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Cronaca

Calcioscommesse, radiato Signori: “Accanimento nei miei confronti”

Lo sfogo di Beppe Signori che sostiene non ci siano prove a suo carico: "La stampa mi ha sbattuto in prima pagina e a qualcuno fa comodo che venga fatto il mio nome nella vicenda scommesse"

Arrivano le dichiarazioni dell’ex giocatore del Bologna, che si è sfogato in conferenza stampa questa mattina. Se verrà radiato anche in terzo grado, e se saranno quindi confermate l'associazione a delinquere e l'illecito sportivo, Beppe Signori andrà "personalmente a riconsegnare la tessera". Pronto al ricorso al Coni, Beppe Goal non si arrende: "Se verrà confermato di più della scommessa legale che ho fatto, mi tolgo io dal calcio".

UNA CARRIERA IN FUMO. "Mi dispiacerebbe rovinare 30 anni di carriera. Dopo, il mio obiettivo sarà dimostrare l'innocenza nel processo penale". Ha contestato nuovamente la lettura delle intercettazioni. Per la difesa, da queste si desumerebbe che non è Signori 'il capo dei capi'. Sarà presentata querela contro ignoti, per una cattiva interpretazione delle telefonate, ha detto Alfonso De Amicis, legale che insieme all'investigatore Ugo Vittori ha affiancato l'ex calciatore.

DENUNCIA IN CONFERENZA STAMPA. Forse a qualcuno fa comodo tenere su il mio nome, in una vicenda che non ha portato quasi a nulla. All'inizio si parlava di centinaia di partite, poi solo di una, presunta". Beppe Signori, radiato in secondo grado dalla giustizia sportiva per il calcioscommesse, ha denunciato in una conferenza stampa a Bologna quello che ritiene essere un "accanimento" nei suoi confronti. Da parte della stampa, "che mi ha sbattuto in prima pagina nei giorni in cui c'era uno che aveva fatto una strage in Norvegia". E anche dal punto di vista della giustizia. L'ex calciatore, come in altre occasioni, ha sostenuto la mancanza di prove a suo carico.

FA COMODO FARE IL MIO NOME. "Non riesco a capire - ha detto più volte - come possa essere che io che non ho nessuna intercettazione abbia avuto le stesse condanne, o superiori di chi ne ha 300. Come può essere radiato uno senza neppure una telefonata?". Forse, ha proseguito, "e ho la sensazione che sia così, a qualcuno fa comodo tenere il mio nome, come fa il cane quando tiene l'osso in bocca e lo riporta al padrone. Ma non è corretto". Non ha comunque voluto fare nomi: "Sarebbe troppo facile", ha risposto ai cronisti. Signori ha anche spiegato di aver comprato i cd con le intercettazioni dell'inchiesta, "per ascoltare e capire". Tra le altre cose che ha fatto notare, c'é il fatto che nella convocazione a lui rivolta dalla Procura federale, risultava "non tesserato". "Poi improvvisamente - ha detto - mi sono trovato tesserato e sospeso".
 

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