Caro-carburante effetto Siria, i benzinai non ci stanno: "E poi parlano di tasse"
Un giro per i benzinai di Bologna: impennata di prezzi. "Guarda caso il primo giro di aumenti proprio prima del contro-esodo"
Fare il pieno sta diventando un salasso e, proprio mentre aggiorna il cartello dei prezzi con una cifra più alta, il gestore di un distributore Eni di via Toscana si sfoga con Bologna Today ed esprime il suo disappunto sui continui aumenti: "E' imbarazzante, i carburanti sono aumentati e molto anche. Un primo rincaro c'era già stato giovedì, guarda caso, a ridosso del controesodo delle ferie. Io sto aggiornando i prezzi proprio in questo momento per apportare i nuovi prezzi. E poi ci vengono a parlare di abolizione Imu e tasse che calano? Sveglia!"
Anche i clienti non sono da meno nell'esternare il proprio disappunto: "Aumenta il bus, aumenta la benzina, aumenta tutto proprio quando tutti hanno meno denaro. Se non ne avessi davvero bisogno per andare a lavorare, venderei l'auto subito e mi muoverei con la bicicletta e i mezzi pubblici. Fra carburante, assicurazione, bollo e manutenzione butto via troppi soldi".
Si tratterebbe dell'effetto Siria: i prezzi continuano a salire, con la verde che supera gli 1,88 euro al litro e il diesel gli 1,77 euro nei distributori Eni (+0,8 centesimi il rincaro nel weekend), con aumenti anche per Ip, Q8 (con il picco di 1,776 sul diesel) e TotalErg. Come spiega Quotidiano Energia siamo di fronte al quarto giro di aumenti per i prezzi dei carburanti da quando sono iniziate le speculazioni per un possibile intervento americano nella crisi siriana".
''L'aumento dei prezzi della benzina sotto la spinta della crisi in Siria colpisce 4,4 milioni gli italiani in vacanza nel mese di settembre incoraggiati dalle previsioni meteo sull'arrivo dell'ultimo scampolo di estate'': lo afferma la Coldiretti commentando i nuovi aumenti dei prezzi dei carburanti. Per Coldiretti ''il costo dei trasporti è uno dei fattori che ha condizionato pesantemente le ferie degli italiani''.
