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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Scuola, No Green Pass sui bus. Giovannini: "600 milioni per potenziamento"

Le parole del ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, a margine di un evento alla Festa dell'Unità

A due settimane dalla ripresa della scuola, il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, conferma che il Green pass non servirà per salire in autobus e ribadisce che le Regioni e le province autonome avranno per il prossimo semestre 600 milioni a disposizione per potenziare i servizi, aumentando le corse.

"Non si tratta solo della scuola, ma della ripartenza di tante attività dei lavoratori. Da mesi lavoriamo con le Regioni - riporta l'agenzia Dire - e le province autonome per programmare questa fase. Abbiamo i tavoli prefettizi che definiscono servizi aggiuntivi e gli sfasamenti degli orari. Sulla base di queste discussioni, le Regioni giovedì invieranno al ministero i loro piani", spiega il ministro a margine di un incontro in programma alla Festa dell'Unità di Bologna.

"Non servirà il Green pass, lo abbiamo già chiarito da dieci giorni. Intanto si passa all'80% di capienza in zona bianca e gialla e non più al 50%", prosegue Giovannini. "Grazie ai fondi messi in campo dal Governo, le aziende del Tpl hanno aumento mediamente del 4% l'offerta nel corso della giornata, significa che l'aumento nell'ora di punta è stato del 15-20%", fa notare, evidenziando come le istituzioni locali abbiamo ancora molte risorse a disposizione per finanziare un ulteriore potenziamento delle corse. "Quei servizi aggiuntivi sono stati finanziati per 250 milioni. Le Regioni e province autonome per il secondo semestre hanno oltre 600 milioni: dà l'idea dell'impegno del Governo per finanziare il Tpl. Quello che le Regioni e le Province autonome ci hanno detto negli incontri di queste settimane è che il potenziamento sarà piuttosto consistente", assicura il ministro.

"Possono esserci situazioni, in alcune città e in alcune ore, per cui il potenziamento non può essere sufficiente. Ci rivedremo a settembre per fare il punto. Non è l'ottimismo della volontà, perché le risorse messe in campo sono consistenti e le aziende sono state messe in grado di operare", aggiunge. Quanto al tema dei controlli, sollevato da più parti, Giovannini, intervistato da radio Immagina, ha detto: "Nessuno ha mai pensato che servisse un controllore per ogni autobus, ma come abbiamo scritto nelle linee guida, immaginiamo un controllo a terra, magari a campione come già si fa. Dall'altro lato, discuteremo con sindacati e società di gestione la revisione di uno degli allegati proprio per capire come gestire la sicurezza dei lavoratori sul posto di lavoro, perché purtroppo sappiamo che lavoratori sono oggetto di reazioni violente", conclude il ministro.

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