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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Morte Arrigo Levi, Bonaccini lo ricorda: "Intellettuale di spessore"

Il volto noto del giornalismo di è spento a 94 anni

“Oggi ci lascia un grande giornalista e un intellettuale di spessore. Con Arrigo Levi se ne va un testimone ineffabile della storia del Novecento, un modenese che ha dovuto lottare contro le leggi razziali fasciste e che ha saputo raccontare il mondo in modo onesto e appassionato. Se ne va un altro grande emiliano-romagnolo, che da questa terra partì per raccontare il proprio tempo. Ai suoi cari le più sentite condoglianze, mie personali e di tutta la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna”.

Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha ricordato stamane la scomparsa avvenuta nella notte di Arrigo Levi, giornalista e volto noto della Rai. Levi aveva compiuto 94 anni il mese scorso.

Nato a Modena il 17 luglio 1926, Levi è costretto alla fuga in Argentina con la famiglia dopo l'emanazione delle leggi razziali da parte del regime fascista. Rientrato nel '46, per lui continua la carriera giornalistica iniziata oltreoceano, inizialmente proprio alla Gazzetta di Modena.

Nei '60 approda in Rai, dove si alterna tra conduzione di notiziari e programmi, fino al 1999, pur non smettendo mai le collaborazioni con la carta stampata. Tante anche le onorificenze ottenute da Arrigo Levi: nel 1992 è stato nominato Commendatore dell'Ordine al merito della Repubblica italiana e nel 1999 Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.

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