-siting o di sharing, quando le condizioni lo consentono".

Infine, verrà assicurata la partecipazione di comitati e associazioni, "individuando nei Quartieri il luogo prescelto per tale attività di confronto", segnala l'assessore. Tanto Lombardo quanto la maggioranza del Consiglio, intanto, bocciano l'odg di Palumbo contenente sì la richiesta di un regolamento comunale ma anche di una moratoria sulle autorizzazioni. Questa "non sarebbe compatibile con i pricipi e le normative sia nazionali che europee", afferma Lombardo.

Inoltre, "se utilizzassimo la stessa logica -aggiunge l'assessore- dovremmo anche sospendere la distribuzione dei vaccini, visto che accertare l'assenza di rischi è scientificamente una delle prove più difficili". (Pam/ Dire)

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