Bando 'cheFare3': Baumhaus, casa di arti urbane bolognese scelta tra 700 progetti da tutta Italia

Baumhaus è il progetto creativo tutto bolognese che è nato dal lavoro comune di Distribuzioni dal Basso, Bolognina Basement, SMK Videofactory, OntheMove, Corte3 e BAUM. La scuola di arti urbane della Bolognina, selezionata tra 700 progetti da tutta Italia, è rivolta agli adolescenti della Bolognina e potrà essere realizzata grazie al finanziamento di 50.000 euro.

Baumhaus, la casa delle arti urbane e dell'innovazione di Bologna vince la terza edizione del bando nazionale Che fare 3 a sostegno dei progetti di innovazione culturale. Il premio, devoluto dall'associazione culturale cheFare di Milano, consiste in una donazione in denaro di 50.000 euro. I soldi saranno interamente destinati alla creazione di una scuola di arti urbane nel quartiere della Bolognina e si rivolgerà ai giovani fino ai 18 anni. In particolare, il progetto ha come primo obiettivo quello di costruire percorsi culturali per gli adolescenti in dispersione scolastica. Per questa ragione, partendo in via sperimentale da un quartiere periferico della città, oltre a uno studio di registrazione musicale,verranno proposti corsi di fotografia, montaggio video, grafica e web design.  Parallelamente al percorso rivolto agli under 18, Distribuzioni dal Basso, la piattaforma di distribuzione per i film e documentari indipendenti, avvierà un processo di internazionalizzazione aprendosi in Europa con il lancio de sito in lingua francese e inglese. 

Un network di realtà, costituito giovani professionisti under 35, che ha saputo sperimentare negli anni percorsi sostenibili di produzione e distribuzione di opere indipendenti attraverso l'uso delle licenze open Creative Commons. Un esempio tra tutti, il laboratorio Hip Hop nato nel 2009 intorno a piazza dell'Unità che ha lanciato la crew musicale degli On the Move. 

Questa la motivazione con la quale la giuria costituita da gli esperti del settore culturale Marco Rossi Doria, Alessia Maccaferri, Andrea Lissoni, Annamaria Testa, dopo sette mesi di selezioni, ha deciso di premiare “baumahaus” tra i 700 progetti arrivati da tutta Italia: “Il progetto nasce da una realtà consolidata che negli anni ha saputo generare soluzioni e prodotti innovativi e di riconosciuta qualità. La proposta sviluppa l’intenso rapporto già intrapreso con il territorio e sa dialogare con gli immaginari culturali dei ragazzi intercettandone le difficoltà e le risorse. Si caratterizza per un’idea concreta ed energica della produzione e della distribuzione culturale, con un approccio fortemente partecipativo e la capacità di usare pienamente gli strumenti open source”.