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Cronaca Monzuno

Monzuno: assegni scoperti e le due truffatrici "recidive" finiscono ancora nei guai

Sempre la stessa scusa: "Ho dimenticato la carta di credito e abito lontano, posso pagare con un assegno?" Così due donne hanno messo a segno colpi fra Monsuno, Sasso Marconi e Casalecchio

Non contente, ci riprovano: due cittadine di Monzuno che la scorsa settimana erano state "beccate" pagare un bel conto con un assegno associato a un conto estinto e quindi denunciate per truffa in concorso, tornano a colpire.  Dopo il nuovo episodio di Vado di Monzuno dovranno rispondere dello stesso reato commesso ai danni di altri esercizi di Monzuno, Sasso Marconi e Casalecchio di Reno.

GLI ASSEGNI SCOPERTI E LA STESSA SCUSA. Gli assegni utilizzati per “comprare” la merce, per un importo totale di 5.000 euro, provenivano dallo stesso carnet relativo al conto corrente estinto e la tecnica adoperata per convincere gli esercenti ad accettare un metodo di pagamento alternativo era sempre la stessa: “Ho dimenticato a casa la mia carta di credito e abito molto lontano. Le posso rilasciare un assegno?”.

OLTRE TRE MILA AURO DI REFURTIVA, MA NON E' TUTTO. Parte della refurtiva, per un valore di 3.500 euro, tra cui collane, orologi di lusso, orecchini, capi di abbigliamento per bambini e quattro telefoni cellulari, è stata recuperata dai Carabinieri di Vado di Monzuno e restituita ai legittimi proprietari.

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